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Pane e panelle, scontrino e fantasia

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Secondo Wimdu è a Palermo, nello storico mercato di Ballarò, che si trova il miglior cibo di strada. Ma all'altro capo della città, esiste un luogo che ha imboccato da tempo la strada di una possibile evoluzione dello street food palermitano: è il lapino di Davide, che propone la sua ricetta fatta di qualità, servizio eccellente e legalità.

Nella classifica della piattaforma online Wimdu, il mercato europeo con il miglior cibo di strada è quello palermitano di Ballarò. Una vittoria a mani basse sulle aringhe di Helsinki e i würstel di Berlino (quest'ultimi messi al bando anche dall'OMS tra i possibili alimenti cancerogeniquasi a proseguire la sfortunata saga di scandali che sta colpendo i simboli tedeschi con l'iniziale "W").

Anche Ballarò, obiettivamente, ha le sue luci e le sue ombre. Basta pensare ai recenti raid di stampo mafioso contro un pub, sequestrato alla mafia e restituito alla collettività grazie al lavoro una cooperativa anti-racket. Sul piano dell'igiene, poi, bisogna ammettere che è sufficiente una rapida passeggiata tra i paladini dello street food, nello storico mercato, per accorgersi che banchi lavoro, friggitrici, frigoriferi, impianti a gas sono assolutamente naïf. Così come l'uso del registratore di cassa.

Davide, il panellaro che fa lo scontrino

Non vogliamo approfondire la leggenda dello sputo nell'olio di frittura per verificarne la temperatura, ma dall'altra parte della città, di fronte all'ospedale di Villa Sofia, da qualche anno esiste un "panellaro" che il calore dell'olio lo stima spruzzando nella friggitrice qualche goccia di limone.

Il suo lapino (l'apecar in siciliano) ha scelto l'azzurro per affermare la corporate identity, forse ricollegandosi al limpido turchese degli occhi del proprietario: Davide innova il concetto di street food palermitano sul fronte della legalità, del servizio e della qualità.

La Friggitoria da Davide sa come sfruttare il web, come dimostra la sua presenza su Facebook e sui portali di settore, ma la vera operazione di marketing virale, Davide l'ha compiuta grazie al più normale dei prerequisiti per un commerciante: ovvero rilasciando lo scontrino. Questo semplice "accorgimento" gli ha permesso di diventare celebre in un settore, quello del cibo di strada, in cui nulla si può dare per scontato. Partendo dal registratore di cassa, Davide ha messo a norma tutta la postazione, dal banco di lavoro completamente in acciaio inox alla raccolta dell'olio esausto, concentrandosi sulla qualità dell'offerta.

Servizio completo

Le panelle e le crocché dalla doratura perfetta sono servite accompagnate da sei diversi tipi di pane, tra cui spicca quello di Tumminia, il pane di farro, al kamut e cotto su pietra. Sul lapino di Davide compaiono poi crocchette di cipolle, patatine fritte e melanzane, ma anche verdurine in pastella, seguendo ciò che offre la stagione: zucca gialla, fiori di zucca, zucchine, cardi, carciofi.

Il panellaro che fa lo scontrino si è poi fatto conoscere dai palermitani attraverso il suo servizio a domicilio: in occasione di feste di compleanno, lauree e altre ricorrenze, il lapino di Davide raggiunge il luogo del festeggiato, ampliando il menu con pani ca' meusa, caponatine, filoni chilometrici di pani cunsatu, insalate di musso, servite con la stessa filosofia del finger food, e fritturine di pesce avvolte nel tipico coppino.

Il registratore di cassa nel lapino significa aver dovuto aprire la partita IVA, esporsi ai controlli dell'Azienda sanitaria provinciale e far fronte a tutte le imposte da pagare. Questo è certo. Ma Davide non sembra vedere tutto ciò come un peso, anche se quando gli chiediamo quale sia la tassa più odiata, risponde che gli piacerebbe non dover pagare i diritti camerali ogni anno.

Ad ogni modo, considerata l'importante attività svolta nel far conoscere ai turisti le tradizioni del cibo di strada palermitano – pare che inglesi e olandesi siano tra i meno informati sulle nostre prelibatezze, – speriamo che ai piani alti della Camera di commercio riconoscano presto a Davide l'onoreficenza di Cavaliere... dello street food.

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Pubblicato dalla redazione di cafébabel Palermo.