Playlist della settimana: gli amori d'estate
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Estate non può che far rima anche con "cuore" e "amore" (almeno in musica). Che si tratti di una "dolce metà" incontrata in vacanza, con cui trascorrere qualche piacevole momento in luoghi più o meno esotici; oppure della propria anima gemella, con cui passare il resto della propria vita; cafébabel ha frugato nei repertori musicali europei per costruire la playlist delle vostre liaisons estive.
Nick Mulvey, I Don’t Want to Go Home
I Don’t Want To Go Home, e chi vorrebbe farlo al rientro dalle vacanze? In questa canzone dall'atmosfera di fine estate (ma valida per ogni ritorno a casa), si parla del continuo girovagare, di una vita trascorsa in viaggio con al proprio fianco la partner ideale. È una dedica di Nick Mulvey – fresco di matrimonio – a Isadora, sua compagna nella vita nonché nella band? Altamente probabile. Le note lievemente malinconiche accompagnano le immagini del videoclip, girato in Australia nel luglio 2014 durante il tour mondiale dell'ex membro dei Portorico Quartet.
Erlend Øye, Garota
Anche qui sembra esserci di mezzo una storia verosimile, ma l'amore è fugace. Erlend Øye, già membro del duo norvegese dei Kings of convenience, se ne esce con questa ballata da solista: il colpo di fulmine sembra averlo interessato personalmente, e a "nuocere" al suo cuore è una ragazza orientale (il video è stato girato a Seul), ma chiamata in portoghese (garota, appunto, significa"ragazza"). Una passione cosmopolita, ma le loro strade sono destinate a dividersi. "Life is long, and the world is small / Our paths will cross some other time". Forse alla prossima estate, forse al prossimo viaggio.
My Dear, Standing in This Dream
I My Dear fanno coppia fissa anche nella vita di tutti i giorni. Questo duo French-electro è formato da Raw Man (Romain Seo) e dalla sua compagna Blanche (Cabanel Seo). Sono soliti usare questo mood romantic-vintage nei loro lavori, spiega il nostro esperto redattore Matthieu: la camera a 16 mm segue una ragazza con lo skateboard, lungo quello che sembra un lungomare californiano. Come in una luna di miele spensierata, dove "lui" filma "lei" tra sole, palme e spiaggie. California dreamin'...
Die Ärzte, Sommer, Palmen, Sonnenschein
Lo storico gruppo di Berlino, Die Ärzte, è un'istituzione in Germania. Dal loro album del 1989, Die Ärzte früher!, ripeschiamo questo "allegro motivetto" dall'umore estivo (e fitto di consonanti): un uomo se ne sta a prendere il sole in spiaggia, da solo, ma non riesce a godersi davvero l'estate senza la donna che ama: "Con te, tutto questo sarebbe stato molto più bello". Curiosità. In un live del 2011, i Die Ärzte hanno provato ad attualizzare la canzone portandola nel terzo millenio: il "walkman" citato nella canzone è diventato un "lettore mp3", e invece di un "milkshake" il nostro innamorato beve una "redbull" al bar sulla spiaggia.
Gli spot Estrella
"Du' gust' is megl' che uan". Memori dell'insegnamento di un imberbe Stefano Accorsi in uno spot d'annata (altre estati, altri approcci), si può tranquillamente convenire che anche due birre (e due ragazze) siano meglio di una sola. Questo spot della birra spagnola Estrella (con annessa canzone schitarrata da un gruppo indie svedese, Billie the Vision and the Dancers) segue l'estate di un giovane in vacanza a Formentera. Due (2) ragazze non lo mollano un attimo (non si capisce bene come mai), ripetendosi "Tonight, tonight... I wanna be with you, tonight"; e tra giri in barca, sguardi ammiccanti, reggiseni che si slacciano (un po' troppe volte), la vacanza è già bella che finita. In un sorso di birra.
Budka Suflera, Jolka Jolka pamiętasz
Una vecchia canzone (del 1982) rispolverata dai repertori polacchi pre-caduta del Muro di Berlino. È la storia di un amore d'estate d'altri tempi, che si consuma pigramente tra la calura e la noia di una piccola cittadina. In più è una di quelle relazioni "impossibili", che si scontra contro il matrimonio di lei e la società. L'amante è come un viaggiatore mitico, dice la nostra redattrice Pia, che dal caldo abbraccio della sua amata si ritrova esposto alla spietata luce del giorno. Il massimo sarebbe poterla riascoltare in musicassetta su una Polski Fiat 126.
Brunori Sas, Guardia '82
Il non-più-emergente Brunori Sas, all'anagrafe Dario, ha esordito come cantautore con il suo Vol. 1 ormai nel 2009. Questa canzone strizza l'occhio ad un certo gusto retrò, risalendo fino al "glorioso" 1982 di Pertini e Bearzot, quando Brunori (classe '77) "ignaro di questo, ignaro di tutto" costruiva i suoi castelli sulla spiaggia di Guardia Piemontese, nella natìa Calabria, "con paletta e secchiello / ed in testa un cappello". Ignaro anche dell'amore, dovrà aspettare altri 10 anni (e relative sofferenze) prima che scocchi la scintilla tra lui e quella bambina intravista sul bagnasciuga. "Il 31 d'agosto / c'è una storia che nasce / e un'estate che muore".
Flavio Giurato, Orbetello
Flavio Giurato è un cantautore a sé stante. Sconosciuto ai più, praticamente irrintracciabile, produce dischi ad intervalli – per usare un eufemismo – molto dilatati. In Orbetello (Il tuffatore, 1982) quello che sembra solo un'incontro effimero, nato ad un torneo di tennis durante una libecciata estiva, si trasforma in pezzo potente grazie alla sua poetica immaginifica. La voce profonda, lievemente "gridata", tinge la storia di nervosismo, "E te che giri in macchina la notte che ti telefono e nessuno mi risponde", per poi lasciare spazio a una musica scatenata nella traccia-sequel Orbetello ali e nomi.