Passeggeri clandestini, quando ce n'è uno va bene...
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RobertaMentre i rifugiati civili delle rivoluzioni arabe si trasformano in potenziali passeggeri clandestini per l’Europa, i dirigenti dell’UE si riuniscono per respingere il più rapidamente possibile questomassiccio flusso migratorio… Con la benedizione dell’opinione pubblica maggioritaria in Europa.
Ci si dimentica in fretta del fatto che, in seno al Parlamento europeo, passeggeri clandestini di un altro tipo agiscono impunemente.
In Europa i passeggeri clandestini non sono quelli a cui si è abituati a pensare. Nell’ora in cui le rivoluzioni arabe spingono i civili a imbarcarsi sulle navi in direzione delle coste europee, i cittadini europei pensano subito agli "stowaway", individui che si imbarcano di nascosto su aerei, treni o navi senza pagare. Questi "pasażer na gapę" ("scrocconi") sono presenti dappertutto all’interno delle nostre frontiere: non pagano la metropolitana, saltano la fila al cinema e si ingegnano perché siate sempre voi a pagare e non il contrario. In Germania li si definisce gentilmente i "blinder Passagier", i passeggeri ciechi, come se non vedessero lo sportello della biglietteria della stazione prima di salire sul treno…
Ma quello che ci fa più paura non è un passeggero clandestino locale, ma piuttosto un’invasione di passeggeri clandestini provenienti dall'esterno, una sorta di «Lampedusa forza 10» come l’ha definita Nicolas Sarkozy venerdì 11 marzo in occasione del Consiglio d’Europa, parlando di quei 200.000 profughi, partiti a causa dell’instabilità in Tunisia, Egitto e Libia. Eh sì, tutta quella povera gente rischia di sbarcare sulle nostre coste... «Allora rimettiamola nelle barche!» ha proposto senza troppe esitazioni il deputato francese dell'UMP Chantal Brunel. Questi passeggeri clandestini dunque farebbero meglio a leggere il The Guardian prima di partire sulle loro "pateras" (nome dato alle imbarcazioni di fortuna sulle quali vengono imbarcati ogni tanto i candidati all’immigrazione). Poiché, secondo un sondaggio pubblicato dal quotidiano inglese realizzato in Polonia, Germania, Spagna, Francia e Inghilterra, i due terzi degli europei si considerano tolleranti e aperti. Ma, al contrario, solo un terzo si dichiara favorevole all’immigrazione proveniente dai paesi extra-europei…
I candidati all’immigrazione dovrebbero sapere che al centro dell’ emiciclo della più rispettabile tra le nostre istituzioni democratiche, il venerabile Parlamento europeo, una sessantina di "free riders" se la prende comoda fino ad essere denunciati dalla deputata europea Nikki Sinclaire. La teoria del "free rider" o teoria del passeggero clandestino, sviluppata negli anni ’50 nella matematica applicata, sostiene che la maggior parte degli individui avrebbe sempre la tendenza a approfittare dello sforzo collettivo senza contribuirvi.
Così alcuni deputati europei il venerdì sera andavano al Parlamento europeo a riscuotere la loro indennità giornaliera di 304 euro per poi partire il weekend con lo spirito libero e le tasche piene. Intervistato da El Mundo, un portavoce del Parlamento ha affermato che questa pratica «rispetta perfettamente le regole». In Germania tali opportunità sono chiamate "Trittbrettfahrer" ("Trittbrett" significa marciapiede). Bisognerebbe forse costruire un marciapiede per i passeggeri clandestini venuti dall’estero - e che rispondono spesso alle condizioni per fare una domanda di diritto d’asilo - e far scendere dal loro piedestallo i passeggeri clandestini impuniti dal Parlamento europeo?
Illustration : Pateras : (cc)orianomada/flickr ; Cartoon : ©Henning Studte/www.studte-cartoon.de/
Translated from Les passagers clandestins, quand y'en a un ça va...