Porno, scatologia, rivoluzione. Cinque artisti al limite
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federica campoliL’arte deve essere bella o è bello ciò che piace? Dai cartoni animati pono ai grattacieli a forma di fallo: opere al limite dell’estetica, della morale e del buon gusto.
I cartoni animati porno di Borowczyk
Walerian Borowczyk, classe 1923, era affascinato dagli oggetti, e li riproduceva nei suoi cartoni animati. A lui interessavano le qualità visuali delle cose, la loro superficie e il loro suono. Queste percezione sensoriali, “erotiche”, lo hanno poi portato a sperimentare la sessualità nei cartoni animati. Sono nati così gli scandalosi Goto, l’isola dell’amore (1968) e Blanche (1971) che hanno catapultato il pluripremiato cineasta dalla luci della ribalta alle luci rosse.
Pornografia precoce? «Chi cambia genere, come ho fatto io, viene definito un pornografo», ha spiegato Borowczyk, morto a Parigi nel 2006. Le sue opere sono nate in un mondo limitato da regole e rituali, dove il desiderio è il motore di tutta l’esistenza. Molti registi contemporanei si ispirano all'opera dell'autore polacco, tra cui Lars von Trier, i fratelli Gilliam o Monty Python.
I bozzetti e le foto dei suoi film sono in esposizione al centro d'arte moderna di Varsavia fino al 30 marzo 2008.
La Bête
Santiago Sierra e il gas in sinagoga
Senza vergognarsi, Santiago Sierra, nato a Madrid nel 1966, porta in scena i tabù sociali. Sesso, immigrazione, potere e denaro: di cosa sono capaci gli esseri umani per soldi? Si masturbano davanti alla telecamera, si sorbiscono i discorsi del Papa pur dichiarandosi anarchici o si lasciano tatuare la schiena. E con le loro testimonianze video, gli artisti ci guadagnano.
E poi, ancora, Sierra fa una distinzione tra i visitatori della sua mostra: chiede il passaporto, e chi non è spagnolo non entra. Dice di non interessarsi di politica, sarà vero?
Con una sua opera 245 Kubikmeter (2006), Sierra ha installato dei tubi di scarico in una veccha sinagoga nei pressi di Colonia. Voleva mostrare la banalizzazione della Shoah? Può essere. Non è mancato un coro di polemiche. Missione compiuta, Señor Sierra.
I grattacieli fallici della Bonvincini
Un mondo fatto di vetro e acciaio, grattacieli di forma fallica: una serie di sesso e amplessi. L’italiana Monica Bonvicini, classe 1965, ci mostra il potere maschile nelle forme dell'architettura. Ma non si tratta solo di una forma di potere politico. La Bonvincini coinvolge anche il linguaggio nella sua critica. Si difende con forza da ogni uso rigido delle forme, comprese quelle linguistiche. In questo modo, nelle sue opere, la parola diventa scultura: Angst (angoscia) viene frantumata e ricostruita in Fear (paura).
La Bonvincini ama la provocazione, e gioca con la vergogna e le paure dei visitatori. Nella scultura Never again usa capi in pelle nera e catene d’acciaio. Altra trovata la scritta: “Wc, non perdete un secondo”.
WC, non perdere un secondo
Gesù e il saluto romano. Firmato Jonathan Meese
Sempre in nero, giacca sportiva e capelli lunghi e rigogliosi: Jonathan Meese è sempre al limite del buon gusto. Ama provocare, alcune volte con saluto romano, altre accogliendo le persone come fosse Gesù. Nel suo universo, fatto di una cruda mescolanza di porno, nazionalpopolare e sangue prende in giro, senza vergogna, i cattivi del mondo. Meese mostra Nerone, Caligola o Stalin in rapporti assurdi, gettando questi personaggi nell'irrazzionale. «In realtà sto preparando il mondo alla dittatura dell’arte», spiega a Tokio questo ragazzo, classe 1977, il più giovane artista tedesco del momento. Naif, malato mentale o provocatore?
Londra, Tate Modern, Febbraio 2006
Arte di m... ? Wim Delvoye e la sua Cloaca
L’opera odierna più conosciuta dell’artista Wim Delvoye, classe 1965, è la Cloaca. L’artista ha costruito un apparato digerente umano a forma di macchina, che si nutre, mostra la digestione e ottiene le feci. Proprio dietro, si possono acquistare salsicce perfettamente impacchettate sottovuoto. Un esempio di arte al limite, di imitazione della natura. E un attacco grossolanamente umoristico al sistema dei valori della nostra società consumistica.
Principalmente ironiche, le sue creazioni sono spesso vicine allo schifo. Tra le sue performance: tatuare rose e angeli sui dei maiali, anche se ha dovuto farlo in Cina perché la legge belga lo vieta; oppure scrivere versi d'amore su bucce di patata da distribuire ai parlamentari, o costruire dei fiori, ma a partire da escrementi.
Cloaka
Translated from Europas ästhetische Grenzgänger