Turchia, pulizie d’autunno/3 - Alcool, locali all’aperto e zucchine ripiene, per il commercio è finita la pacchia
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Stefano ZanettiDa ormai tre mesi, si spazza a tutta forza: nel calcio, nell’esercito e nelle strade di Istanbul. Di quale “sporcizia” cercano di sbarazzarsi i turchi? Chi sta davvero maneggiando la scopa? Cafebabel.com pubblica in tre episodi la serie “Turchia, pulizie d’autunno”, per seguire le operazioni “Mastro Lindo” condotte dalle autorità turche. Terzo e ultimo episodio: le strade e i commerci.
Siamo ai primi di agosto quando le vie laterali di Istiklal Caddesi, la principale arteria commerciale della città, fanno da palcoscenico ad un incredibile lavoro di pulizia. Chi è abituato a passare a piedi per questi vicoli, regno finora incontrastato di bar e caffè d’ogni tipo, sa che alla sera alcuni diventano quasi impraticabili: occorre aprirsi un varco tra sedie e tavoli che occupano l’intera via pedonale. Cercando di mettere ordine, il Comune sa di aver toccato un nervo scoperto.
Colpo di spugna per i vicoli di Istanbul
Visto che in Turchia qualsiasi discussione finisce in politica, questo provvedimento porta a dividere l’opinione pubblica. Qualcuno teme che si tratti del primo passo verso il divieto di consumo d’alcool nei luoghi pubblici e in effetti l’avvio dell’iniziativa da parte dell’amministrazione guidata come l’intera nazione dall’AKP – il Partito per la Giustizia e lo Sviluppo – coincideva con l’inizio del ramadan. Tuttavia si è visto che sono stati coinvolti anche dei caffè che non servono alcolici. Chi trova positiva l’operazione di pulizia pensa che i commercianti abbiano abusato dei propri diritti, non rispettando dei limiti nell’occupazione del suolo pubblico ed evitando di pagare il plateatico, ed è questo il problema che il Comune cerca di risolvere.
Naturalmente, i proprietari delle attività commerciali non sono d’accordo. Ci sono state due manifestazioni improvvisate, che sono servite per organizzare meglio la protesta. Al mattino, i vigili urbani insieme alle altre forze dell’ordine pattugliano l’intero quartiere sotto lo sguardo attonito della cittadinanza, mentre i servizi di nettezza urbana fanno sparire ogni traccia rimasta dalla sera precedente. Al tramonto però sedie e tavolini riappaiono, per un ritorno alle consuetudini che spesso è di breve durata. Immaginatevi seduti a tavola all’aperto fuori da un ristorante. Hanno appena portato le zucchine ripiene e subito dopo il piatto sparisce senza alcuna spiegazione tra le mani del cameriere che vi invita ad entrare. Nel giro di pochi minuti c’è modo di vedere una lunga processione di tavoli e sedie che poco prima erano tutti occupati dai clienti. Ci dicono poi che «stanno arrivando quelli del Comune!». È vero, stanno passando delle ronde per verificare che i lavori di pulizia effettuati al mattino abbiano avuto effetto. Già, si butta fuori la polvere dalla porta e poi rientra dalla finestra...
Foto: home-page (cc)christian.senger/flickr; Testo : giannisl/flickr, erindipity/flickr
Translated from « La Turquie, le grand ménage » : les commerces térrassés par les autorités