#SolutionsCOP21 al Grand Palais: educare le nuove generazioni
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Mentre a Le Bourget, alle porte di Parigi, sono in corso i negoziati internazionali della COP21, al Grand Palais lo spirito ecologista si esprime nella vita quotidiana. Protagoniste le giovani generazioni.
Ad accogliere i visitatori all'ingresso della Solution COP21, l'evento collaterale della COP21 per il grande pubblico (aperto al Grand Palais di Parigi dal 4 al 10 dicembre), c'è una grande capanna verde. Entrando, un pinguino e una foca ti chiedono aiuto contro il riscaldamento globale e lo scioglimento dei ghiacciai. È il Nouveau monde di Alexis Tricoire, un'installazione artistica che vuole sensibilizzare sul tema del cambiamento climatico. La capanna, all'interno della quale viene proiettato un video che mostra la velocità del processo di riscaldamento globale grazie ai dati raccolti dalla NASA, è costruita con legno certificato PEFC (Programme Européen des Forts Certifiées) e la sua struttura è ricoperta di piante, per affermare il binomio architettura-natura.
Educare attraverso diversi linguaggi
Quella di Tricoire è solo una delle installazioni in questo mini eco-salone per la COP21, perchè la sensibilizzazione ambientale può essere fatta anche attraverso l'arte e il design.
Sensibilizzare "intuitivamente", ma anche educare. Sembra essere questo il messaggio di questa esposizione dedicata a tante piccole realtà che quotidianamente lavorano nel settore. Presentano qui le loro innovazioni, al di fuori dei negoziati che nell'hangar di Le Bourget stanno occupando i delegati provenienti da tutto il mondo. Occorre dire che anche qui, certo, non mancano i padiglioni delle grandi multinazionali, intente a svolgere la propria operazione di greenwashing. Ma la cosa bella e che salta all'occhio è che ci sono molto bambini e ragazzini. L'ambiente non è un affare per soli adulti: se i padri di questa nuova generazione stanno cercando di correre ai ripari dopo decenni di politiche distruttive, i loro figli hanno invece la possibilità di non rifare gli stessi errori, assorbendo fin da piccoli uno stile di vita più sostenibile.
Esperienze virtuose: Bordeaux Metropolitana, REcyclerie, PikPik
È questo nello specifico l'obiettivo dell'ente Bordeaux Metropolitana, la realtà istituzionale che raggruppa i 28 comuni intorno alla città di Bordeaux: tra i suoi progetti dedica ampio spazio all'educazione ambientale nelle scuole. L'idea è portare a scuola i progetti dedicati all'ambiente, seguendo uno tra questi 5 grandi temi: cambiamento climatico, biodiversità, solidarietà e coesione sociale, benessere e salute, produzione e consumo responsabile. Il professore che intende proporre un progetto per la propria classe, e che se ne farà carico per tutto l'anno scolastico, prepara un percorso per gli studenti, che sarà vagliato ed eventualmente finanziato da Bordeaux Metropolitana (1.600 euro a progetto, ci hanno specificato allo stand in fiera). L'insegnante incentiva così gli alunni sulla via dell'eco-sostenibilità, affiancato dalle associazioni partner, che guidano l'insegnante promotore nell'implementazione del progetto. Alcuni dei progetti realizzati prevedono l'analisi del consumo energetico, lo studio della mobilità sostenibile, dei giardini pedagogici, la realizzazione di cortometraggi o di mostre.
Altre associazioni si rivolgono a ragazzi e adulti, con lo scopo di responsabilizzare le proprie attività quotidiane, cercando di ridurre il proprio impatto ambientale. Come l'associazione REcyclerie, che in tre parole guida esprime la filosofia del proprio fare: "RÉduire, REcycler, RÉutiliseri". Ridurre, riciclare e riutilizzare, secondo la logica del "Do it yourself". Lo spazio didattico, che prende vita in una masseria urbana, propone una serie di laboratori dove imparare a costruire oggetti riutilizzando materiali di scarto, a produrre il compost domestico, a realizzare sistemi di acquaponica (forma di acquacoltura che associa la coltura vegetale all'allevamento di pesci).
Anche l'associazione PikPik, che ha sede a Parigi, propone laboratori contro lo spreco alimentare e per sensibilizzare sul corretto smaltimento dei rifiuti, visite guidate negli stabilimenti chiave della catena ecologica o in zone di particolare interesse fauno-floristico, insieme ad altre attività.
Ciascuno a suo modo, e con le proprie competenze, tutti offrono alle future generazioni uno stile di vita diverso da quello che si è sostenuto finora. Ed i molti bambini e ragazzini presnti sembrano entusiasmarsi per le piccole conquiste ambientali prospettate dai giochi di formazione. Al di là della 12 giorni di negoziati, il vero cambiamento – si sa – passa dalla responsabilità quotidiana e dallo stile di vita delle future generazioni.