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"The Case You": cinque donne e l'incubo di un'audizione

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Translation by:

Luciana Messina

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Uscito nel 2020, il documentario “The Case You” di Alison Kuhn è adesso in concorso nella categoria giovanile del Millenium Festival di Bruxelles. Sei giovani donne, compresa la regista, testimoniano gli abusi verbali e fisici che hanno subito durante un'audizione. Il genere del documentario invita le attrici a esprimersi liberamente riguardo il loro trauma e mette in luce la complessità del caso in questione.

Sul palco, cinque giovani donne una di fianco l'altra fissano l'obiettivo della telecamera. La rabbia si riflette perfettamente nei loro occhi. Sono delle attrici e nel 2015 hanno partecipato tutte alla stessa audizione. In ballo c'era il film di un noto regista del settore. Alcune di loro sono state manipolate, altre hanno subito abusi sessuali. Il regista, che aveva filmato l'audizione, ha utilizzato alcune immagini per il suo lungometraggio. Il documentario di Alicia Kuhn, "The Case You", rivela questo caso di abuso di potere durante un provino.

Di fronte alla telecamera, le attrici condividono la loro esperienza traumatica durante l'audizione. "Le sue mani andavano verso il mio seno e poi sono scese giù tra le mie gambe e il mio sedere. Sono rimasta lì in piedi e speravo solo che qualcuno mi aiutasse", testimonia l'attrice Aileen Lakatos. La collega Lisa Marie Stoiber aggiunge: "Ingenuamente, dopo (l’audizione, ndr) ho pensato di aver recitato bene. Fu solo più tardi che mi resi conto di non aver recitato. Ho pianto, perché ero stata violentata".

"Se riuscissi a entrare in questa università, approfitterei della mia nuova posizione per farne un film"

Per quel film - che non è stato ancora trasmesso - hanno partecipato alle audizioni un centinaio di attrici. Molte donne hanno raccontato successivamente le loro esperienze su una piattaforma online. Quattordici di loro hanno intrapreso un'azione legale, comprese le giovani donne intervistate nel documentario.

Queste rivelazioni purtroppo non sono affatto un caso isolato. Nell'ottobre 2017, il caso Harvey Weinstein ha fatto emergere le molestie sessuali e gli stupri commessi dall'influente produttore hollywoodiano ai danni di più di 80 donne. Su questa stessa scia, il movimento #MeToo ha generato un'onda di denunce per aggressioni sessuali e abuso di potere tramite i social network. Nel 2018, uno studio condotto da Thomas Schmidt sull'abuso di potere nei teatri tedeschi ha riportato che il 59% delle donne ne erano state già vittima.

In un teatro a porte chiuse

Prima di diventare regista, Alison Kuhn ha iniziato la sua carriera come attrice. Nel 2015 supera l'audizione in questione, della quale ne ha represso gli effetti per diversi anni. Un giorno, quando decide di sostenere l'esame di ammissione all'università del cinema di Babelsberg, si ritrova faccia a faccia con un candidato che si rivela essere una delle persone che le aveva fatto quell'audizione. Posto di fronte agli abusi avvenuti durante il provino, l'uomo nega qualsiasi comportamento deviante. "È stato in quel giorno che ho deciso di fare il documentario. Se riuscissi a entrare in questa università, approfitterei della mia nuova posizione (di regista, ndr) per farne un film", racconta la professionista.

"The Case You" è girato interamente sul palcoscenico di un teatro. Secondo Alison Kuhn, si tratta di un luogo nel quale le protagoniste si identificano, uno spazio in cui le attrici si sentono a proprio agio. Sul palco illuminato dai riflettori, le cinque giovani donne ricostruiscono lo svolgimento dell'audizione. "Penso che la stanza fosse ancora più grande, ancora più lunga". "Qui c'era un microfono su un'asta", indica una delle attrici attaccando del nastro adesivo per delimitare la stanza.

The Case you
The case you ©Lenn Lamster

È stato filmato tutto, nulla è stato nascosto, nemmeno la camerawoman che compare in alcune inquadrature. "Volevo lavorare apertamente. È un approccio simile a quello del cinema verità. Cameraman, tecnico del suono, volevo che tutti noi partecipassimo al film. Non volevo tagliare nulla perché non è carino o non è l’intento del film", spiega la regista. Per lei è un modo per andare proprio contro l'approccio adottato dal regista durante l'audizione, che non aveva espresso chiaramente le proprie intenzioni. In un certo senso il documentario permette alle protagoniste di riappropriarsi della loro audizione.

Il format, che alterna interviste a performance, riflette la complessità della vicenda come la stessa regista cerca di evidenziare. Durante l'audizione, ogni attrice è stata trattata in modo diverso, come spiega Kuhn. "Alcune dicono: «Non mi è successo proprio niente»; altre sono state morse ai genitali. Non ero una di quelle che hanno vissuto le cose più orribili, ma per me è stata una situazione molto spiacevole".

Tra un battito e l'altro

Pelli che sfregano l'una contro l'altra, respiri, battiti cardiaci, la concezione sonora minimalista di Dascha Dauenhauer immergono lo spettatore in un'atmosfera coinvolgente, persino angosciante.

"Volevo questo livello di fisicità perché è anche un film sul riprendere il controllo del proprio corpo"

"Ho avuto l'idea di voler fare musica solo con i suoni che possiamo produrre attraverso i nostri corpi. Volevo questo livello di fisicità perché è anche un film sul riprendere il controllo del proprio corpo", riferisce la regista. I brevi passaggi musicali rafforzano le emozioni delle protagoniste senza mai drammatizzarne le testimonianze. Alla 42a edizione del festival del film Max Ophüls Preis, il documentario ha vinto il premio per la migliore colonna sonora.

Il nome del regista coinvolto non viene mai menzionato. Il caso è stato completamente reso anonimo. Da un lato per motivi legali, ma soprattutto per concentrare l'attenzione sulle testimonianze delle attrici. "Le loro voci sono più importanti", osserva Alison Kuhn.

Voci che sembrano fare eco a quelle di molte altre donne. Dall'uscita di questo documentario, la regista e le attrici di "The Case You" hanno ricevuto molti messaggi di testimonianze simili. Nel 2021, il caso è ancora in attesa di giudizio.


Foto di copertina: ©Lenn Lamster

Il film è stato proiettato nel mese di maggio 2021 al festival del documentario Millenium.

Story by

Margot Houget

Former master student in journalism at the ULB (Brussels) and BA at Universität Augsburg, Germany

Translated from « The Case You » : l'audition cauchemar de cinq actrices