Per un dibattito sull'energia alternativa in Europa
Published on
Translation by:
Anna Maria ScognamiglioA dispetto dei correnti sviluppi geopolitici, problemi sulla sicurezza del gas forniscono dibattiti politici dominanti in Europa e discussioni mediatiche. Questo è il motivo per cui è necessario un dibattito orientato al consumo di energia alternativa in Europa.
Al tempo in cui i portfolii climatici ed energetici non sono mai stati così interconnessi nelle questioni politiche in Europa, in cui il vicepresidente dell' Unione Energetica è in servizio, e dove la sicurezza del rifornimento e di energia sostenibile sono sulla bocca di tutti; promuovendo un'energia adatta allo scopo e lungimirante la linea di condotta, sembra si tenga premuto il tasto sulle preoccupazioni di molti politici europei.
Lo slancio per una più armoniosa, sostenibile politica energetica europea c'è stato per molto tempo: parole chiave come obiettivi di energia efficiente, fonti di energia rinnovabili etc., e più recentemente una Unione Energetica sono indubbiamente nell'aria. Perché è così e come l'UE vi si sta approcciando?
Ultime conseguenze geopolitiche per la gestione dell'energia in Europa
Le recenti agitazioni politiche tra Ucraina e Russia per prime hanno suscitato partecipazioni alla diminuzione della dipendenza energetica dell'UE, anche rilanciando in tal modo discussioni di alto livello riguardo la sicurezza del rifornimento di gas di UE. Il Gas è così diventato un diffuso leitmotiv a Bruxelles quando si dibatte su questioni energetiche. E il recente riavvicinamento sul gas tra Grecia e Russia solleva solo ulteriori discussioni sui gasdotti, principalmente per la "dittatura" energetica russa.
Se il gas è stato ancora una volta il cuore dell'articolo dell'agenda all'ultimo Consiglio Energetico informale, , il dibattito sottolineava inoltre un'altra maggiore priorità nell'agenda energetica dell'UE: l'attuazione sul consumo dell'Unione Energetica, un miglioramento della flessibilità della richiesta e soluzioni sulla risposta alla domanda, e opportunità di prevenire la povertà energetica. Riguardo gli strumenti finanziari, il piano "Juncker" per un Fondo Europeo per Investimenti Strategici (EFSI) dovrebbe provvedere ad una significativa assistenza finanziaria per progetti di infrastrutture energetiche e ciò significa supportare gli investimenti “inter alia” nell'efficienza energetica.
Rivedere un piano commerciale dell'energiaeuropea con i prosumers
Dietro ciò che sembra essere una politica di macro-livello e di energia astratta, un avvicinamento alla comprensione di queste sfide energetiche è focalizzarsi su più questioni di micro-livelli e, guardando a noi, sui consumatori. Gli utenti dovrebbero essere al centro dei 15 punti di azione della pianificata Energy Union, ma per questo, sono necessari molti cambiamenti, come per esempio un rivisitato piano commerciale energetico, per cui la Commissione Europea dovrebbe emettere una proposta questa estate. Ciò sarà essenziale nel garantire pieni poteri al consumatore e scelte al consumatore per i loro fornitori energetici. A questo proposito, il Network Balancing Code, sviluppato dall' European Network of Transmission Systems Operator (ENTSO-E), dalla Commission and the Agency for the Cooperation of Energy Regulators (ACER), sarà di grande importanza garantire meccanismi capaci di consentire la gestione della domanda e di rivedere la flessibilità energetica, per cui una non unita e piena indipendenza di aggregati energetici sarà primaria. Ma quale potrebbe essere il ruolo dei consumatori in tutto questo?
Una richiesta di reti di distribuzione e domanda-risposta
Prendendo l'esempio dell'elettricità come fonte energetica, appare utile afferrare come i consumatori possono contribuire nel loro piccolo ad incrementare l'efficienza energetica e consentire maggiore flessibilità alla rete di distribuzione dell'elettricità. Questo è stato uno degli argomenti principali della conferenza di alto livello di InnoGrid+2020 organizzata il 1 Aprile da ENTSO-E e da European Distribution Systems Operators (EDSO). Con la pressione della Commissione per il tempestivo srotolamento della piccola rete di distribuzione, i consumatori dovrebbero essere in grado di essere coinvolti più facilmente nel sistema energetico, specialmente attraverso piccoli atteggiamenti e strumenti, che forniscono informazioni direttamente ai consumatori sui propri livelli di consumo, ma anche ad alti e bassi picchi dove i prezzi variano. Questo dovrebbe permettere ai consumatori di fare scelte più informate riguardo i loro fornitori elettrici, ma anche a valutare come possono risparmiare l'energia pagandola meno.
Piccole reti di distribuzione implicano un potenziale significativo che è già riconosciuto da molti attori in campo politico e in accademia. Sono già emersi cambiamenti effettivi, particolarmente collegati ai temi dell'ICT ma anche alle disposizioni contrattuali richieste tra fornitori di servizio bilanciato e venditori al dettaglio. A dispetto della complessità di una vasta implementazione dei “contatori intelligenti” in Europa e di un sistema basato su domanda e risposta, più attenzione dovrebbe essere data a qualche soluzione innovativa e alle promesse che possano essere abbracciate per salvare l'energia e la responsabilità energetica in Europa.
Translated from For a smart energy debate in Europe