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Meeting Mondiale dei Giovani

Published on

Torino

Articolo di Filippo Grassi

Si è tenuto a Bari il primo Meeting Mondiale dei Giovani, che ha visto tra i partecipanti moltissimi giovani (tra i 18 e i 30 anni) provenienti da tutto il mondo che nel loro paese cercano, impegnandosi in organizzazioni dei più diversi tipi, di migliorare le condizioni di vita dei luoghi in cui vivono.

Non si è trattato semplicemente di un evento, ma di un processo il cui inizio è stato il primo Meeting del 19-20-21 Gennaio a Bari, ma che vuole proseguire il suo percorso per completare tutti quei progetti e quelle iniziative che sono nati in queste 3 giornate. Viene chiamato anche NMC (“Ni, Mondlokaj Civitanoj” che tradotto dall’esperanto significa “noi, cittadini globali-locali”). Lo scopo infatti è mettere in contatto realtà locali provenienti da ogni parte del mondo, e quindi profondamente diverse tra loro, di modo che si confrontino e incomincino a lavorare insieme per creare un futuro migliore per il nostro pianeta. Si tratta di uno scopo ambizioso, ma due sono le caratteristiche che danno a mio parere a questo progetto una speranza concreta di successo. Per prima cosa si dà la possibilità ai giovani di essere protagonisti della costruzione del proprio futuro, perché ci si è resi finalmente conto (o almeno coloro che hanno organizzato e appoggiato NMC) che per troppo tempo i giovani non hanno avuto alcun accesso ai meccanismi decisionali, da quelli più particolari e locali ai grandi sistemi nazionali e internazionali, sebbene essi (i giovani) siano i primi interessati parlando di costruire un futuro sostenibile per il nostro pianeta. logo Secondo punto a favore di NMC è il suo nuovo modo di porsi di fronte alle grandi problematiche globali. Secondo la comunità del Meeting infatti spesso non ci si accorge che le soluzioni ai grandi problemi sono già state in parte trovate, ma sono ancora attuate solo a livello locale, e necessitano di venire a contatto con altre situazioni e persone, da altre parti del mondo, per poter guadagnare una visione globale ed influire concretamente sulle grandi decisioni politiche, sociali, economiche, ambientali. La prof.ssa Sassen, docente della Columbia University, ha affermato durante il Meeting che la nuova globalizzazione che si sta delineando in questi anni è molto più complessa della precedente (che ora è in profonda crisi), perché quella presente è costituita da una moltitudine unita di piccole realtà locali e particolari, che non sono cosmopolite, che non necessitano di viaggiare, ma che comunicano tra loro, si confrontano e sono coscienti di essere parte di un grande nuovo sistema globale. Il grande vantaggio di questa nuova generazione di globalizzazione è che riesce a mantenere un contatto diretto con le situazioni locali, perché è lì che affonda le sue radici, non essendo altro che una rete di comunicazione globale tra contesti locali. Allo stesso tempo grazie al suo livello globale questo sistema ha effettivamente, concretamente i mezzi e le capacità per influire sui sistemi decisionali, per determinare e guidare uno sviluppo globale più giusto e sostenibile. Alla luce di ciò NMC è stato pensato come network capace di creare un effetto moltiplicatore, una rete che raccolga e organizzi, metta in comunicazione e diffonda tutto quell’insieme così complesso, variegato e numeroso di iniziative, organizzazioni e progetti giovanili. NMC dà la possibilità di stabilire contatti e collaborazioni altrimenti impossibili, ed è in grado di dare un appoggio ufficiale ed un accesso ai meccanismi di potere nazionali ed internazionali, accesso che sta ai giovani di tutto il mondo sfruttare. Se questo network in questi anni (prima del secondo Meeting, che si terrà probabilmente entro 1-2 anni) sarà in grado di concretizzare i progetti che sono stati ideati nei 3 giorni del Meeting di Bari, allora nel secondo Meeting si potrà incominciare a lavorare su come si possa influire praticamente, con i mezzi, le persone ed i progetti a disposizione, sulle grandi questioni mondiali.

palco Link: www.nimociv.org