Meglio prevenire che curare
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maria cristina mottaSenza fasciarsi la testa prima di essersela rotta, sempre meglio anticipare gli eventi.
Secondo il Presidente Sarkozy la crisi finanziaria non poteva essere prevista. Strano, perché gli Europei sanno che la prudenza, a volte anche esagerata, ripaga.
Gli inglesi pensano che sia meglio “essere sicuri prima di fare una cosa, piuttosto che chiedere scusa dopo” ("better be safe than sorry"); i francesi dicono ai loro connazionali che non bisogna fidarsi delle acque troppo calme ("se méfier de l’eau qui dort"), e i tedeschi affermano enigmaticamente che la prudenza è la madre delle porcellane ("Vorsicht ist die Mutter der Porzellankiste!").
Continuando questo viaggio gli spagnoli ritengono che la prudenza sia madre della scienza ("la prudencia es la madre de la ciencia") e, d’accordo con italiani, polacchi e francesi, che sia meglio prevenire che curare ("más vale prevenir que curar" in spagnolo e "mieux vaut prévenir que guérir" in francese). Quindi, subito un danno, in Europa prevale l’attitudine polacca: “gdyby wiedziała że się przewróci, to by się położyła” (se avesse saputo che si sarebbe rovesciata, si sarebbe messa distesa).
Concludendo, a volte un’eccessiva preoccupazione per il domani può portare più male che bene perché, come dicono sempre i polacchi, "il tacchino pensava alla domenica, e al sabato gli hanno tagliato la testa” (“Indyk myślał o niedzieli, a w sobotę łeb ucięli").
Translated from Lepiej zapobiegać niż leczyć?