Massacro di Tolosa, i candidati alla presidenza per una volta uniti davanti alla tragedia
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Jacopo FranchiIn un attentato perpetrato lunedì contro una scuola ebraica di Tolosa, uno sconosciuto ha brutalmente ucciso tre bambini e un insegnante. La settimana precedente, tre soldati erano stati uccisi con la stessa arma, nella stessa regione. I candidati alla presidenza francese hanno sospeso temporaneamente la loro campagna.
Secondo i media europei, la divisione tra destra e sinistra non ha più ragion d'essere, e di fronte a questa tragedia che ha colpito la Francia i politici devono mostrare la loro coesione, e impegnarsi a non strumentalizzare la vicenda.
Libération – Francia : l’unità, la sola risposta dignitosa
L'assassinio di sette persone nel sud-ovest non devono essere strumentalizzati a fini politici, chiede il quotidiano di centrosinistra Libération: «I candidati, e il candidato-presidente in particolare, devono rimanere lontani da ogni interpretazione fuori luogo o a uso politico di questi crimini. Abbiamo già assistito, in passato, a delle elezioni influenzate da crimini o da operazioni militari programmate per dei fini elettorali. Tra la giusta solidarietà, la compassione per la comunità ebraica duramente colpita e il ritorno alla normalità, il cammino è ben stretto. Nel momento in cui scriviamo, i candidati alla presidenza sono riusciti a evitare ogni sbilanciamento, limitando addirittura, per un giorno, le loro apparizioni e dichiarazioni pubbliche. Davanti al dramma, l'unità nazionale, concetto spesso abusato, è la sola risposta degna di questo nome» (articolo pubblicato il 20.03.2012).
Corriere della Sera – Italia: Bernard-Henri Lévy come un simbolo
Dopo l'attacco alla scuola ebraica, il presidente Nicolas Sarkozy e il suo avversario François Hollande hanno deciso di sospendere provvisoriamente la loro campagna presidenziale. C'è bisogno, tuttavia, di un gesto simbolico più forte, come chiede il filosofo Bernard-Henri Lévy nel quotidiano liberal-conservatore Corriere della Sera: «La classe politica, dopo Carpentras, vent'anni fa, ha saputo, Mitterand su tutti, sfilare compatta contro la profanazione di 34 sepolture ebraiche. L'unico assente, il Front National. In una Tolosa vestita a lutto, ci vorrebbe una dimostrazione simile, guidata da Nicolas Sarkozy e François Hollande: place du Capitole… Una sfilata solenne dove tutte le forze politiche si troverebbero d'accordo a dire, senza sfumature, che la Francia è stata attaccata, che bisogna reagire compatti quando i propri figli, quale che sia l'origine dell'assassino e i suoi obiettivi, vengono massacrati in questo modo. Questa sarebbe una risposta ai difensori piromani di una "identità nazionale" vista come un'entità immobile, congelata, tenuta in vita dal risentimento e dall'odio: in un simile massacro è il contratto sociale il primo a venire ucciso; sono le stesse ragioni del vivere insieme che vacillano e vengono meno, se la risposta collettiva a tanta follia non è unanime e immediata; non posso concepire un attentato peggiore alla nostra cultura, all'anima del nostro paese, alla sua Storia e, infine, alla sua grandezza, che il razzismo e, da questa mattina, l'antisemitismo» (Articolo pubblicato il 20.03.2012)
Frankfurter Allgemeine Zeitung – Germania: sradicare il milieu dell'antisemitismo
Nella settimana precedente, due attentati sono stati commessi nella regione, provocando la morte di tre paracadutisti di origine straniera. Per il giornale conservatore Frankfurter Allgemeine Zeitung, questi attacchi hanno tutte le caratteristiche del terrorismo islamico: «Si può intuire la motivazione di questi omicidi: da un lato l'intervento dell'esercito francese in Afghanistan (o in Libia), dall'altro l'antisemitismo.. In rapporto a quest'ultimo, negli ultimi anni abbiamo assistito a una triste continuità degli incidenti, dalla profanazione di cimiteri (sempre nel sud della Francia) alle persecuzioni di studenti e insegnanti di origine ebraica, senza parlare dei precedenti attentati. E' ora che i politici finiscano di minimizzare questi "incidenti", e che la polizia ripulisca questa fogna. Perché, anche se si dovesse trattare di un criminale isolato, esiste un "milieu" dietro tutto questo"» (Articolo pubblicato il 20.03.2012).
Diário de Notícias – Portogallo: «Anche Marine Le Pen è stata irremovibile contro gli omicidi»
L'attentato di Tolosa è di chiara matrice antisemita, ma la Francia ha reagito in maniera appropriata, afferma il quotidiano Diário de Notícias: «Dall'affaire Dreyfus, alla fine del XIX secolo, fino a Jean-Marie Le Pen, che definiva l'olocausto come un dettaglio della Seconda Guerra Mondiale, è facile trovare degli esempi di antisemitismo in Francia. Tuttavia, è stato Napoleone il primo a garantire i diritti civili degli ebrei, il paese stesso ha già avuto dei capi di Stato di origine ebraica e la più importante comunità ebraica d'Europa vive in territorio francese.. L'attacco contro la scuola ebraica di Tolosa è orribile perché, oltre al suo esito drammatico, presenta tutti gli indizi di un atto antisemita.. La Francia ha, comunque, reagito come doveva: i candidati alla presidenza sono stati unanimemente categorici nella loro condanna. La stessa Marine Le Pen è stata irremovibile contro gli omicidi» (Articolo pubblicato il 20.03.2012).
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Translated from Tuerie de Toulouse : les candidats Capitole tous face au drame