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This is not a love song: punk, musica e fumetto

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RomaCulturaSecond HomeRecensioni 2.0

C'è chi tenta di rin­no­va­re l'e­si­sten­za delle mu­si­cas­set­te. This is not a love song è un nuovo pro­get­to edi­to­ria­le che cerca di com­bi­na­re mu­si­ca e fu­met­to nel mi­glior stile punk. In­ter­vi­sta con l'i­dea­to­re, An­drea Pro­vin­cia­li.

Do It Your­self è il ce­le­bre motto che ha con­trad­di­stin­to la cul­tu­ra punk per­met­ten­do­le di farsi por­ta­tri­ce di un verbo pre­ci­so: quel­lo del­l'in­di­pen­den­za e dello spi­ri­to di li­ber­tà.

A que­sto con­cet­to si ispi­ra il pro­get­to This Is Not A Love Song (TI­NALS)idea­to dal li­vor­ne­se An­drea Pro­vin­cia­li. Il la­vo­ro rende onore alla vec­chia mu­si­cas­set­ta che, per de­cen­ni, ha reso le gior­na­te di molti gio­va­ni meno apa­ti­che, ha scal­da­to i loro cuori con bal­la­te me­lan­co­ni­che, riem­pi­to i loro volti di la­cri­me e dif­fu­so le loro urla sto­na­te nelle ca­me­ret­te piene di po­ster di rock­star.

Con TI­NALS, la mu­si­cas­set­ta ri­pren­de vita, ma at­ten­zio­ne: al­l'in­ter­no della tra­di­zio­na­le cas­set­ti­na di pla­sti­ca non c'è trac­cia di bo­bi­ne e na­stri ma­gne­ti­ci. Il tutto è so­sti­tui­to da car­ton­ci­ni il­lu­stra­ti “di carta pie­ga­ta a or­ga­net­to delle stes­se di­men­sio­ni di una mu­si­cas­set­ta vera e pro­pria”. Tren­ta tra i più ta­len­tuo­si il­lu­stra­to­ri ita­lia­ni ren­do­no così omag­gio a David Bowie, Lou Reed, Elvis Pre­sley e a grup­pi come Joy Di­vi­sion, Fu­ga­zi, R.E.M e molti altri an­co­ra.

In­ter­vi­sta con l’i­dea­to­re, An­drea Pro­vin­cia­li (AP).

Ca­fé­ba­bel: Come nasce TI­NALS?

AP: L'i­dea di base è pren­de­re delle can­zo­ni ro­man­ti­che e in­ter­pre­tar­le a fu­met­ti. L'a­mo­re è il filo con­dut­to­re in grado di unire tra­sver­sal­men­te tutto il mondo della mu­si­ca, senza di­stin­zio­ne geo­gra­fi­ca, tem­po­ra­le o di ge­ne­re. Unen­do mu­si­ca e fu­met­to, l’in­ten­to è quel­lo di co­glie­re la ve­ri­tà più in­ti­ma ed elu­si­va di una can­zo­ne d'a­mo­re, o di di­stor­cer­ne vo­lon­ta­ria­men­te il senso.

Ca­fé­ba­bel:​ Un car­ton­ci­no ri­pie­ghe­vo­le in cui le il­lu­stra­zio­ni pren­do­no "vi­ta"…

AP: Esat­to, ogni sin­go­la cas­set­ti­na con­tie­ne una can­zo­ne d'a­mo­re il­lu­stra­ta. Chiun­que può com­pra­re, o re­ga­la­re quel­la che de­si­de­ra in base ai pro­pri gusti o al­l'i­spi­ra­zio­ne del mo­men­to. Quel­lo che non vo­le­vo fare, era crea­re un libro che fi­nis­se poi a pren­de­re pol­ve­re negli scaf­fa­li delle li­bre­rie.

Ca­fé­ba­bel: Per­ché la mu­si­cas­set­ta?

AP: In pri­mis vo­le­vo qual­co­sa che fosse ma­neg­gia­bi­le, co­lo­ra­to e vivo: la mu­si­cas­se­ta in­car­na be­nis­si­mo que­sto mio in­ten­to. Inol­tre è un sup­por­to di­sco­gra­fi­co che dif­fi­cil­men­te si trova an­co­ra in com­mer­cio. Vo­le­va­mo farlo tor­na­re fun­zio­na­le e così abbiamo cambiato il con­te­nu­to: sono le il­lu­stra­zio­ni col­le­ga­te che ri­man­da­no alle sette note, non la mu­si­ca. Non è quin­di un'o­pe­ra­zio­ne no­stal­gi­ca o fe­ti­ci­sti­ca. Con TI­NALS la cas­set­ta torna a re­spi­ra­re a pieni pol­mo­ni, è viva e in sa­lu­te più che mai.

Ca­fé­ba­bel: Come è nata la col­la­bo­ra­zio­ne con i di­se­gna­to­ri?

AP: I primi fu­met­ti­sti li ho coin­vol­ti ba­san­do­mi sulla stima per­so­na­le che nu­tri­vo per loro. Poi, a pro­get­to ini­zia­to, sono ar­ri­va­te au­to­no­ma­men­te molte ri­chie­ste da parte di altri ar­ti­sti.

Ca­fé­ba­bel: Un pro­get­to dal­l'a­ni­ma punk in cui mu­si­ca e il­lu­stra­zio­ne si in­con­tra­no. Cosa hanno in co­mu­ne que­sti due mondi?

AP: Sono da sem­pre le mie due più gran­di pas­sio­ni e mi è sem­pre ve­nu­to istin­ti­vo col­le­gar­le. Trovo che la loro unio­ne dia vita a un'al­chi­mia fe­con­dan­te. Danno mas­si­ma li­ber­tà al­l'im­ma­gi­na­zio­ne che, se­con­do me, è la fa­col­tà umana più im­por­tan­te in as­so­lu­to. E poi il mio re­tag­gio cul­tu­ra­le è quel­lo, non po­te­vo far altro che at­tri­bui­re al tutto un ap­proc­cio punk.

Ca­fé­ba­bel: A quale delle cas­set­te il­lu­stra­te sei più af­fe­zio­na­to?

API'm Stic­king With You dei Vel­vet Un­der­ground in­ter­pre­ta­ta da Ma­ri­ka Ma­ri­ni. Lei è brava, gio­va­ne e ha il­lu­stra­to per­fet­ta­men­te lo spi­ri­to della can­zo­ne. Love Will Tear Us Apart dei Joy Di­vi­sion per­ché ho vo­lu­to che a il­lu­strar­la fosse MP5 che adoro ar­ti­sti­ca­men­te uma­na­men­te e, in­fi­ne, Rend It dei Fu­ga­zi.