Una foto per raccontare e unire sette città mediterranee
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Il 22 Ottobre 2016, centinaia di fotografi amatoriali e professionisti si sono misurati in una maratona fotografica per catturare i volti e le storie di Algeri, Beirut, Hamman, Palermo, Napoli, Marsiglia e Lubiana. Vi proponiamo una fotogallery dei vincitori ogni città, che ci hanno svelato qualche idea che si cela dietro le loro foto.
Più di tremila foto scattate in sette città per documentare 12 temi come la migrazione, l'eredità culturale, il nazionalismo, la diaspora, lo straniero, la nostalgia o il linguaggio con un obiettivo tra le mani, la creatività e il supporto logistico di associazioni sul territorio. Al resto hanno pensato le strade e i volti di Algeri, Beirut, Amman, Marsiglia, Palermo, Napoli, Lubiana.
Lo scorso ottobre duecentosettantuno fotoreporter professionisti e amatoriali si sono misurati in una maratona fotografica organizzata da Frame, che ha unito sette città diverse, accomunate da tanti fili sottili e retaggi culturali che si sono consolidati nella storia millenaria del Mediterraneo.
Ma cosa è venuto fuori dagli obiettivi dei partecipanti e soprattutto chi ha vinto? Ecco un archivio che rappresenta un dialogo immaginario tra luoghi e le culture lontane, ma con molti punti in comune. Noi vi proponiamo una foto di ciascun vincitore di ogni città e qualche curiosità sui loro scatti.
Palermo: gli eroi sono i nostri nonni
Le immagini di Giulia Montoneri raccontano la Palermo di tutti i giorni, quella fotografata perdendosi tra le strade e gli angoli della città, dove le persone entrano in relazione in un contesto sociale caratterizzato da una grande varietà culturale.
Ma c'è un altro aspetto che ha colpito Giulia: la forza dei nonni. "Una delle mie foto preferite si chiama 'eroi' e rappresenta appunto i nostri eroi preferiti, i nonni", dice Giulia. "Nella loro gioventù - prosegue - molti di loro hanno vissuto la vera povertà, le guerre, la rabbia e lo scettismo sperando in un futuro migliore. Ma sapevano che avrebbero potuto trovare la felicità dietro le piccole cose come una vecchia bici o una passeggiata al sole".
Algeri: anche gli oggetti hanno dei tratti umani
Ad Algeri ha vinto Wiame Lasri di cui proproniamo "Someone's dream" che, come ha spiegato l'autore, cerca di catturare i piccoli momenti della vita quotidiana che spesso si tende ad ignorare. "I temi - dice il fotografo - sono stati fonte di grande ispirazione; io ho cercato di mettere un po' poesia nell'immagine e dare anche de tratti umani alle cose, senza fotografare delle persone
Napoli: "Chi è il napoletano e chi è lo straniero?"
Nel corso della maratona fotografica Pasquale Marinelli ha provato a reintepretare simultaneamente i temi della migrazione e dell'eredità culturale. "In ogni foto ho provato a rispondere a due domande: chi è il napoletano e chi lo straniero. Per trovare ispirazione ho visitato quei luoghi che rappresentano la mia cultura e come il Museo Archeologico Nazionale e il Museo dell'Arte Contemporanea; mi sono perso tra gli archi della via dei Tribunali lasciando che i vicoli stimolassero i cinque sensi. Nel complesso, ho cercato di ricreare un Napoli da una doppia visione: estranea e conosciuta a se stessa.”
Amman, quelle foto scattate da un automobile
Krix Berberian ha deciso di scattare tutte le foto da un automobile per adottare lo stesso punto di vista senza far perdere la connessione con ogni storia. "Avevo solo bisogno di un momento- rivela Krix - se fossi anche solo un secondo in ritardo, non potrei mai ricatturare quell'istante, se fossi anche solo un secondo in ritardo".
Marsiglia: una città "a parte" nel panorama francese
Secondo Jean Michel Couhet gli uomini e le donne di Marsiglia, con la loro diversità culturale, rendono la città un posto unico in Francia. "Qui, tutti sembrano orgogliosi delle proprie origini diverse che, la terra marsigliese, li unisce in un'unica indentità", dice il fotografo.
Beirut: "Ogni città un suo eroe"
Wissam Andraos è convinto che ogni città abbia il suo eroe e ad ogni incrocio e sotto ogni ponte si possano trovare dei lavoratori stranieri che aspettano di mettersi in azione. "Purtroppo - sottolinea - le imprese private stanno creando delle differenze di classe tra le strade ricche e quelle dei poveri".
Lubiana: a storia di emigrazione in Slovenia
Per rappresentare la migrazione, uno dei temi principali della maratona fotografica, Teja Pahor si è ispirata alla storia di una persona che conosce che per arrivare in Slovenia ha attraversato mille peripezie.