"Personaggi Precari": amore, angosce, precariato e letteratura
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"Personaggi Precari" è un progetto letterario ideato dallo scrittore italiano Vanni Santoni. Una serie di personaggi "da raccontare" che si ritrovano prima nel blog e poi in un libro omonimo. Su cafebabel.com facciamo conoscenza con alcuni di questi anti-eroi contemporanei.
Uno scrittore che deve fare i conti con il problema della continuità, una serie di personaggi da raccontare e l’esplosione del fenomeno dei blog. È da questo intricato mix che nel 2004 nasce “Personaggi Precari”, progetto letterario ideato da Vanni Santoni. «Cominciai a scrivere profili di personaggi – dichiara Vanni – all’inizio in modo casuale; saltavo tra i generi e le epoche, ma sempre più spesso mi trovavo a lavorare con personaggi di ambientazione contemporanea». Il blog va avanti per alcuni mesi, con un discreto successo, fino a quando una mail di un professore universitario, che si dice «contento che qualcuno avesse inquadrato il problema della “letteratura del precariato” come un fatto esistenziale, prima ancora che giuslavoristico» fa riflettere Vanni Santoni circa il futuro della sua creatura.
E così il progetto “Personaggi Precari” inizia a prendere nuove vie, con i primi riconoscimenti tra il 2005 e il 2006: la pubblicazione di alcuni racconti sulla rivista GAMMM, e la vittoria del concorso letterario “Scrittomisto”, con conseguente pubblicazione di un libro per la casa editrice RGB. Nel frattempo i “Personaggi Precari” compiono alcune incursioni nel mondo radiofonico, teatrale e del fumetto. In seguito, ideale continuazione del libro, vengono pubblicate quattro raccolte di “profili precari” nel sito Nazione Indiana. Poi ecco l’ultima metamorfosi: una rubrica quotidiana sull’inserto toscano del Corriere della Sera.
I “Personaggi Precari” raccolti nell’omonimo libro sono 579, protagonisti di brevi storie ora ironiche ora drammatiche, raccontate attraverso diversi stili narrativi. 111 pagine e 579 capitoli. Eccone alcuni…
Katiuscia
Ricercatrice. Capelli corti, con la frangetta. Detta “la biologa” dagli amici. Passione per il teatro, compagnia di teatro indipendente. Contratto a termine. Vegetariana. Converse All-Star rosa, nere, lilla. Bel curriculum per la sua età. Negli esperimenti sulla tossicità acuta, di solito si occupa di tenere fermo il braccio della scimmia al momento dell’iniezione di veleno.
Sara
A sedici anni è mezza sfatta. Con quegli occhietti cilestrini tiene testa a certi fidanzati che sono ognuno il terrore del suo quartiere.
Mina
Un faccino tondo che pare un aborto di luna, una vocina tremolante, i capelli fini da neonato, Mina è una maestra elementare. Ha scritto un libro per bambini, ma “le manca l’illustratore”.
Roberta
Si è andata a infilare in una setta che le spilla i soldi e la mette contro i suoi familiari. Non è mai stata così felice.
Aurelio
In mancanza di bersagli, si spara in un piede.
Ilio
- Dove vai? - Fuori. - È pericoloso, a quest’ora. - No mamma, non lo è. E comunque ho un coltello. - Quale?
- L’Opinel.
Natalina
Prima di lanciarsi dalla finestra, si è fissata la parrucca con la colla.
Jacopo
Troppo pigro per fare i piatti nelle giornate in cui è ossessionato dall’idea del successo, oggi Jacopo si è nutrito esclusivamente di un cestino di kiwi che aveva in casa. “La vitamina C fa bene,” pensa, mentre fuma una sigaretta di rabbia e scorre con odio i MySpace di gruppi musicali apparsi dopo il suo ma già molto più famosi.
Pietro
Vittima dell’ecatombe dirigenziale degli anni novanta, Pietro continua ormai da diciannove anni a prendere il treno delle otto al mattino e quello delle sette alla sera, fingendo con tutti di essere ancora al suo posto. Di solito si nasconde in chiesa o in sala giochi.
Léonard
- Quello che mi frega è una schiacciante, infinita nostalgia per i miei vent’anni.
- A ventitré anni?
- A ventitré anni.
Foto: Linas Justice/flickr; personaggiprecari/myspace; Ricardo Machado/flickr.