Pas De Trai, l'indie siciliano e internazionale a San Fratello
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Il Pas de Trai di San Fratello chiude la stagione dei festival indipendenti dell'isola. Una selezione delle novità più interessanti del sottobosco di talenti siciliani e ospiti internazionali saliranno sul palco per una rassegna che porta per la prima volta la musica alternativa nella cornice del borgo normanno gallo-italiano nel cuore del Parco dei Nebrodi.
È l’ultimo dei festival, ma probabilmente quello che incuriosisce di più, perché è la prima volta che nell’isola, diventata una sorta di Mecca dell’indie, si sente parlare del Pas de Trai, Pure Music Festival. E il nome non che è un antipasto dell’atmosfera particolare che si respirerà in quel di San Fratello (Messina), o San Frareau nell'antico dialetto locale, parlato da 4 mila anime nel cuore del Parco dei Nebrodi. Pas De Trai, è il nome che nell’enclave gallo-italica designa la Contrada del Passo dei Tre. In quest'area, durante il dominio normanno dell’isola, i coloni lombardi tra il XI e il XIII secolo ripopolavano San Filadelfo, antico comune medievale.
Così, sotto la benedizione dei tre "Santi fratelli", Alfio, Cirino e appunto Filadelfo, che danno il nome alla Contrada, gli avventori si immergeranno in una tre giorni di musica, natura e meditazione, con una line-up che spazia dal folk siciliano e inglese, alla black music, passando per sonorità rock più classiche e persino e sperimentazioni elettroniche.
Un palco inedito dove si potranno apprezzare la tradizione folk britannica di Bobby Good, il folk siciliano di Alessio Bondì, il quintetto palermitano degli Utveggi con il loro originale pot-pourri musicale, le sonorità hip-hop, jazz e soul dei Retrospective for Love e il pop-rock degli Histerycal Sublime, le sperimentazioni dei Montoya, il duo Noise Rock Londinese dei Los Padres. E ancora tanti artisti da scoprire come Gaba, Leslie Philips, Forsqueak, Aphty, Alessandro Inguglia, Los and The Deadlines, Black Jezuz e Kinetic Bloom.
Alla scoperta dell’encave gallo-italica
Il "bivacco" per il popolo dei festival si trova invece all'ingresso di un querceto secolare, a circa un chilometro da San Fratello, in un crocevia dei percorsi di trekking che attraversano le valli. Basti pensare che il cuore del parco, con il Monte Soro e il Biviere di Cesarò, dista solo pochi chilometri.
Ma il festival sarà anche un tentativo riscoprire le tradizioni dell'enclave gallo-italica: dall’allevamento allo stato brado del cavallo sanfratellano, all’unicità del dialetto locale che è valso ai suoi abitanti il soprannome di "lombardi", "francisi" (in sanfratellano franzais), sino ai prodotti tipici agroalimentari, su tutti il maialino nero.