Una coppia gay ha fatto causa alla Romania presso la Corte europea dei diritti dell'uomo
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In Romania, da dieci anni si attende l'approvazione della legge sull'uguaglianza delle coppie omosessuali ed eterosessuali. Di fronte a un'attesa eterna, Victor e Florin hanno fatto ricorso a mezzi estremi, portando lo Stato romeno davanti alla Corte europea dei diritti dell'uomo.
Victor e Florin sono insieme da quasi cinque anni ormai e fino a poco tempo fa erano una delle tante coppie di Bucarest, la loro città natale. Poi hanno deciso di uscire dall'anonimato: «Dobbiamo farci notare e combattere per i nostri diritti. Non possiamo nasconderci nella nostra stessa città. Dobbiamo convincere i rumeni che anche noi apparteniamo alla società», spiega Florin.
A cosa si riferisce? L'esclusione delle minoranze sessuali dalle attività quotidiane in Romania è all'ordine del giorno. Sebbene dal 2002 l'omosessualità non sia più punita in quanto reato, fino a oggi, le coppie dello stesso sesso non hanno l'opportunità di registrare la loro unione. Nel frattempo, 16 paesi dell'UE consentono lo svolgimento dei matrimoni di coppie omosessuali.
I membri rumeni del Partito socialdemocratico al potere stanno temporeggiando. È da un decennio che la legalizzazione dei matrimoni omosessuali viene ripetutamente annunciata, ma per ora i proclami sono rimasti tali.
Inoltre, l'85 per cento della popolazione rumena appartiene alla Chiesa ortodossa e nel Paese le parole di quest'ultima hanno ancora un peso specifico considerevole.
Oggi la tolleranza nei confronti delle coppie di persone dello stesso sesso continua ad essere limitata. Ora però Florin e Victor vogliono agire contro l'attuale passività della politica. Per farlo, hanno intentato un'azione legale contro lo stato rumeno. Da un anno a questa parte, stanno affrontando un processo davanti alla Corte europea dei diritti dell'uomo.
Crediti video: Luis Nicolas
Traduzione sottotitoli in lingua italiana: Cinzia Fresca
Translated from A long fight for gay rights in Romania