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Mikkel Boe Følsgaard: "Gli attori sono cittadini del mondo"

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Default profile picture Diego Romeo

Cultura

Una star del cinema dal fascino fresco e piena d'entusiasmo.

Da quando ha vinto l’Orso d’Argento come migliore attore nel film "En kongelig affære" di Nikolaj Arcel, non ancora uscito in Italia, più conosciuto con il titolo inglese "A royal affair", pellicola che si è guadagnata anche una nomination all’Oscar per il miglior film in lingua straniera, il ventottenne danese è stato lanciato nel mercato cinematografico europeo e internazionale.

cafebabel.com: Mikkel, com’è andata dopo il grande successo che hai riscosso con il dramma storico uscito l’anno scorso?

Mikkel: Ora ho finalmente preso il diploma alla Staatens Teaterskole di Copenaghen. Sembrerà incredibile, ma due giorni dopo aver vinto l’Orso d’argento sono tornato alla mia vita di tutti giorni, nelle aule della scuola di cinema.

cafebabel.com: Cos’è cambiato per te dopo il Festival del Cinema di Berlino?

Mikkel: Quest’anno sarò molto sotto le luci della ribalta. Mentre l’anno scorso potevo nascondermi dietro il resto della troupe del film "A Royal Affair", quest’anno sono completamente al centro dell’attenzione. Ma adoro questo festival. Tutte le volte che ci vengo torno a casa con un premio. E mi piace vincere premi. Ma non è questo il motivo per cui faccio l’attore.

cafebabel.com: Quali sono stati i motivi che ti hanno spinto a intraprendere questa carriera?

Mikkel: Io voglio raccontare facce, interpretare personalità, intrattenere il pubblico. Voglio colpire la gente attraverso il personaggio che interpreto. In fin dei conti per me è uguale recitare in un film di fantascienza, in un film sui vichinghi o in un film storico: fondamentalmente sono affascinato dai volti.

cafebabel.com: Chi sono i tuoi attori di riferimento?

Mikkel: Daniel Day Lewis, Leonardo Di Caprio o Brad Pitt sono attori che non solo ti fanno credere di essere un'altra persona, ti trascinano dentro la trama, pensi di essere davvero lì, sullo schermo. Il mio mentore, Mads Mikkelsen (vincitore dello European Film Awards nel 2011), mi ha consigliato di continuare a recitare in teatro, perché solo in scena si rappresenta una storia dall’inizio alla fine. Il processo lavorativo non è così frammentario come quando si fanno i film.

cafebabel.com: Ti piacerebbe recitare almeno una volta in una produzione hollywoodiana?

Mikkel: Certo, se me ne verrà data l’opportunità.

cafebabel.com: Ma non avresti problemi con la lingua?

Mikkel: È vero che quando parlo in inglese mi chiedo tutto il tempo se l'accento sia quello giusto e se non stia sbagliando qualche parole ma, in qualità di attori, noi siamo cittadini del mondo, siamo obbligati ad imparare un’altra lingua quando il ruolo lo richiede. Imparerei anche a suonare il pianoforte se fosse scritto nel copione. Quando parlo una lingua che non è la mia mi sento diverso. Ed è qualcosa che deve arrivare al pubblico.

cafebabel.com: Pensi che la vittoria agli European Shooting Stars possa aiutarti in questo senso?

Mikkel: Beh, se pensi che uno come Daniel Craig ha vinto uno Shooting Star Award, allora sì. Ma è sempre una questione di fortuna. Si può essere bravi quanto si vuole, ma c’è sempre bisogno di fortuna. O almeno della volontà di dare una mano al proprio destino.

Images: © Katarzyna Swierc for cafebabel.com at the 2013 Berlin film festival/ video (cc) vipmagazin/ youtube

Translated from Mikkel Boe Følsgaard: Schauspieler sind Weltenbürger