Milano abbraccia la Francia: fiori e candele per Parigi
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I milanesi sono scesi in piazza Fontana e in Darsena per solidarizzare con la Francia, il giorno dopo la serie di attentati del 13 novembre che hanno scosso nel profondo Parigi e tutta l'Europa. Centinaia di persone hanno manifestato per dire no al terrorismo, alla paura e ai pregiudizi.
Sabato 14 novembre, in piazza Fontana a Milano c'erano volontari che offrivano abbracci gratis. È il modo migliore per stringersi l'un l'altro e farsi coraggio contro un mostro senza volto che ormai non è più alle porte, ma in mezzo a noi. Il terrorismo, dopo gli attentati di Parigi di venerdì, sembra avere acquisito una consistenza diversa: serpeggia come un fantasma fra di noi, facendoci dubitare e convincendoci di non essere mai al sicuro, nemmeno ad un concerto, al bar o al ristorante.
Centinaia di persone sono scese in piazza per dire no al terrorismo, no alla paura e per rispondere alla violenza dell'ISIS con il motto della Rivoluzione francese: libertà, uguaglianza e fratellanza. Fiori e candele hanno illuminato e colorato il monumento al centro di piazza Fontana a Milano, non solo per ricordare le centinaia di vittime delle stragi del 13 novembre, ma per dare un segnale di forza e speranza.
La frase che si legge più spesso sui cartelli è "Noi non abbiamo paura". La si legge su cartelli portati da italiani e stranieri, compresi nordafricani e arabi. La guerra al terrorismo è guerra alla paura e al pregiudizio, razziale e religioso. Quelli che pensano che Islam sia sinonimo di ISIS sono gli stessi che fanno in modo che il terrorismo abbia già vinto senza combattere.
Proprio per questo è stato così importante vedere una piazza multietnica che non teme gli abbracci. Non teme di darne e riceverne, perchè fatta di persone che ancora si fidano di chi gli sta accanto. Il giorno in cui non scenderemo più in piazza condizionati dalla paura del prossimo e del diverso, il terrorismo avrà trionfato. Ieri però non è andata così, donne velate e non hanno posto candele e fiori per i morti di Parigi, insieme a bambini italiani e francesi, dicendo così che le stragi sono solo in nome della violenza e della follia, e basta. Non in nome dell'Islam e di chi lo professa. E certamente non in nome di Dio.