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Robin Wood: il pianeta alla riscossa

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federica campoli

Politica

Il gruppo tedesco, nato da una scissione all'interno di Greenpeace, mette in atto azioni dimostrative contro le grandi aziende e «la morte silenziosa delle foreste».

«Gli agenti della Security non sono riusciti a trattenerci», racconta Hanna. Lei e tre agguerriti compagni si sono arrampicati sulla Porta di Brandeburgo a Berlino. Lo striscione che si portavano dietro ha rischiato di impedirgli la salita ma, protetti da corde, alla fine ce l’hanno fatta. Una poliziotta ha cercato di seguirli, ma non avendo l’attrezzatura adeguata ha dovuto chiamare rinforzi. Una volta arrivati in alto hanno srotolato lo striscione con la scritta: «Il carbone pesa sul clima, il futuro è rinnovabile».

Era il marzo del 2006, e la protesta di Hanna e dei suoi amici era rivolta a un meeting sull'energia che la Cancelliera Merkel avrebbe tenuto il 3 aprile. I Robin Wood chiedevano al Governo l’uscita dall’energia atomica, e una diminuzione dell'utilizzo del carbone, del quale si parlava nel meeting contestato, e a favore delle energie rinnovabili. «È stato un totale successo», ricorda la ragazza sorridendo.

Proteste sui trampoli

Hanna Poddig ha solo ventidue anni e fa parte dell’esecutivo del Robin Wood, che ha come missione la protezione dell'ambiente. Il gruppo è nato nel 1982 da una scissione all'interno di Greenpeace Germania: trovavano che l'organizzazione fosse troppo rigida e centralizzata, a causa del fatto che molte azioni venivano loro rifiutate.

Sul loro sito dicono di combattere contro la morte silenziosa delle foreste. «Le nostre azioni nascono dal sentimento di ingiustizia. Se, leggendo i giornali, trovo qualcosa di interessante, mando una mail a tutti e ci incontriamo per pianificare un’azione», racconta Hanna. Inoltre organizziamo delle manifestazioni, stand informativi, concerti o – perché no?–passeggiate sui trampoli, in occasione di avvenimenti importanti. È capitato, ad esempio, in occasione del forum invernale per l'energia atomica a Berlino, oppure il 6 e 7 febbraio scorsi per l'assemblea della Vattenfall, il produttore di energia svedese. L'azienda ha fatto parlare di sé nel 2007 per gli incendi che si sono prodotti nelle centrali nucleari di Krümmel e Brunsbüttel.

All'inizio si potevano incontrare i Robin Wood solo ad Amburgo o a Brema. Ora invece ci sono quindici gruppi locali sparsi per la Germania, e tutti agiscono in maniera autonoma. Nonostante, per il momento, resti un'organizzazione tedesca, non mancano di collaborare con gruppi di altre nazioni. . Hanna pensa che, in generale, bisognerebbe parlare in maniera più chiara del cambiamento climatico, uscendo da un discorso esclusivamente europeo. Inoltre molte industrie europee delocalizzano all'estero, producendo vittime, ma senza essere perseguite Da cinque anni lei è scesa in campo, organizzando azioni contro i malfattori ecologici, come la Vattenfall, appunto. Hanna è ancora studentessa, ma ormai questo è diventato secondario. Il lavoro dei suoi sogni lo ha già trovato.

Translated from Robin Wood: Die Rächer der Entlaubten