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"Sicilcanapa", l'erba per prodotti ecostenibili 

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Palermo

Vi raccontiamo la storia di Giuseppe Sutera Sardo che quasi per scommessa ha dato vita a Sicilcanapa: la prima azienda siciliana che coltiva legalmente canapa industriale per prodotti alimentari, edili e cosmetici ecosostenibili.

Immaginate di arrivare ad Ispica in provincia di Ragusa ed incappare in mille e ottocento ettari di terreno coltivati con una pianta che conoscete molto bene, o almeno credete di conoscere:  la canapa. L’agrigentino Giuseppe Sutera Sardo sette anni fa, durante una pausa caffè, ha scommesso di potere dimostrare ai suoi colleghi di lavoro che la canapa è una pianta eccezionale, dalla quale si possono trarre incredibili vantaggi. Dopo svariate ricerche sull'argomento gli si è aperto davanti un mondo di opportunità. Ha scoperto che la canapa ha più di 50 mila applicazioni industriali possibili, che vanno dall’alimentazione, alla cosmetica, all’edilizia. Così ha deciso di investire il suo tempo ed il suo denaro nel progetto che ha portato alla creazione di Sicilcanapa, la prima Srl siciliana specializzata nella distribuzione di prodotti a base di canapa industriale.

La canapa industriale sbarca in Sicilia 

Inizialmente il giovane si è avvicinato all’associazione Assocanapa, con sede a Carmagnola in Piemonte, dove per mesi è stato a contatto con i responsabili della filiera produttiva apprendendo le tecniche di coltivazione e studiando il mercato. Ma al momento di scegliere un posto dove aprire la sua attività è scattata la voglia di tornare nella sua terra.

In Sicilia non esisteva un mercato di riferimento per i suoi prodotti ed il motivo principale è la disinformazione sull’argomento. I pregiudizi associati alla parola canapa lo hanno portato infatti a scontrarsi con un pubblico poco recettivo, restio a capire che la varietà industriale è diversa da quella conosciuta come cannabis. "In realtà le piante sono le stesse, ma esiste una grande differenza: quelle di Sicilcanapa sono esemplari di genetica selezionata in cui è presente una bassissima percentuale di principio attivo (THC)", ci ha spiegato l'agrigentino. Nonostante le reticenze iniziali il progetto di Sicilcanapa ha preso forma e l'azienda ha cominciato a produrre saponi, oli cosmetici, farine e perfino zaini e cinture di tessuto di canapa.  

Dopo la rottura con Assocanapa, Giuseppe ed i suoi collaboratori hanno deciso di associarsi nella A.C.S.Associazione Canapa Siciliana. Per evitare che la canapicoltura diventasse un’imposizione sul territorio invece che un beneficio, è cominciata la collaborazione con varie imprese locali e l’idea di realizzare prodotti tipici siciliani. Sono nati così il cioccolato di modica con semi di canapa, la barretta energetica con miele biologico siciliano, la pasta con il grano duro siciliano e farina di canapa.

Ma i consumatori non erano gli unici ad avere dei pregiudizi e nonostante l’azienda avesse ottenuto tutti i permessi per portare avanti la coltivazione, un giorno, a causa di un disguido tra i carabinieri di Ragusa e Pozzallo, venne organizzato un blitz. Giuseppe ricorda quel giorno quando un elicottero, svariate volanti e una quindicina di persone armate di mitra si presentarono davanti a lui convinte di avere a che fare con un narcotrafficante. Ma il procedimento penale avviato all’indomani di questa “retata” venne annullato perché il fatto non sussisteva, anche se lo sperpero di tempo e denaro avrebbe comportato una battuta d’arresto per l’intera produzione.

Oltre che all'organismo, la canapa fa bene anche al terreno e  lo depura dall’inquinamento da metalli pesanti che lo deteriorano. Così Sicilcanapa aveva proposto all’Assessorato all’Agricoltura della Regione di avviare una coltivazione nel territorio di Gela, tristemente famoso per i pesanti problemi di inquinamento, ma i salotti politici hanno fatto orecchie da mercante. E Giuseppe, dal canto suo, è "stanco di combattere contro i mulini a vento, di vedere che le imprese sane, non solo vengono messe all’angolo, ma addirittura ridicolizzate dalle istituzioni”. Sicilcanapa comunque non si ferma e sarà protagonista il 2324 e 25 Aprile a Catania, alla fiera di Malacanapa, un appuntamento per dimostrare che la natura offre una grande varietà di materie prime dalle quali ricavare, al di là di ogni pregiudizio, una serie di prodotti a impatto zero.