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Meno male che l'inno c'è: per la politica è tempo di musica

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Politica

Non si può rimproverare ai politici di non volersi avvicinare ai loro elettori. Ma nel vedere l'inno del Parito Socialista francese, che somiglia pericolosamente ad una serie britannica del 1970, la campagna (a dir poco) populista di Silvio Berlusconi, o la vana gloria di Zapatero, ci viene da pensare che tra musica e politica, c'è ancora molta strada da fare in Europa.

Spagna: in difesa dell'allegria

José Luis Rodriguez Zapatero, il Presidente del governo spagnolo, è alle corde da diversi mesi. Se c-è un paese in cui la disoccupazione dilaga (più del 20% secondo le cifre del giugno 2010), specialmente tra i giovani (circa il 50% dei ragazzi compresi tra i 18 ed i 25 anni secondo l'Istituto spagnolo del Lavoro), questa è la Spagna, che recentemente è stata anche Presidente di turno dell'Unione Europea. Presidenza passata in sordina, per dirla con un eufemismo. Tuttavia, nel 2008, i vip del mondo culturale ed intellettuale spagnolo hanno sostenuto la rielezione dell'attuale presidente,  unendosi attorno alla Plataforma de Apoyo a Zapatero (Piattaforma di appoggio a Zapatero). Ne è venuta fuori una canzone, non la peggiore tra le tante in Europa, ma che oggi stona parecchio di fronte alla crisi che ha cancellato il sorriso dai volti degli spagnoli. "Defender la alegria", titolo di un poema di Mario Benedetti, potrebbe anche suonare come una constatazione di fallimento...

Francia: è tempo di plagi?

"Il est temps". Otto anni dopo lo schiaffo alle elezioni presidenziali francesi, il Partito Socialista si è lanciato nella corsa alle presidenziali del 2012, a ritmo di musica. Da subito si ha l'impressione che la canzone composta da Jean-Jacques Nyssen somigli a Here Come the Double Deckers (L'autobus a due piani), serie britannica diffusa in Francia nel 1972:

"È tempo, è ora di voltare pagina"Magari si tratta solo di una somiglianza senza alcun plagio, come avanza il sito Numerama, ma il solo fatto di porsi questa domanda la dice lunga circa il livello d'innovazione musicale dei socialisti:

Italia: Silvio Berlusconi, chansonnier nostalgico

Sapete benissimo che Silvio Berlusconi non è solo Presidente del Consiglio: il Berlusca, infatti, è abile a districarsi nel canto quasi quanto sa essere graffiate con il suo humour. Il Cavaliere cantava Georges Ulmer per le vie di Parigi per pagarsi gli studi alla Sorbona, secondo quanto lui stesso racconta. Difficile non credergli:

Ma nel riassumere il ruolo di Presidente del Consiglio nel 2008,  il cantautore che è in lui si è liberato. La sua canzone bucolica riunisce tutto quello che c'è di semplice e bello in Italia: operai, professori, tassisti... Nel finale, un gruppo di giovani canta per Berlusconi con un enorme sorriso. Tutti riuniti davanti ad un enorme edificio nel quartiere EUR di Roma, costruito da Mussolini nel 1936, i giovani fans del Presidente tentano di inserire il vecchio immaginario fascista nell'iconografia della nuova dell'Italia berlusconiana. Colpo non proprio riuscito :

Germania: tra pirati e cavoli a merenda

In Germania si guarda piuttosto verso il futuro. Il Partito Pirata ha composto un inno decisamente privo di grazia rispetto alla sobrietà della cancelliera tedesca, ma decisamente vivo rispetto alla nota freddezza dell'emiciclo tedesco. Alle elezioni federali del 2009, i pirati hanno ottenuto solo l'1,5%. Insufficiente per entrare al Bundestag. Ma il giovane partito conta tra i propri ranghi un euro-deputato, Christian Engström

Sicuramente più gagliardo del duetto canterino della CDU (i democristiani tedeschi, maggioranza al Bundestag insieme alla CSU). L'inno politico manca crudelmente d'ispirazione, malgrado il lavoro di produzione di Leslie Mandoki, che altri non è che un vecchio membro del gruppo Dschingis Khan che ha già lavorato con Lionel Richie e Phil Collins, e scusate se è poco! Ma niente da fare, Wir sind wir (Noi siamo noi) è come i cavoli a merenda:

Tutta via nessuno ha pensato di citare in giudizio la CDU per violazione dei diritti d'autore di Carré Blanc e della sua hit Nous C Nous:

Islanda: semplicemente il migliore

Jón Gnarr, il nuovo sindaco della capitale islandese, è l'unico membro di questa lista ad essere partito dalla cultura per sbarcare in seguito in politica. Attore, ha raggruppato nella suo movimento "Il Miglior Partito" musicisti, architetti ed altri membri della società civile islandese. Il suo partito si è imposto alle elezioni municipali di Reykjavik, una città scossa dalla corruzione della classe politica durante la crisi. L'arma letale del Miglior Partito? Simply the best, di Tina Turner. La versione islandese è su YouTube:

Video: masciudadanias/YouTube; Eryxfr/YouTube; Public Sénat; 119921119921/YouTube; harrypotter86/YouTube; bordkapelle/YouTube; cduTV/YouTube; LilySly/YouTube; Sigvaldij/YouTube

Translated from Hymnes politiques : Le best(et worst)-of européen