Papa Benedetto XVI: ambientalista o greenwasher?
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Alessandra BuonoPapa Benedetto XVI ha davvero il pollice verde? Da diversi anni Joseph Ratzinger si mostra sensibile ai problemi dell'ambiente, comportamento che ha portato la stampa ad affibbiargli l’appellativo di “Papa verde”. Ma è tutto vero?
Migliaia di turisti si accalcano come ogni giorno in piazza San Pietro a Roma. Al loro rientro a casa porteranno con sé un ricordo dalla cappella Sistina, una statuetta in gesso del papa, comprata in uno dei tanti negozi di souvenir, oppure il secondo tomo del Gesù di Nazareth. E molto probabilmente avranno lasciato in Vaticano moltissimi rifiuti. Proprio di questo e altre problematiche ambientali Benedetto XVI ha fatto uno dei tratti distintivi del suo pontificato, ed è per questo che lo chiamano il “Papa verde”.
In Vaticano ci si è quindi rimboccati le maniche. Rullo di tamburi: la Città del Vaticano detiene il primato di Stato più ecologico e “carbon free” del mondo. Così almeno viene riportato nei media. Per poter compensare le emissioni di gas inquinanti dello Stato Pontificio, la società ungherese KlimaFa ha donato al Vaticano 125.000 alberi, che fanno parte di un progetto di riforestazione in Ungheria. I lavori, attesi per il 2010, non sono ancora cominciati.
“Siamo onesti, il Vaticano è uno stato piccolo, dove non si può guidare oltre i 30 km/h. E' facile proclamarsi uno stato ecologico, perfino il più verde del mondo”, afferma il giovane vaticanista Andrea Gagliarducci, autore del libro Propaganda fide R.E. Un intrigo clerical vip (Il Saggiatore, 2010). Il vaticanista, autore del blog mondayvatican.com, ci dà appuntamento in un locale lounge con poltrone di alto design bianche e quadrate, il Rome Video Book Bar al centro di Borgo Pio, a due passi da piazza San Pietro. “Vengo volentieri qui, perché difficilmente si incontrano colleghi o preti”, continua Galiarducci in maniera un po’ misteriosa. Porta una piccola croce di legno appesa ad un cordino di cuoio al collo.
Il Papa diventerà vegan?
Ebbene sì. Ci sono voci che circolano in Vaticano. Gagliarducci, scuote la testa e dice: “No, non la possiamo definire una strategia di marketing, la Bibbia stessa dice che bisogna rispettare il Creato, si inizia con la Genesi e si arriva a Kyoto e Copenaghen”.
Accusare il Papa di semplice greenwashing sarebbe sbagliato. Nel 2008 è stato installato un gigantesco impianto fotovoltaico nell’aula Paolo VI in grado di produrre energia per circa 100 abitazioni. A nord di Roma, nella zona di Santa Maria di Galeria, il Vaticano vuole costruire a partire dal 2014 il più grande impianto solare d’Europa. E l’ultima richiesta? Il Papa avrebbe espresso l’intenzione di volersi muovere benedicente tra le masse di fedeli in piazza San Pietro senza inquinare, a bordo di una Papamobile elettrica.
Fino a che punto si spinge nel concreto l’impegno ambientale di Benedetto XVI? Nell’ultima enciclica il Pontefice afferma che l’uomo è tenuto moralmente a rispettare il Creato se vuole mantenere la pace nel mondo. Cosa succederà d’ora in avanti? Da domani il Papa porterà una papalina di color verde, simile al logo di una famosa catena di fast-food che di recente ha cambiato i colori del proprio marchio da rosso a verde? Oppure il Vaticano comincerà a vendere in Africa preservativi rigorosamente fair trade, quindi eco-sostenibili. È probabile?
Wikileaks – L’immagine verde del vaticano si sgretola
Negli ultimi mesi spesso si è parlato di “Papa verde”, quando il portale Wikileaks ha messo in discussione l’immagine ecologica del Vaticano con la pubblicazione di documenti di scottante attualità. Nel file classificato come ‘confidenziale’ - “Il Papa verde sostiene la linea americana verso Copenaghen” - si sottolinea il sostegno della Santa Sede verso gli sforzi degli Stati Uniti, i quali tentano di raccogliere adesioni di altri paesi alla loro posizione per il raggiungimento dell'accordo di Copenaghen. Da un altro documento si è scoperto inoltre che il governo statunitense avrebbe cercato il supporto del Vaticano sull’utilizzo degli OGM. Una raccomandazione sull’uso degli OGM direttamente dal Papa? (Ovviamente per combattere la fame nel mondo!)
“Le notizie di Wikileaks non sono attendibili” commenta Gagliarducci. “Queste sono le tipiche chiacchiere che si possono ascoltare alle feste, tra un cocktail e l’altro. Secondo il Vaticano gli OGM meritano una possibilità, ma non per questo si tratta di seguire le strategie della Monsanto”. Nella redazione romana della Stampa, semi-vuota per il fine settimana, incontriamo il giornalista Giacomo Galeazzi per un caffè e quattro chiacchiere sul Papa. “Ovviamente ci sono numerose contraddizioni”, spiega Galeazzi riguardo al dibattito sugli OGM. “La Chiesa cattolica è guidata dagli uomini. E noi abbiamo scritto diversi libri sui loro errori. In Italia abbiamo un proverbio che recita: “Fa’ quello che il prete dice, non quello che il prete fa’”.
Tuttavia, la Chiesa cattolica è sempre andata avanti seguendo dei buoni modelli. “Il problema è che rappresenta contemporaneamente tre o quattro punti di vista differenti. Quando il Papa si trovava in Africa, si era espresso contro gli OGM, successivamente la Pontificia Accademia delle Scienze ha deciso di appoggiare questa tecnologia”.
Acquafredda: cacciati i “Contadini Bio”
Cambio di scena. All’uscita dei Musei Vaticani troviamo un gruppo di persone che distribuisce volantini ai passanti. Si tratta dei “Contadini Bio” del parco naturale della tenuta dell'Acquafredda, che da generazioni coltivano i loro prodotti, e di alcuni rappresentanti delle organizzazioni ambientaliste, venuti sin qui a manifestare la propria rabbia. La riserva, che appartiene al Vaticano, deve essere sgomberata per lasciare spazio ad un cantiere edilizio della città di Roma. La questione si trascina dal 1992.
Il 7 aprile, quattro delle 10 famiglie residenti dovrebbero essere “messe alla porta”, così ci racconta il portavoce Fulvio Albanese. “I contadini hanno un ottimo rapporto con il Vaticano e con i cattolici in generale! Si tratta di persone oneste. Hanno persino pagato l’affitto annuale, anche se erano al corrente che sarebbero dovuti andare via”. Il Papa, dietro le sue mura in Vaticano, sarà al corrente di questa faccenda?
“Il Papa è una persona come tutte le altre. E come tutti commette errori. Anche se parla in nome di Dio. Il suo discorso teologico è lontano dalla realtà e dalla concretezza di concetti quali biocarburante o ingegneria genetica dell’industria agraria”, conclude Andrea Gaglairducci. Ne sanno qualcosa i residenti di Acquafredda. Tra i manifestanti e il Vaticano oggi non c’è soltanto un muro, bensì un mondo intero.
Questo articolo fa parte del progetto Green Europe on the ground 2010-2011, una serie di reportage realizzati da cafebabel.com sullo sviluppo sostenibile. Per saperne di più su clicca su Greeen Europe on the ground.
Immagini: Home-page Piazza San Pietro(cc)Gianni Dominici/flickr; Papa verde (cc)Catholic Church/flickr; Musei Vaticani ©Nikolas Konstantin;Video: Giornata mondiale della pace (cc)Rome Reports/YouTube; Acquafredda (cc)verdiwebTV/YouTube
Translated from Vatikan: Gestatten - Papst "Greenwashing" Benedikt!