Una democrazia europea è possibile
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In tutti gli Stati il Parlamento ha un ruolo centrale. Perché non può averlo in Europa? Una proposta di ridisegno delle istituzioni UE in senso federalista.
Con lavvento delleuro e con il prossimo allargamento dellUnione, il problema dello sviluppo istituzionale dellEuropa è sempre più urgente. Leggendo le dichiarazioni dei nostri leaders politici non si capisce bene quale futuro ci attenda: maggiore integrazione? più limiti alle attuali istituzioni comunitarie?
Il fatto è che oggi dobbiamo varare un processo di riforma tale da portare lEuropa più vicina agli europei, rendendo gli organismi di potere più democratici e più trasparenti nella loro azione di governo.
Attualmente abbiamo che il Parlamento europeo è relegato ad un ruolo istituzionale del tutto marginale, con un unico strumento politico realmente efficace che è lapprovazione del bilancio. Il Parlamento non può proporre dei progetti di legge: può al massimo cooperare ad elaborarli, ma con scarsissima attività propositiva.
La Commissione invece soffre di un limite politico notevolissimo che è la mancanza di potere coercitivo. Può proporre norme, anzi deve proporle, ma per renderle efficaci deve attendere lapprovazione del Consiglio, unico organo realmente in grado di dirigere politicamente lUnione. Un esempio dello strapotere politico del Consiglio sulla Commissione, si è avuto recentemente con la non conferma del richiamo ufficiale alla Germania e al Portogallo per il mancato rispetto dei parametri del patto di stabilità.
Dunque strapotere del Consiglio. Ricordiamo però, che il Consiglio rappresenta gli esecutivi dei Paesi membri e quindi la maggioranza degli stessi e non lintero popolo europeo.
Di fronte ad un processo integrativo che si è sviluppato più o meno velocemente, ma che in ogni caso non si è mai arrestato, dobbiamo chiederci che Europa vogliamo. Personalmente sono dellavviso che lunica soluzione volta a porre le basi per unEuropa forte e protagonista sulla scena mondiale, sia quella che vede sempre più integrazione nel rispetto dei principi democratici che stanno alla base di tutti i sistemi statali del nostro Continente.
In tutti gli Stati il Parlamento ha un ruolo centrale; perché non può averlo in Europa? Tutti gli esecutivi hanno poteri di reale controllo sulla vita pubblica; perché questo non può accadere nellUE?
Un Parlamento realmente rappresentativo della volontà popolare potrebbe essere quello in cui i rappresentanti nazionali e i rappresentanti dei Governi degli stessi Stati operino con pari dignità.
Un Parlamento bicamerale: in cui una camera sia formata come oggi dai rappresentanti eletti direttamente dalla gente, ed unaltra in cui opererebbero i rappresentanti dei Governi nazionali in rappresentanza degli interessi particolari degli Stati membri. Alla stregua di quanto accade oggi nel Parlamento tedesco, formato da una camera che rappresenta lo Stato tedesco nella sua interezza ed una che racchiude i rappresentanti dei Lander, i quali tutelano gli interessi specifici delle loro regioni.
Questo Parlamento avrebbe pieni poteri propositivi e sarebbe il terminale di tutte le proposte miranti a regolare la vita dellUnione.
La Commissione dovrebbe divenire lorgano esecutivo dello Stato europeo, godendo delle prerogative classiche degli Esecutivi europei. Si può discutere di quanta autonomia debba avere dal Parlamento, ma è certo che il ruolo di guida politica debba essere di sua competenza. La Commissione, almeno inizialmente, dovrebbe essere eletta a maggioranza qualificata da entrambe le camere del Parlamento. Si dovrebbero costituire un numero preciso di ministeri i quali sarebbero assegnati in maniera ciclica ad uomini e donne di tutti gli Stati membri.
Anche la Corte di Giustizia europea dovrebbe essere eletta dal Parlamento, mantenendo il ruolo di guida interpretativa delle norme comunitarie.
Un tale sistema garantirebbe una maggiore democraticità delle strutture di governo europeo ed una reale integrazione politico-istituzionale tra gli Stati membri dellUnione, mantenendo al contempo centrale il ruolo dei cittadini.