Superman o dominati? Dibattito sugli uomini in Francia
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Cecilia LunatiCon l’uscita del documentario «anti-maschi» “La domination masculine”, nel novembre 2009, il dibattito sulla crisi della virilità ritorna d’attualità ancora con più forza nei media francesi. Ma siamo ancora lontani dalle tesi “mascoliniste” venute dall’America del Nord.
John M’Bumba è due volte campione di Francia di boxe, categoria sotto i 91kg e medaglia di bronzo ai mondiali. Un forzuto, un duro, che si è sempre allenato con... le donne: «L’età e il sesso non sono importanti, preferisco allenarmi con Sarah (Sarah Ourahmoune, campionessa del mondo) che con degli uomini che fanno gli spavaldi, i tipi grossi. È piuttosto una questioni di carattere che di sesso». Sesso, carattere, nessuna equivalenza per questo adepto di uno sport considerato virile, in cui nonostante tutto, le donne sono riuscite a farsi spazio.
Zemmour, il maschilista
Al contrario di John il pugile, molti uomini criticano queste donne che fanno la parte del leone a scapito della virilità. Secondo Eric Zemmour, cronista televisivo e giornalista francese, famoso per le sue uscite poco corrette che fanno salire gli ascolti del programma serale On n’est pas couché, alcuni uomini troppo deboli sarebbero complici di questa decadenza. Citato sul suo blog da Patric Jean, il regista belga del documentario “La domination masculine”, ecco un estratto del suo libro “Le Premier sexe”: «L’equilibrio sottile fra uomini e donne, fra virilità dominante e femminilità influente è stato rotto dall’abdicazione degli uomini bianchi del XX secolo che hanno riposto il loro scettro patriarcale». Parla sul serio o sta solo provocando quando inoltre aggiunge: «La prostituzione è diventato uno dei metodi con cui gli uomini ritrovano la propria superiorità – e dunque il loro desiderio – nella società del rispetto e dell’uguaglianza».
Secondo Thomas Lancelot, cofondatore dell’associazione Mix-Cité, un movimento femminista e misto per l’uguaglianza dei sessi, una cosa è certa: la filosofia “zemmouriana” non fa scuola... «in Francia, non si può dire che esista un’opinione ”mascolinista” come avviene negli Stati Uniti o in Canada. Esistono certamente le derive di SOS Papa (Associazione francese di padri divorziati, per la promozione e la conservazione dell’uguaglianza fra genitori) , le idee semplicemente maschiliste di Eric Zemmour, ma non fanno di ciò delle tesi mascoliniste», afferma, prima di aggiungere: « È meglio riderci su, come fa Patric Jean nel suo documentario».
Una Francia risparmiata
Ah, menomale! Perché se ascoltiamo le teorie mascoliniste ostentate nel Quebec e negli Stati Uniti, raccontate in questo film, è meglio prevenire che curare. Apologia dell’incesto, negazione della violenza coniugale… Gli anti-femministi non ci vanno leggeri per denunciare la presa di potere delle donne nella loro vecchia società patriarcale. Patric Jean ha tuttavia evocato la diffusione di questa ideologia in vari paesi europei. In concreto, dai «gruppi di padri che utilizzano lo scandalo delle pensioni alimentari come copertura», secondo il regista.
«Non tutti gli uomini si sentono dei superman»
Il presidente di SOS Papa, il gruppo di padri più famoso di Francia, rifiuta categoricamente questa interpretazione: «La madrina dell’associazione è niente di meno che Evelyne Sollerot, una storica femminista», si difende Alain Cazenave, il quale pretende che la sua lotta per l’uguaglianza di diritti di entrambi i genitori faccia parte dello stesso slancio egualitario delle femministe degli anni ‘70. Rimane latente un’accusa: «Avviene spesso che ad un padre venga negata la custodia del figlio a causa di una giustizia sessista». Thomas Lancelot sentenzia: «Il caso di SOS Papa la dice lunga, dato che non ha una teorizzazione alle spalle, ma piuttosto delle ferite affettive».
Maschio è uguale ?
Sembrano lontani i tempi in cui Léo Ferré, poeta e musicista francese che amava parlare molto, affermava che «le donne colte, mi scocciano». Il dibattito sulla crisi della mascolinità ritorna a tratti di attualità, inevitabilmente connessa alla standardizzazione della donna colta, sportiva, snob, divorziata, single, al pari degli uomini. Nonostante ciò, quest’uguaglianza potrebbe essere benefica per gli uomini ed è quello che hanno capito i millitanti di Mix-cité: «I ruoli femminili stereotipati sono impegnativi, così come gli sforzi dei maschi per avere un alto rendimento al lavoro, nella sfera sessuale ed essere super-virili, come ci viene mostrato nelle riviste per uomini. Ciò può essere un problema per tutti coloro che non si riconoscono nelle vesti di un Superman», confessa Thomas Lancelot.
A prima vista, sono numerosi coloro che non si sentono “castrati”, tanto più che nel caso delle separazioni, gli uomini non sono da compatire: «Nel caso di un divorzio, gli uomini vedono aumentare le loro entrate di un quarto, le donne, loro, ne escono impoverite nel 90 % dei casi. Loro rischiano tutto», precisa un militante. Allora Francesi, siete piuttosto «mascolinisti» o femministi? Sicuramente opportunisti...
Il regista Patric Jean sarà presente durante alcune proiezioni de "La Domination Masculine" in Francia e in Belgio : potete trovare le date sul sito del film.
Foto : Fonzie´s cousin´s/flickr
Translated from Mâles dominés ou dominants ? Le débat se poursuit en France