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Sempre di domenica, a Piazza Marina...

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Palermo

Da più di vent'anni la stessa magia si ripete. Ogni domenica mattina a Palermo si può passeggiare a Piazza Marina, sfogliando pagine di epoche lontane e portandosene anche un pezzettino a casa con un po' di fortuna e senso degli affari. Basta sapere cercare!

Piazza Marina anticamente era un'insenatura di mare che arrivava dritta nel cuore della città. Un giorno il mare si ritirò facendo spazio a un luogo maestoso che, a poco a poco è diventato quello che è oggi. Un luogo sospeso nel tempo in cui basta un'occhiata fugace per capire quanta storia sia passata da lì, quanta sofferenza, quanta gioia, quante madri con i propri bambini, quante persone in cerca di fortuna, quanti gentiluomini, quante amiche sedute semplicemente a bere un caffè, quanti intellettuali, un milione di storie che hanno reso questa piazza un posto unico. 

Lì tra Palazzo Steri, luogo simbolo dell'Inquisizione spagnola, e la meravigliosa Villa Garibaldi progettata da Ernesto Basile, alle fronde del suo Fycus che è l'albero più grande d'Europa, da più di vent'anni ogni domenica si compie una piccola magia.

Al mercatino dell'antiquariato "sembra che ci sia tutta Palermo" 

Già tra le quattro e le cinque del mattino inizia il movimento, un brulicare di macchine e furgoncini che si mischiano con gli ultimi avventori del sabato notte, un frenetico montare e sistemare che si confonde col rumore dei passi barcollanti dei ragazzi e delle loro avventure notturne; mentre poco più in là, tra le barchette della Cala e le scale di Santa Maria della Catena sorge piano il sole loro sono già lì, ognuno al proprio posto.

È il mercatino dell'antiquariato di Piazza Marina. Sembra di camminare in un'enorme soffitta, tra oggetti che fanno andare a spasso nel tempo, utensili da cucina, sgabelli, specchi, statuine, servizi da caffè, piatti, posate, vecchi giocattoli, libri, stampe, bambole di porcellana, gabbiette per uccelli, tovagliato di ogni tipo, borse vintage, vinili, vecchie macchine fotografiche, rullini, ce n'è per tutti i gusti. Chiunque può andare, prendere un posto (anche se a volte conquistarselo non è così semplice) e vendere ciò che vuole, prendere parte a questo rituale dove si vendono piccoli frammenti di memoria. Cercando bene si possono fare veri affari e gli avventori sono di ogni tipo, moltissimi turisti, giovani coppie innamorate che cercano pezzi unici per arredare il loro nido d'amore, ragazze alle prese con la loro prima vera casa, come si dice qui: "sembra che ci sia tutta Palermo".

"Questi anelli vengono direttamente da Fez, vado lì ogni mese col camper alla ricerca di pezzi sempre nuovi e unici", a dirmelo è uno dei tanti venditori, mentre mostra la sua bancarella piena di gioielli di ogni tipo, vasi e utensili. Un altro è un po' defilato, vende vecchi libri, negli occhi ha tante storie da raccontare; poco più in là ci sono due signore russe che vendono tovaglie ricamate sembrano arrivate direttamente da un'epoca lontana.

Un viaggio nel tempo tra gli angoli del "Negozio nostalgia"

È già ora di mangiare e il pranzo della domenica da queste parti è un rito sacro, tutti stanno smontando e facendo un bilancio degli affari della domenica, incontro il signor Franco* guardo i suoi mobili di legno, mi racconta di essere un imbianchino nella vita, ma la sua passione vera è l'artigianato, ha le mani consumate di chi ha lavorato per tutta una vita. È contento dei suoi mobili bianchi, dei suoi bauli, delle sue "mensole che si possono mettere ovunque", mi racconta che questo è un mercatino particolare, non ci sono posti assegnati, è un caos calmo in cui lo stato vigila da lontano senza mai creare tanto ordine. In molti preferirebbero avere un posto, pagare il suolo pubblico, ma va bene così, si esibisce in un sorriso di chi è felice. Contento solo perchè è riuscito a rendere un mobile antico di nuovo moderno o perchè anche oggi è stanco, ma ha fatto il suo lavoro. 

Alcune scene ricordardano Midnight in Paris di Woody Allen. Sembra quasi di vedere Owen Wilson, che interpreta lo scrittore e ingauribile romantico alla ricerca d'ispirazione a Parigi, mentre si aggira tra le bancarelle di Piazza Marina e comincia quel viaggio surreale nel tempo tra il "Negozio nostalgia", pieno di oggetti capaci di portare gli avventori del negozio in altre epoche. E dove, ogni domenica mattina, puoi viaggiare nel tempo, non solo per gli oggetti in vendita, ma per Palazzo Steri, per Palazzo Fatta, per il Teatro Libero, per Villa Garibaldi, per il Museo delle Marionette, gli incontri inaspettati e tutte le loro storie.