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Martenitza: aspettando la primavera in Bulgaria

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Default profile picture Dana Cojbuc

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Francesca Barca

Cultura

Il rosso e il bianco avvolgono Sofia: il 1° marzo, con una festa tradizionale, la capitale bulgara festeggia l’arrivo della primavera. Foto.

(Foto: Dana  Cojbuc)

Lungo tutte le strade di Sofia si vendono delle bamboline bianche e rosse di lana.

(Foto: Dana  Cojbuc)

La festa della Martenitza è molto antica, si dice che dati dell’epoca dei traci. Ogni 1° marzo i bulgari si legano al polso un piccolo pompon rosso e bianco che tengono per tutto il mese.

(Foto: Dana  Cojbuc)

La tradizione vuole che si getti solo quando si scorgono i primi segni della primavera: una cicogna o una rondine. Allora mettono “baba Marta” sotto una pietra o un albergo sul quale hanno già preparato il buco.

(Foto: Dana Cojbuc)

Nel folklore, “Marta è l’unico nome femminile di un mese, su undici al maschile. La Martenitza ha una forma semplice: due palline di lana bianca e rossa. Il tondo è simbolo dell’eternità e il bianco e il rosso della vita che si rinnova. Due piccole campane: una maschile e una femminile.

(Foto: Dana Cojbuc)

La Martenitza è un piccolo oggetto scaramantico che porta salute e felicità. Chestita baba Marta!

(Foto: Dana Cojbuc)
(Foto: Dana Cojbuc)
(Foto: Dana Cojbuc)
(Foto: Dana Cojbuc)
(Foto: Dana Cojbuc)
(Foto: Dana Cojbuc)
(Foto: Dana Cojbuc)

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Translated from Martenitsa: Bulgarian festival ushers spring in