The Best of 2015 in musica... europea
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Anche la redazione di cafébabel Palermo si lancia in una personalissima selezione dei brani europei che hanno risuonato nelle cuffie degli iPod durante questo 2015. In attesa di scoprire ciò che ci riserverà il 2016 a livello musicale, vi auguriamo un buon ascolto!
Iosonouncane, Stormi (Italia)
Non siamo di certo gli unici a sostenerlo: da molti, Stormi di Iosonouncane è stato decretato tra i migliori brani di questo 2015 che volge al termine. Tratto da DIE – il secondo album del cantautore sardo: raffinato, colmo di citazioni letterarie, da Pavese ad Hemingway, nonostante un lessico ridotto all'osso – parla di una donna che aspetta un uomo partito per mare, sulla battigia di una spiaggia, col sole che batte violento e il rumore delle onde. E che manda messaggi d'amore e d'attesa, tra beat elettronici e cori femminili che ricordano il canto ammaliante di una sirena.
Editors, Life Is A Fear (Gran Bretagna)
Dall'Inghilterra arriva il terzo singolo estratto dal quinto album degli Editors. Fin dal titolo, Life Is a Fear è oscura e ricca di ombre, anche se la canzone sembra parlare di una storia d'amore: "La vita è paura di cadere / attraverso tutte le crepe / ogni sirena persa nella mia ninna nanna / ogni battito cardiaco efficiente gettato nella notte / io sono temprato nella tua luce". Il video è una sfida per i videomaker, perché dimostra come anche con pochi mezzi e buone idee si possa girare qualcosa di indubbio fascino.
Radiohead, Spectre (Gran Bretagna)
«L'anno scorso ci hanno chiesto di scrivere una canzone per il film di James Bond, Spectre. Non ha funzionato, ma è venuto fuori qualcosa di molto nostro. Prima che l'anno finisca, abbiamo pensato che vi farà piacere sentirla. Buon Natale. Che la forza sia con voi». A parlare dalla loro pagina facebook e scomodando perfino Star Wars, sono i Radiohead, e Spectre è il loro regalo di Natale ai fans, oltre che ad essere un gran bel pezzo, una richiesta di spiritualità ispirata e profonda.
Hindi Zahra, Any Story (Francia)
La cantautrice di origini marocchine, soprannominata la Patti Smith del Nord Africa, non limita la sua musica ad un solo genere ed elabora melodie e testi che sono espressione diretta della sua multiculturalità. Il suo ultimo album, Homeland, viaggia tra le note calde del blues e quelle più difficili del jazz. Di questo incontro d'amore tra la natura marocchina e la vibrante meditazione dello spirito, vi facciamo ascoltare Any Story...
Bjork, Lionsong (Islanda)
Vestita da variopinto volatile fantascientifico, con una tuta sintetica da cui si intravede un cuore palpitante, torna la regina islandese Bjork con un brano che ricorda un po' le sue origini musicali. Il disco da cui è tratto, Vulnicura, è un album riuscito solo a metà, con troppe ambizioni. Ma Lionsong è un'immersione psichedelica in una dimensione rarefatta, che permette di dissociarsi dal resto del mondo per quasi 7 minuti.
Arctic Monkeys, Blizzard (Gran Bretagna)
Il gruppo britannico post-punk continua ad essere una "web-band": scoperti online nei primi anni duemila, stanno incidendo un nuovo album che uscirà nel 2016 e intanto hanno lanciato un singolo che, memore della velocità del loro successo, ha ottenuto migliaia di click in poco tempo. In Blizzard i ritmi avvolgenti e le melodie sensuali accompagnano l'erotica voce di Alex Turner...
FFS, Sõ Desu Ne (Scozia, Stati Uniti)
D’accordo, non sarà un prodotto 100% made in Europe, ma questa bizzarra collaborazione firmata Franz Ferdinand + Sparks meritava di essere ricordata. Che siate catturati dall’anima new wave degli scozzesi o dal trascinante beat synthpop della storica band di Los Angeles, il risultato rimane uguale ed incontrovertibile: Sõ Desu Ne è una folata di quella spensieratezza disco-punk di cui, di quando in quando, tutti avvertiamo segretamente il bisogno. Un must per ogni playlist che voglia scrollarsi di dosso il vecchio anno a colpi di uzi di Hello Kitty, ed entrare danzando in quello nuovo...