Scientology sbarca a Bruxelles: setta o religione?
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Dada FerraraLo scorso gennaio, le “Chiese di Scientology per Europa” hanno aperto i loro nuovi quartieri generali a Bruxelles, in boulevard Waterloo. Considerata come una setta o come una semplice organizzazione commerciale soprattutto in Francia, Belgio e Germania, la scientologia si vanta di essere una vera e propria religione.
Ritorniamo sul fenomeno con Agnès Bron, responsabile delle pubbliche relazioni per la sede di Bruxelles.
Agnès Bron è una donna sulla cinquantina. Ispirata dalla fede nella "scientologia", è arrivata a Bruxelles lo scorso gennaio per gestire il settore delle relazioni pubbliche, un ruolo che aveva già rivestito a Parigi a partire dal 1995.
Ron Hubbard, eroe hollywoodiano
Una targa fresca e appariscente indica l’entrata. Segue una piccola e ripida scala, ricoperta da un tappeto rosso, alla cui sommità si trova la croce ad otto braccia, emblema supremo della "scientologia". Entrando, una piccola hall ci introduce verso una sala di più di 1000 mq dove trovano posto tutte le presunte risposte alle domande dell’umanità. Una serie di filmati che, traendo spunto dalle parole scritte e pronunciate da Ron Hubbard, avrebbero la pretesa di guidare l'uomo alla ricerca delle più importanti risposte esistenziali. Ron Hubbard è il creatore di Scientology, la sorgente unica della fede di tutti i seguaci di questa setta. Infatti è proprio con lui che comincia la mostra. La sua vita, la sua opera e, soprattutto, il suo credo: il sogno di una civiltà senza follia, senza crimine e senza guerra. Un video di 9 minuti ne tratteggia una breve biografia del fondatore. Indubbiamente si tratta di un uomo brillante, di un ragazzo che, prima di fondare la scientologia, ha viaggiato per tutto il mondo venedo a contatto con le culture più diverse. Hollywood continua a vendere sogni, e, tra questi, c'è anche il sogno di Hubbard. Ron è ovunque, su una parete, in una foto, in una frase. E nella cappella il suo busto veglia sulle cerimonie. Insomma, è oggetto di un vero e proprio culto.
«È importante sapere che la nostra fede si basa sugli scritti di Ron Hubbard», ci spiega Agnès. Sfoggiando uno sguardo diretto e una voce chiara e decisa, ci parla della sua fede con una sincerità che non ha bisogno di prove. Nel 1991, durante una visita a casa della sorella, è inciampata per caso sulla bibbia della scientologia: la “Dianetica”, scritta da Hubbard. Se ne è subito innamorata e ne ha scoperto il metodo alla base: risolvere i problemi della vita con metodi alternativi alla psicologia. «Se è vero, voglio provare», confida alla sorella. Qualche mese più tardi si stabilisce a Marsiglia e diventa una seguace di Scientology. Ma prima del suo avvicinamento all’Organizzazione, Agnès era «iper-refrattaria a tutte le religioni». Poi ha cambiato idea. «Sì, credo in un'esistenza spirituale», ci spiega. Dall’altro canto, ci tiene a precisare che «tutte le religioni e tutti gli dei esistenti sono ben accetti per la chiesa».
Il ritorno dei privilegiati
Se è vero che tutte le religioni e tutti gli dei sembrano essere ben accetti, per far parte di Scientology è meglio essere ricchi. Quando le chiediamo se occorre avere del denaro per partecipare, Agnès risponde: «No, io non ho mai speso soldi», precisando, tuttavia, che esistono programmi e attività fatti esplicitamente per i poveri. Poi ci sono i seminari del week end a 90 euro, i libri e i dvd.
Nella dottrina di Scientology, tutti gli uomini sono uguali alla nascita. Ma le celebrità, intanto, hanno luoghi di culto privilegiati, centri creati apposta per loro. Non c’è bisogno di ricordare che Tom Cruise e John Travolta sono delle vetrine pubblicitarie importanti per l’Organizzazione. In Europa, le persone famose tengono per loro il fatto di essere seguaci di Scientology «altrimenti potrebbero perdere il lavoro», confida Agnès, suggerendo che «ci sono molti più seguaci di Scientology di quanto si pensi».
Stando alle cifre, ci sarebbero più di 10 milioni di fedeli in giro per il mondo. Essendo Bruxelles la capitale europea, l’impianto delle “Chiese di Scientology per l'Europa” ha come scopo quello di accogliere i seguaci di passaggio. L'altra funzione è la promozione dei programmi sociali. Dietro copertura delle associazioni antidroga e di quelle di protezione dei diritti dell’uomo, la chiesa avvicina, per esempio, numerose scuole. Agnès Bron precisa che, dallo scorso gennaio, più di 600 leader d’opinione, presidenti di associazioni o membri di partiti politici, sono passati da boulevard Waterloo.
Scientology è una religione?
Secondo Agnès Bron, che è oltremodo fiera di farlo sapere, «per il Consiglio d'Europa la Scientology è una religione». Peccato però che, malgrado tutta la sincerità che la contraddistingue, questo sia falso.
Come ha spiegato a l'ExpressJean Michel Roulet, presidente della Missione interministeriale di vigilanza e di lotta contro le derive settarie francesi nel gennaio del 2008 «in virtù del principio della libertà di fede, la Corte proibisce di qualificare come tale qualsiasi movimento di sorta». La Corte, in realtà, sanziona le manovre dilatorie per ritardare l’iscrizione dell’organizzazione come associazione religiosa».
Quando si dice: “vedere tutto solo dal proprio punto di vista” ….
Foto: (cc)u2canreed/flickr; (cc)THERKD/flickr; (cc)tacosdelaluna/flickr; video: YouTube
Translated from Scientologie à Bruxelles : une foi sans religion