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Racconto di un padre e di un figlio: L'eco

Published on

Napoli

Debutta al Teatro di Contrabbando L'eco, opera di Mauro Palumbo con Antonio Buonanno, racconto del difficile rapporto tra un padre divorziato e suo figlio, dato in affidamento alla madre e conteso tra lotte giuridiche e momenti di felicità. Il nostro fotoreportage, realizzato da Rosario Totano.

La fantasia e la volontà di un padre di non arrendersi alle sentenze giuridiche, agli intoppi burocratici ed ai conflitti con la ex-moglie sono racchiusi ne L'ecoopera di Mauro Palumbo con l'interpretazione di Antonio Buonanno che debutta in questi giorni al Teatro di Contrabbando. Si tratta di un dramma che affronta il difficile tema della separazione coniugale - si ricordi che, secondo dati Istat, nel 2012 «per ogni mille matrimoni si contano 311 separazioni e 174 divorzi» - con particolare attenzione per la situazione ed il punto di vista dei padri divorziati.

Genitori che Mauro Palumbo ha personalmente incontrato ed i cui racconti hanno ispirato L'eco. L'opera è il racconto della ricerca di normalità tra mille ostacoli, in una serie di episodi, gioiosi o dolorosi, racchiusi nei giocattoli sparsi sul palcoscenico, 

trasformato nella stanzetta di Mario, il figlio del protagonista. Padre e figlio sono interpretati, come qualsiasi altro personaggio, da un eccezionale Antonio Buonanno: l'attore si dimostra capace di passare, con un semplice cenno o espressione, dall'ingenuità del bambino alla dolcezza del padre, passando per i mesti funzionari e burocrati ai tremendi parenti dell'ex-moglie nei momenti più drammatici dell'opera, in cui la legge assume connotati kafkiani. Un'ultima menzione d'onore per gli splendidi dialoghi tra genitore e figlio, momenti di rara dolcezza e delicatezza.

Fotogallery realizzata da Rosario Totano.

Gli interpreti de L'eco sono: Antonio Buonanno e Sara Missaglia (voce off). La regia è di Mauro Palumbo.