Un documentario svela la realtà del CIE di Zapadores, Valencia
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Emiliano BianchiLa produttrice valenziana Diodo Media presenta il documentario La Puerta Azul, diretto da Alicia Medina. Il lungometraggio tratta in profondità un tema sconosciuto per la popolazione: I centri di identificazione ed espulsione (CIE). Racconta le testimoniaze degli immigrati che hanno subito torture nel CIE di Zapadores, Valencia, e che sono stati espulsi o detenuti in retate razziste.
[Comunicato dell'organizzazione]
La pellicola si focalizza con il CIE di Zapadores di Valencia. “Raccontare le vicende avvenute tra le mura di questo CIE è parlare delle migliaia di storie di persone internate nei più di 220 centri di identificazione ed espulsione stranieri spartiti in Europa", afferma la direttrice Alicia Medina.
La puerta azul è una storia polifonica che unisce tutte le voci a favore e contrarie all'esistenza dei CIE. Per la prima volta un documentario unisce governo, attivisti della Campagna per la chiusura dei CIE, giudici, poliziotti, i partiti che crearono questi centri e quelli che esigono la loro chiusura.
Al lungometraggio hanno partecipato il subdelegato del Governo, Juan Carlos Valderrama; le deputate autonomistiche, Verónica Marcos (PP) e Marina Albiol (EU); i diputati autonomistici, Antonio Torres (PSPV) e Fran Ferri (Compromís), così come il giudice di controllo del CIE, Francisco de Silla Asís; il segretario generale del Sindicato Unificato di Polizia, Roberto Villena, oltre agli attvisti della Campagna per la chiusura dei CIE.
I protagonisti de La puerta azul sono persone migranti che hanno sofferto in prima persona l'esistenza di Zapadores. Le testimonianze includono tutte le tappe di repressione che deve subire uno straniero, dalla retata razzista a cui sono sottoposti il rapper Lorey Money o Mor Diagne, passando dal internamento ripetuto di Thimbo Sambd, le angherie subite da una persona che preferisce mantenere l'anonimato, sino all'espulsione express per aver denunciato torture o, infine, il maltrattamento nell'aereo durante l'espulsione, come riferisce Gary Valdivia.
I presunti maltrattamenti e vessazioni, il foglio del giudice di controllo, la responsabilità di PP e PSOE nella creazione e mantenimento di questi centri o la stessa esistenza di alcuni spazi nei quali si priva la libertà a persone che non hanno commesso nessun reato, sono alcuni dei temi trattati nella pellicola. "Secondo il nostro parere esiste una politica di invisibilizzazzione per i CIE e crediamo che sia ora che si conoscano le storie occulte dietro le mura del Zapadores" dichiara la direttrice Alicia Medina.
Per la durata di un anno, il team di Diodo Media ha seguito le attualità che hanno circondato il CIE di Zapadores, i raccoglimenti, le manifestazioni o denuncie nei tribunali per casi di maltrattamento. Nel film è incluso un frammento del Verihue-ho che dedicó il comico Xavi Castillo a Zapadores.
Dopo un anno di riprese, La puerta azul inzia il suo percorso tra i festival e concorsi a livello nazionale ed europeo.
Translated from Un documental destapa la realidad del CIE de Zapadores, en Valencia