Pescatori d’Europa: uniti e in rivolta
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Il settore europeo della pesca è in sciopero. Questo e altro nell’appuntamento settimanale con le ultime notizie da Bruxelles.
La Commissione Europea dice «no» ai pescatori
I pescatori europei sono in rivolta. Venerdì 30 maggio scioperi in Italia, Spagna, Bretagna, Normandia e Scozia. Le proteste sono causate dall’aumento del prezzo del gasolio, che i pescatori vogliono portare a 40 centesimi, contro i 70 attuali. Gli Stati membri, secondo il regolamento comunitario, possono concedere sovvenzioni di 30mila euro in tre anni, insufficienti secondo i pescatori. Ma sull’aumento delle sovvenzioni l’Ue sembra irremovibile. Joe Borg, Commissario europeo agli affari marittimi ha, dal canto suo, rinnovato l’appello per la ristrutturazione del settore. La Commissione si è comunque dichiarata pronta a collaborare con gli Stati membri e con le parti in causa, ma solo se l’obiettivo sarà quello di ridurre le dimensioni della flotta e renderla meno energivora.
Turchia: a quando le riforme?
Il Commissario per l’allargamento, Olli Rehn, ha chiarito ancora una volta, nel corso del 59° meeting del Comitato parlamentare congiunto Ue-Turchia, che l’ingresso del Paese in Europa non sarà rapidissimo. La Turchia è stata di nuovo bacchettata per non aver risolto il problema della libertà di espressione. Inoltre la questione del riconoscimento di Cipro fa sempre polemica e la si baratta con l’applicazione del Protocollo di Ankara, che dovrebbe liberare l’accesso ai porti e aeroporti turchi per tutti gli Stati membri dell’Unione, Cipro compresa.
Verso una centralizzazione del codice penale?
Il 29 maggio la Commissione delle libertà civili del Parlamento europeo ha approvato una proposta del Consiglio che permetterà di evitare che un cittadino condannato e interdetto dall’esercizio di una professione in uno stato dell’Unione possa praticare in un altro Paese membro.
In seguito alla vicenda del pluriomicida Michel Fourniret, guardiano di una scuola in Belgio, dopo che l’attività gli era stata impedita in Francia, la Commissione auspica la creazione di un sistema informatico di scambio di informazioni sulle condanne penali.
Balcani e Ue: sempre più vicini
Il Commissario europeo al lavoro, Vladimir Spidla, ha incontrato, il 28 maggio, il vice-premier croato Damir Polančec, per definire le priorità della politica del lavoro del Paese : il frutto dell’incontro è riassunto nel Jap (Joint Assessment Paper), il documento di valutazione congiunta delle priorità, che esamina le sfide che la Croazia deve affrontare per preparare l’adesione del Paese all’Ue. Liberalizzazioni in vista per la circolazione di persone sono state ufficialmente annunciate anche per il Montenegro.