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Numeri che parlano da soli: 2.730 italiani candidati per gli stage UE

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Translation by:

Veronica Monti

societàNumeri che parlano da soli

Anno dopo anno gli stage presso le istituzioni europee riscuotono sempre più successo, anche se a volte costringono a vivere in condizioni scomode. Come mette in luce Politico.eu, questi tirocini attraggono in particolare i giovani cittadini dell'Europa meridionale. Ma da dove viene questa tendenza?

Secondo i dati di Politico.eu pubblicati a inizio ottobre, italiani e spagnoli rappresentano i gruppi nazionali più numerosi a candidarsi per gli stage offerti dalle istituzioni europee. Quest'anno le richieste inviate sono state rispettivamente 2.730 e 2.301.

Come mai così tanti italiani fanno domanda per questi stage targati UE? Abbiamo deciso di chiederlo ad alcuni nostri amici da nord a sud, lungo la Penisola.

Michele, 28 anni, della provincia di Milano ma ora residente a Parigi, sostiene che «un tirocinio nelle istituzioni europee rappresenta per i laureati italiani il modo più semplice per andarsene dall'Italia. Molti non hanno idea di cosa vogliono fare, però sanno per certo di voler lasciare il Paese». Valentina, italiana che vive a Bruxelles, aggiunge che molti di loro sperano di trovare un lavoro stabile all'estero.

Secondo Tullio, 26 anni di Palermo, «all'origine di questo fenomeno c'è l'alto tasso di disoccupazione tra i giovani in Italia. A questo si aggiunge il fatto che per molti giovani la situazione in patria è sempre più difficile. Gli italiani che fanno il loro ingresso nel mondo del lavoro hanno l'impressione che all'interno delle istituzioni europee il lavoro si svolga in modo considerevolmente più meritocratico rispetto all'Italia. I criteri di scelta dei candidati sono molto più trasparenti e meno elitari rispetto a quelli italiani».   

Infine Giulia, studentessa di Architettura a Firenze, conclude: «Penso che sia l'indirizzo stesso di studi scelti legato alle ambizioni di una persona a portarlo fuori dall'Italia. Non ne faccio solo una questione di sfiducia verso il futuro lavorativo, ma cerco di andare un po' oltre. Fare un'esperienza all'esterno, soprattutto nelle istituzioni europee, per chi ha scelto un certo tipo di percorso, è d'obbligo e magari pensa comunque di tornare a lavorare in Italia».

Translated from Liczby, które mówią: 2 730 włoskich kandydatów na staże w instytucjach europejskich