Un battesimo per fare carriera: benvenuti fra noi e con Dio!
Published on
Translation by:
Veronica MontiIn Germania le organizzazioni ecclesiastiche, come la Diaconia, evangelica, o la Caritas, cattolica, hanno un ruolo fondamentale nella società. Non scelgono il personale solo in base alle sue qualificazioni professionali - anche l'appartenenza a una confessione religiosa è decisiva. Lara R. ha lavorato per un anno come assistente sociale per i giovani negli istituti della Diaconia.
E, per avere più possibilità di essere assunta, è stata costretta a battezzarsi.
Cafebabel.com: Quando hai preso la decisione di farsi battezzare?
Lara R.: Al termine dei miei studi come assistente sociale, ho realizzato che per l'80 per cento dei lavori per cui intendevo fare domanda, sarebbe stato necessario appartenere a una comunità religiosa solo per avere una chance di farcela. A volte era scritto direttamente sui bandi. Durante il mio colloquio di lavoro presso la Diaconia sono stata esplicitamente interrogata al riguardo. Così alla fine mi sono decisa a diventare cristiana. Almeno sulla carta.
Cafebabel. com: Avevi preferenze particolari per la tua conversione?
Lara R.: No, la sola cosa importante per me era finire tutto il prima possibile. Se vuoi diventare cattolico, la conversione può durare anche un anno, perché bisogna frequentare particolari corsi di fede. Per diventare evangelico bastano un mese e due colloqui con un sacerdote. Di fatto tutta la mia preparazione si riassume in un impegno di due ore e mezza.
Cafebabel.com: E il giorno del battesimo in sé com'è andata?
Per diventare evangelico bastano un mese e due colloqui con un sacerdote, tutta la mia preparazione si riassume in un impegno di due ore e mezza.
Lara R: Almeno per tre quarti d'ora, prima della cerimonia ho dovuto ripetere tra me e me velocemente il credo. Ai miei genitori non ho detto nulla. C'erano solo pochi amici che mi hanno accompagnata in chiesa. Di sicuro non ci si sente a proprio agio, dovendo fare davanti a tutta la comunità riunita un discorso in cui non si crede seriamente... Mi sembrava di prendere in giro la gente! A un certo punto un membro della comunità si è avvicinato a me e mi ha detto: "Benvenuta fra noi e con Dio!"
Cafebabel.com: Ti sei mai pentita della tua scelta?
Lara R.: Nei confronti della chiesa evangelica come istituzione non ho assolutamente nessun senso di colpa. Mi sento un po' colpevole nei confronti dei membri della comunità e della sacerdotessa, che mi hanno accolta con tanta gentilezza e calore. Col senno di poi avrei voluto parlare schiettamente con la sacerdotessa, dirle la verità, quello che penso. Allora non ho osato - per paura che lei rifiutasse e soprattutto per non rimanere disoccupata. Un'amica mi ha raccontato di averlo fatto. E con lei tutto è andato bene.
Cafebabel.com:Alla fine la Caritas e la Diaconia sono organizzazioni della chiesa cristiana. Non e' comprensibile che nella loro selezione del personale tengano conto della "giusta" religione?
Lara R.: Dipende dal tipo di lavoro. Se vuoi diventare diacono o prete, capisco che tu debba far parte della comunità religiosa. Invece mi sembra assurdo che queste regole valgano per persone che lavorano in ospedali cristiani o ospizi. Bisogna anche considerare che ormai da un po' di tempo gli stessi pazienti non sono tutti cristiani, magari sono musulmani, turchi o atei. Se la stessa clientela è eterogenea, mi sembra molto più logico che anche il personale lo sia. E inoltre, non è che chiunque sia stato battezzato da bambino, una volta adulto, debba automaticamente continuare ad essere cristiano....
Cafebabel.com: Hai guadagnato qualcosa con il battesimo?
Lara R.: Un lavoro e nient'altro. Adesso lavoro presso un'istituzione privata e sto pensando seriamente di abbandonare la chiesa. Le tasse religiose sono semplicemente troppo care per me. E se dovessi di nuovo essere costretta a fare domanda di lavoro in un'istituzione religiosa posso sempre rientrare. Per alcune chiese evangeliche, basta una richiesta scritta e una telefonata.
Contesto: In Germania le organizzazioni religiose, come la Diaconia evangelica o la sua controparte cattolica, la Caritas, hanno un ruolo importante nella società: gestiscono scuole materne, consulenze di ricerca e ospedali, aperti a tutti. Occupandosi di tali settori, che sarebbero di pertinenza dello stato, le chiese cristiane hanno diritto a riscuotere il denaro delle tasse religiose e godono di particolari privilegi in ambito di politica del lavoro - anche quando le loro regole limitano la libertà religiosa del personale. Indipendentemente dal tipo di lavoro richiesto, le chiese impongono ai candidati condizioni a dir poco arbitrarie in termini di religione. Prassi comune, soprattutto per la chiesa cattolica, è preferire di fatto membri della propria comunità religiosa. Altrimenti vale come regola che chiunque faccia parte di un'altra chiesa, cristiana o non cristiana, possa essere assunto, a patto che prometta di svolgere i propri compiti nel rispetto dei valori della religione. Chi non è battezzato o ateo non ha praticamente nessuna possibilità di venire assunto.
Foto: copertina (cc)Wet and Messy Fotography/flickr e (cc)Wet and Messy Fotography/flickr; testo: (cc)Esther Simpson estherase/flickr
Translated from Taufe als Karriereleiter: "Herzlich willkommen bei uns und bei Gott!"