Paon: Ruota della fortuna?
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Maria Elena VaiasusoDato che un solo gruppo non gli bastava, Ben dei Tellers e Aurelio dei Lucy Lucy nel 2012 hanno deciso di formare Paon. Dopo il loro primo EP del marzo 2013, sono ormai in 4 a lavorare sul primo album, che dovrebbe uscire nel 2015. Recentemente, il quartetto piumato è stato a Parigi per il Chorus Festival. Intervista lampo.
Cafébabel: Avete definito il vostro stile musicale "surf animale", ma cos’è esattamente?
Aurelio: Un delfino alla chitarra e una foca al basso nell’estremo nord francese, il Pas de Calais! (risate)
Jerem (bassista del gruppo): Abbiamo composto l’intero album in una casa che avevamo affittato, sulla costa del Pas de Calais. Abbiamo trascorso molto tempo lì e la spiaggia era a due passi. Quando abbiamo dovuto definire lo stile della nostra musica eravamo un po’ in difficoltà poi, ad un tratto, abbiamo visto un surfista. Dato che ci chiamiamo Paon (letteralmente: pavone, ndt.), ci siamo detti "facciamo surf animale!". È "surf" perché è divertente, ci spacchiamo di brutto…
Aurelio: Solo sul palco!
Jerem: Sì, certo, sul palco! Suoniamo perché ci piace davvero, per divertirci, come si fa col surf!
Cafébabel: Perché avete scelto Paon come nome del gruppo?
Aurelio: Allora, eravamo al mare… (risate)
Jerem: In reltà, il nome era stato scelto da un nostro amico per un suo progetto e noi glielo abbiamo rubato! O meglio, all’inizio era d’accordo poi, nel giro di due mesi, se n’è pentito! Ma noi avevamo già iniziato a lavorare con quel nome quindi non gli è stato più possibile recuperarlo. Comunque, il ragazzo è ancora un nostro amico!
Paon - Shine Over Me
Cafébabel: Perché creare un nuovo gruppo quando già facevate parte di altre formazioni?
Jerem: Me lo chiedo ancora oggi!
Aurelio: Io e Ben, dopo le rispettive tournée, ci siamo ritrovati ad affrontare un periodo incerto. Non avevamo idea del futuro dei nostri progetti, eravamo un po’ spaesati. Avevamo voglia di divertirci e così ci siamo messi a suonare, semplicemente per il piacere di farlo! Poi, quello che ne è uscito fuori ci è piaciuto, siamo stati in studio di registrazione e presto si è presentata l’occasione di aprire i concerti di Alt-J e delle Brigitte.
Jerem: Facevo parte dello stesso gruppo di Aurelio. Lui e Ben dicevano che non avrebbero preso alcun membro dai loro gruppi precedenti. Ed io, dopo un anno all’estero, non stavo più in nessun gruppo. Un giorno ho suonato in una jam session con loro, gli è piacito quello che facevo alla chitarra e quindi hanno deciso di tenermi.
Aurelio: Leo (il batterista, ndlr), è un "conoscente di un conoscente". Ci siamo trovati a suonare insieme per caso ma, sin dalla prima prova, abbiamo capito che avrebbe apportato qualcosa di interessante al gruppo. Il suo tocco personale è molto particolare.
Jerem: Abbiamo tutti altre valvole di svogo al di fuori del progetto Paon. Leo ha un gruppo un po’ svitato di acustica psichedelica, Ben ha i Tellers, Aurelio ha i pappagallini (risate), ma catalizziamo tutto su Paon!
DA ASCOLTARE: 'Shine Over' (EP -2013)
Translated from Paon : la roue de la Fortune ?