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« Non avete niente contro i giovani ? »

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La Parisienne di cafébabel

Ditemmi, conoscete quest episodio di South Park dove Cartman decide di dimostrare che l’11 settembre è infatti una cospirazione del governo degli Stati-Uniti ? Alla fine, se rendono conto che infatti non c’è una cospirazione, ma che il governo fa in modo che ci crediamo, perchè cosi mantiene l’idea che controlla le cose, che ha potere, mentre invece non ha controllo su niente.

E un pò la stessa cosa con la destra francese al potere dal 2002. Preferiscono farci credere che sono cattivi capitalisti allegati al padronato piuttosto che lasciarci scoprire la terribile verità : non capiscono niente a quello che stanno facendo…

Prendete gli scioperi degli studenti per esempio. Ok, siamo tutti d’accordo, la legge sull’autonomia è un pretesto, è sopratutto un modo per i sindacati di studenti di insistere dopo la crisi del CPE. E funziona ! Perchè ? Perchè gli studenti sono ancora angosciati per il loro futuro. Perchè hanno l’impressione che il mercato del lavoro è una specie di cittadella imprendibile. All’epoca del CPE, il governo diceva che in realtà lo scopo era di aiutare l’impiego dei giovani, favorire il loro inserimento, e tutti quanti. Non era tutto falso, pero non se la sono cavata bene.

Riprendiamo : cosa è successo prima delle manifestazioni contro il CPE ? Le manifestazioni dei tirocinanti ! Quindi al momento al quale parliamo d’impieghi precari, si annuncia una misura che sembra rendere i giovani ancora più precari ! Bravi…

Allora cosa avrebbero dovuto fare ? Affrontare i due problemi simultaneamente, moi capitano! Fare un annuncio raggruppato. Da un lato, si crea il CPE, che rendre flessibile l’impiego dei giovani. Dall’altro, si rafforza lo statuto dei tirocinanti. E per questo, bisogna essere preciso:

-         Si impone un salario minimo, 50% dello SMIC, dal primo mese di stage.

-         Si registra I contratti di stage all’Ispettorato del Lavoro, che può assicurarsi che un impiego non è continuamente dato a dei tirocinanti.

-         In compenso, si esenta le rimunerazioni di stage da oneri sociali.

Queste misure sono in particolare difese dall’UNEF (uno dei sindicati di studenti principale in Francia), che non dice solo stronzate…

Quindi, CPE + rientranza dello stage, dove ci porta ? A ridurre l’abisso tra gli studi e il lavoro, tra quello che dipende dalla formazione e quello che dipende dal lavoro.

Olivier Blanchard, economista, ha ben analizzato il mercato del lavoro europeo e sopratutto quello francese dimostrando che quello era « dual », cioè che oppone dei lavori molto protetti, in particolare il contratto a durata indefinita francese, e dei lavori precari, stage, contratti brevi, ecc.. (vedere un bel libro : L’Europe déclassée ?, Blanchard, Pisani-Ferry, Wiplosz, Flammarion 2005)

Con queste misure, si avrebbe ridotto il dualismo del mercato del lavoro, trasformato lo stage in una vera introduzione al mondo del lavoro e sopratutto valorizzato i giovani laureati. Ma non l’abbiamo fatto, abbiamo preferito rimandare la riforma alle calende greche. Alcuni dirono che alla fine i gruppi economici non tenevano molto al CPE e che la destra le ha servito la zuppa. Possibile. Ma credo che non si tratti di compromissioni. E sopratutto una vera mancanza d’immaginazione e di creatività. E questo è molto più serio.

Alexis Brunelle / Traduzione : Sophie Janod