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Politici estoni hanno usato la Festa Notturna del canto per aggravare la divisione del popolo

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Helga Nukk

Uno sguardo in Estonia

Il deputato del Parlamento d’Estonia Evelin Sepp è seriamente preoccupata per la situazione patologica che si è creata in Estonia, rovinando la Festa Notturna del canto. (http://rus.delfi.ee/daily/estonia/article.php?id=19638372&l=fplink ).

Per esempio, 30% della popolazione d’Estonia non sapeva nulla della Festa del canto e dell’anniversario di 90 anni di Repubblica Estone, i mass-media non hanno avvisato i cittadini russoparlanti della Festa e dell’anniversario, nella Festa non ha partecipato nessun coro russo (precisando che in Estonia vive un piccolo popolo estone che parla il russo – starovertsy), però è stato invitato un coro Georgiano. Evelin Sepp e tanti altri personalità sono preoccupati di una tale situazione e ritengono che la Festa doveva unire il popolo e non dividerlo o provocare delle nuove tensioni. La Festa Notturna del canto ha evidenziato la politica di esclusione, segregazione ed apartheid dei rusoparlanti in Estonia.

A causa degli eventi in Georgia gli organizzatori hanno politicizzato la Festa del canto, esprimendo lo sostegno e la solidarietà alla Georgia (e all’America) nonostante una gran parte del popolo estone (compreso sia estoneparlanti che rusoparlanti), ed i popoli di Ossetia e Abkhazia ritengono che la Georgia è un illegale aggressore. In più, in Abhkazia ci sono alcuni paesi con la popolazione estone e questi estoni sono le potenziali vittime del regime e della politica della Georgia. Un estone che vive in Abkhazia di nome Arnold Rutto ha dichiarato ai giornalisti che la comunità mondiale ha dimenticato del diritto dei popoli all’indipendenza e all’autodeterminazione (il materiale si trova su www.novosti.etv24.ee ). Bagrat Dgikaev – un ossetino che vive in Estonia – ha detto: "Dire che la Russia è un paese aggressore – è bugia. Russia ci protegge. …Senza protezione delle forze Russe di pace gli ossetini e gli abkazi non esisterebbero più", raccontando anche dell’amicizia dei popoli Georgiani e quelli Russi e definendo la situazione come dificillissima a causa di comportamento dei Governi (http://dv.ee/Default2.aspx?ArticleID=07d69107-9a54-40bb-b10b-09b52f5a1e04&open=four ). Pefino la televizione americana ha fatto vedere un’intervista con una bambina e una sua zia, nel quale sono state smontate le bugie dei mass-media e dei complici di Saakashvili e stata detta la verità.

Il presidente d’Estonia Toomas Hendrik Ilves ha fatto un discorso sulla festa, invitando cinicamente i cittadini di guardare con "un sguardo nuovo" sull’ "indipendenza" e "libertà" estoni (i mass-media non hanno chiarito in quale lingia ha parlato il presidente malgrado i molteplici bizzari incidenti dell’americano, il cui si era più volte rifiutato in maniera eccentrica di parlare russo e estone). Sul recente congresso dei popoli ugro-finnici organizzato in Russia l’Ilves ha vivamente incitato i piccoli popoli russi ad intraprendere la lotta per l’indipendenza e libertà e a dividersi dalla Russia. Però in caso della Georgia l’Ilves ritiene che piccoli popoli della stessa non hanno i diritti alla libertà e all' indipendenza dalla Georgia. Secondo Ilves questi diritti hanno solo il popoli russi.

Sul congresso l’Ilves ha anche parlato che "le piccole farfalle, quando muovono le loro ali, lo fanno (ri)sentire ai paesi più grossi". Prendendo in atenzione i legami particolarmente avvicinati tra alcuni politici estoni e georgiani, si può presumere che l’Ilves sapeva che la Georgia si preparava per "muovere le ali" e per sterminare fisicamente il popolo ossetino. Si può anche presumere che il governo estone sta preparando un simile sterminio del popolo estone rusoparlante e che l’azione in Georgia è stata una prova.

Il presidente estone odierno è un pupillo dell’America (è nato a Svezia, studiato e lavorato in America, non è capace a parlare correttamente in estone e russo e si rifiuta bizzaramente di parlare in queste lingue nelle occasioni ufficiali, vilipendiando l’oniore nazionale dei popoli; provoca impunemnte l’odio nazionale e razziale tra i popoli estoni, con profonda nefandezza e senza mai stancarsi insulta, diffama e umiglia i russi e i rusoparlanti d’Estonia, la Russia e il popolo russo). Anche Saakashvili rapresenta in sé un protetto d’America. Tutti i due presidenti hanno tanto in comune: tutti i due hanno studiato in America, tutti i due hanno dei comportamenti bizzarri, tutti i due non sono adequati per il ruolo di presidente e rappresentano il motivo di vergogna per i popoli, tutti i due sono stati "eletti" con le modalità strane e antidemocratiche e non rappresentano la voce del popolo.

Di recente in TV hanno fatto vedere come Saakashvili mangia la propria cravatta in un attacco d’ansia incontrollabile, il popolo estone non si è potuto trattenere dallo scherzare: si dice che all’Ilves hanno messo la cravatta-farfalla per evitare che la mangiasse al pubblico, non riuscendo di porarla fino alla bocca, come avrebbe fatto con una cravatta classica (l’Ilves ha sempre le cravatte-farfalle contrariamente alle regole dell’etichetta, in più queste farfalle sono sempre nei colori degli stati stranieri e mai in colori estoni).

Sulla Festa del canto si esibivano le bandiere georgiane ed è stata espressa la solidarietà al Saakashvili e ai suoi complici, ai reati da loro compiuti tra cui lo sterminio di ossetini e il rifiuto di riconoscere i diritti dei piccoli popoli all’autodeterminazione. In seguito a ciò una parte degli ospiti è andata via dalla festa.

Mass-media hanno dichiarato che sulla festa sarebbero presenti 70 000 persone.

I membri del governo, e in particolare i membri del club di 20 agosto (composto dal membri del governo sovetico estone i cui 17 anni fa hanno votato per l’indipendenza dell’Estonia) hanno espresso amarezza a causa di poco interesse verso la festa da parte del popolo estone. Il presidente del club di 20 agosto Rein Jarlik ha detto che la mancanza di interesse verso la festa è la mancanza di ripetto allo stato e ha un’intenzione di meditare sulla questione.

E’ evidente che i politici estoni fino ad oggi non capiscano che il popolo estone non ritiene che l’Estonia è un paese libero ed indipendnete, e che i politici estoni meritano rispetto.

Un commento sulla festa dall’Internet:

"Ну прям концлагерь, 21.08.2008 12:37; В советские времена народу на певческом поле собиралось больше и пели они песни не со злобой в глазах. Мне в СССР не хочется, но то что вы сотворили с Эстонией это тюрьма для неэстонцев и этот режим где люди задыхаются от несвободы"

(http://rus.delfi.ee/daily/politics/article.php?id=19664469&com=1&s=1&no=20 ).

Traduzione dal russo:

"Già, è un campo di sterminio, 21.08.2008 12:37; Nei tempi sovetici sul campo di canto si riuniva più gente e loro cantavano senza rabbia negli occhi. Io non voglio indietro nell’USSR, però quelo che avete fatto con l’Estonia è un carcere per non-estoni e un regime dove la gente si soffoca da non-libertà".

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