Promuovere la cooperazione internazionale tra i giovani dei Balcani Occidentali nel cuore di Parigi
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Adele BenlahouarNé la forte pioggia che ha causato lo straripamento del fiume Senna, né gli Europei di calcio del 2016 sono stati incisivi abbastanza da impedire lo svolgimento dei tre eventi internazionali che hanno avuto luogo a Parigi nella prima settimana di Luglio.
Né la forte pioggia che ha causato lo straripamento del fiume Senna, né gli Europei di calcio del 2016 sono stati incisivi abbastanza da impedire lo svolgimento dei tre eventi internazionali che hanno avuto luogo a Parigi nella prima settimana di Luglio. La voglia di svolgere attività di una tale portata ha portato ad uno step importante: la creazione di un Ufficio Regionale per la Cooperazione della Gioventù (Regional Youth Cooperation Office-RYCO). Tra i firmatari di questo accordo vi erano l’Albania, la Bosnia-Erzegovina, il Kosovo, la Macedonia, Montenegro e la Serbia. Questa iniziativa ha portato una ventata di speranza, mettendo nuovamente in rilievo i giovani e la loro azione incisiva e attiva all’interno della società perché si possano creare delle società stabili che creino rapporti di fiducia tra la gente. Affidando a Tirana la base principale dell’ufficio, è stato fatto il primo passo positivo verso la cooperazione tra i paesi dei Balcani. Sono cinque le questioni delle quali l’ufficio intende occuparsi: favorire la cooperazione, migliorare la mobilità, incoraggiare la riconciliazione, costruire la pace e la stabilità assicurando benessere ai giovani provenienti da tutti i Balcani; questo ufficio non dovrebbe solo promuovere le capacità dei giovani e delle organizzazioni composte da giovani ma dovrebbe anche rendere più forte lo spirito europeo tra i giovani delle regioni.
Gli eventi sono stati organizzati in modo che gruppi simili potessero lavorare a stretto contatto su questioni simili e/o affini. Il Summit dei Balcani Occidentali, il Summit della società civile e i giovani uniti- la Conferenza dei Giovani dei Balcani Occidentali hanno affrontato argomenti simili e perseguito scopi simili- la promozione della cooperazione a livello regionale sulla base delle prospettive delle regioni europee, in modo da poter creare delle linee guida per il futuro del progetto europeo e l’integrazione dei paesi dei Balcani Occidentali. I rappresentanti di Mladiinfo International, assieme ai leader dell’Unione Europea e dei paesi non appartenenti all’Unione Europea, i rappresentanti delle ONG così come i rappresentanti delle organizzazioni giovani civili hanno condiviso le proprie visioni ed espresso le proprie opinioni riguardo alla questione.
Summit della Società Civile
Il Summit della Società Civile si è occupato di quattro tematiche che furono scelte come questioni principali di questo progetto, durante il summit a Berlino nel 2014: l’immigrazione, il cambio climatico e la crescita di spazi verdi, le dispute bilaterali e la cooperazione tra giovani. Le questioni includevano tematiche traversali: il governo democratico, il ruolo della società civile e si è discusso anche dei diritti fondamentali. Antoaneta Ivanova, co-fondatrice di Mladiinfo International ha visto nel summit una grande opportunità di collaborazione soprattutto tra i lavoratori delle ONG, i rappresentanti della società civile e gli organi decisionali:
“Uno degli obiettivi del summit dei Balcani Occidentali è stato quello di creare un dialogo tra i rappresentanti governativi e i rappresentanti di ONG dei Balcani Occidentali; ma non c’è stato un meeting ufficiale poiché entrambi gli eventi hanno avuto luogo in luoghi differenti. Nonostante ciò, c’è stato uno scambio di opinioni tra i rappresentanti delle ONG e conseguentemente sono state organizzate due riunioni successive.”
Ivanova ha inoltre aggiunto che i prossimi incontri si terranno a Tirana e Skopje entro la fine dell’anno, con il supporto di ERSTE Stiftung, i Fondi europei per i Balcani e Friedrich Ebert Stiftung.
Connected Youth – Western Balkans Youth Conference (Giovani uniti- la Conferenza dei giovani dei Balcani Occidentali)
Dall’altro lato, l’educazione, la mobilità per i giovani, l’impiego e l’imprenditorialità, l’impegno e la partecipazione giovanile, i media e i giovani sono state le quattro tematiche affrontate durante la conferenza Connected Youth-Western Balkans Youth Conference. I punti del dibattito sono stati presentati e discussi con responsabili politici dagli Stati membri dell’UE e da quelli dei Balcani Occidentali.
Migliorare la promozione e l’accessibilità a programmi già in corso, lo sviluppo di lauree comuni/doppie/multiple così come l’apertura del sistema educativo primario e secondario sono solo una piccola parte dei passi futuri da fare e che son stati messi in rilievo dopo i due giorni in cui è avvenuto il dibattito. Le indicazioni date erano volte anche ad un supporto di una partecipazione attiva dei giovani all’interno delle dinamiche politiche, affrontando i vari gap presenti a livello delle competenze attraverso un supporto maggiore al VET, e un’integrazione necessaria di stage formativi all’interno di scuole e contesti simili.
Marija Matovska, coordinatrice del progetto Association for Education Mladiinfo International era una delle giovani che ha espresso la propria opinione durante la Western Balkans Youth Conference. “Queste conferenze sono necessarie perché si possa incoraggiare la cooperazione giovanile e lo scambio di esperienze- tutto questo per ascoltare allo stesso modo tutte le voci dei giovani” ha affermato Matovska aggiungendo anche: “Questi eventi sono fondamentali per i giovani, poiché permettono a coloro che sono tenuti a prendere delle decisioni di farlo in modo responsabile, includendo le politiche giovanili all’interno dei propri programmi politici.
Accrescere le speranze per una comunicazione migliore ed una più incisiva influenza sulla gioventù
Qualunque organizzazione di società civile che desiderasse intraprendere un processo di collaborazione a lungo termine che vada al di là dei confini, e mettere in atto proposte di una politica forte per il futuro dell’Europa e delle regioni dei Balcani Occidentali, aveva la possibilità di aderire, e se volesse, di inviare i propri rappresentanti al summit e alla conferenza. Con la partecipazione di giovani provenienti da tutta Europa, metà dei quali arrivava dai Balcani Occidentali, è stato stabilito un nuovo ordine di criteri per la comunicazione e la cooperazione. Due giornate di attività strutturate attraverso dei workshop, dialoghi con parlamentari europei, attività culturali e un summit aperto ai cittadini sulla solidarietà europea che ha messo delle solide basi perché possa accrescere sempre più la speranza. Le organizzazioni Alternative europee, ERSTE Stiftung, fondi europei per i Balcani, la Friederich Ebert Stiftung, Cittadini per l’Europa e la fondazione Charles Lépold Mayer hanno supportato l’evento e hanno spronato i giovani a far sempre sentire la propria voce.
La dichiarazione finale espressa durante la seduta del Summit dei Balcani Occidentali tenutasi a Parigi ha messo in luce alcuni punti che se venissero seguiti con attenzione potrebbero portare a ottimi risultati sin dal prossimo anno. Il futuro dei Balcani Occidentali risiede nell’integrazione europea e nella cooperazione regionale e avendo ciò, l’unione e lo scambio creati, rappresenterebbero un’opportunità ma anche una sfida per le regioni. Le aspettative e le speranze nutrite sull’Ufficio Regionale di Cooperazione giovanile saranno quelle che seguiranno gli obiettivi presentati come parte del “Processo Berlino” e completeranno la visione di “una regione diversa in cui i giovani, come parte della società più attenta ad investire nel futuro, abbiano una consapevolezza del passato e giochino un ruolo fondametale nel costruire per se stessi e per le proprie società dei futuri più proseprosi”.
Autore: Dimitar Chatleski
L’articolo Boosting International Cooperation Between Western Balkans Youth in the Heart of Paris è stato pubblicato per la prima volta su Mladiinfo
Translated from Boosting International Cooperation Between Western Balkans Youth in the Heart of Paris