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Notti bianche

Published on

Story by

Katha Kloss

Translation by:

Caterina Mazza

Torre di BabelePolitica

Sabato 6 ottobre 2007 Parigi ha festeggiato la sua “Notte Bianca”. I nottambuli della ville lumière hanno potuto assistere a spettacoli di strada, concerti, performance teatrali e animazioni video all’aria aperta.

Quest’anno già sei città hanno preso parte a quello che è ormai diventato un progetto paneuropeo. I parigini hanno celebrato la loro "Nuit Blanche" fino alle prime luci dell’alba, i romani hanno festeggiato in settembre così come i madrileni con la loro “Noche en Blanco”. Per questa edizione 2007 hanno fatto per la prima volta le ore piccole anche Riga, Bruxelles e Bucarest.

Anche se esistono iniziative simili anche in Germania, come “la lunga notte dei musei” (die lange Nacht der Museen), per i tedeschi una “notte bianca” evoca solo una nevicata molto abbondante.

Quando a Berlino, Amburgo o Francoforte, non ci si accorge che il tempo passa e si torna a casa all’alba con gli occhi gonfi, si dice che “si è passata la nottata” (die Nacht durchgemacht), oppure, in un’altra versione, che “la si è bevuta” fino in fondo (durchzecht). Più a nord, i danesi vedono le cose allo stesso modo: a quanto sembra, a quelle latitudini si ha l’abitudine di “far festa senza sosta” (feste igennem).

Capita anche che alcuni tedeschi passino le loro nottate ballando “fino ai bambolotti”(bis in die Puppen getanzt): un’espressione che non ha niente a che vedere con i giocattoli, ma che designa le statue in marmo dei sovrani di Prussia e Brandeburgo del Tietgarten, grande parco di Berlino lontano dal centro città. Mentre in Italia si dice "ho passato la notte in bianco" quando non si è riusciti a chiudere occhio per tutta la notte, ma non sempre l'espressione sottointende una notte di divertimento.

Quando un polacco “alza il gomito”, si dice molto poeticamente che “ha passato tutta la notte al ballo” (przehula/przebalowa ca noc). Per i giovani polacchi la notte bianca (biaa noc) è l’ultima notte della colonia estiva, quella in cui – si sa- difficilmente si chiude occhio.

Gli stacanovisti inglesi sembrano meno portati per i festini notturni: è difficile che restino aperti gli occhi di chi deve “tirare tutta la notte”(pulling an all-nighter) al lavoro. Almeno, al mattino, avranno un aspetto più riposato degli altri nottambuli europei alle prese con le loro Notti Bianche…

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Translated from Bis in die Puppen