Rifiuti a Napoli, l'Europa chiama l'Italia a rapporto
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Slovenia vs Francia: 1-1. Polemiche sull'ambiente in Europa. Le ultime novità da Bruxelles.
La Slovenia contro l'Unione Mediterranea
Il primo ministro sloveno Janez Jansa ha finalmente risposto alle dicharazioni di Nicolas Sarkozy relativamente all'Ue durante la sua conferenza stampa dell'8 gennaio 2008. Il premier sloveno ha soprattutto criticato l'idea francese di Unione Mediterranea:
«Speriamo che i nostri amici a Parigi non ce ne vogliano, ma anche noi abbiamo degli obiettivi. Inoltre bisogna pensare a rafforzare l'Europa, non a duplicare le istituzioni».
Napoli, Bruxelles più vicina di Roma
Martedi 15 gennaio 2008 il Commissario europeo all’Ambiente Stavros Dimas, ha nuovamente minacciato sanzioni all’Italia. A suo avviso il Belpaese non fa abbastanza per l'emergenza rifiuti in Campania. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha invece lamentato l’eccessiva attenzione dell’Ue e della stampa internazionale sulla crisi. Se le istituzioni italiane sono a disagio per i “rimproveri” i cittadini napoletani continuano a vivere sommersi dai rifiuti. Fissata per il 28 gennaio a Roma una riunione di emergenza tra Commissione Europea, Governo e Regioni.
Microsoft ancora nel mirino dell’Antitrust. Si prepari il settore farmaceutico
Lunedì 14 gennaio 2008 la Commissione ha annunciato l’apertura di due nuove inchieste per abuso di posizione dominante da parte di Microsoft. Al gigante di Redmond si rimprovera ancora di limitare l'interoperabilità e la libera concorrenza con i suoi prodotti. Intanto all’alba del 16 gennaio 2008 molte industrie farmaceutiche in tutta Europa hanno dovuto accogliere ispettori della Commissione. L'Ue infatti sospetta pratiche che limitano la concorrenza e l'entrata di prodotti innovativi sul mercato. È la prima volta che la Commissione inizia un’inchiesta settoriale con un’ispezione non preannunciata.
Politica europea dell’energia: bufera su Piebalgs
Martedi 15 gennaio è iniziata una polemica fra il Commissario europeo all’ambiente Stavros Dimas e il Commissario all’energia Andris Piebalgs. Il primo mette in discussione la politica Ue sui biocarburanti, pensando che possa avere dei riscontri negativi sul mercato e sulla produzione agricola. Lo stesso giorno Germania e Spagna inviano una lettera a Piebalgs per lamentare l’approccio della Commissione sulle politiche europee di promozione dell'energia rinnovabile. Il rischio è che si mettano in crisi le già collaudate politiche nazionali al riguardo. Anche Nicolas Sarkozy ha inviato una missiva a Barroso: “non è possibile ridurre del 20% il consumo di energie rinnovabili entro il 2020”. Dove sono finiti i
buoni propositi della Grenelle dell'Ambiente, il ciclo di incontri sull'ecologia promossi dal neoeletto Omniprésident.