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Marioway, etica ed innovazione tecnologica per la carrozzina che rivoluziona la mobilità

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Smart living

Marioway è stata presentata a Roma il 2 ottobre alla opening conference della Maker Faire 2014. E' la quintessenza della social innovation.

Alla seconda edizione della Maker Faire (www.makerfaireroma.eu), dal 2 al 5 ottobre a Roma, grandi personaggi non sono certo mancati. Guru dell’innovazione, startupper brillanti, economisti di fama internazionale, makers che riescono a stampare perfino la pizza in 3D, la tenace astronauta Samantha Cristoforetti che il 23 novembre partirà per la International Space Station per condurre la missione “Futura”.

Una passerella della “meglio gioventù” geek. Un’occasione per conoscere gli artefici dell’innovazione non solo tecnologica, ma soprattutto sociale.

Di tutte le storie raccontate alla Maker Faire 2014 ce n’è una che mi ha colpito più di tutte le altre: quella di Marioway (www.marioway.it), la quintessenza della social innovation

Il progetto nasce dall’intuito di Mario Vigentini, un educatore sociale che – forte della sua esperienza ventennale con persone affette da disabilità fisiche, psicologiche e di apprendimento - ha dimostrato che cosa accade quando l’etica fa rima innovazione tecnologica. Ne è nato un progetto talmente visionario da sembrare irrealizzabile. Eppure oggi è realtà: una sedia a rotelle elettrica il cui dispositivo può essere controllato dagli utilizzatori con gli spostamenti del corpo piuttosto che con mani e braccia (come invece accade con le carrozzine tradizionali). 

Una nuova prospettiva del mondo

MarioWay cambia completamente la prospettiva del mondo di chi la usa: non si può propriamente parlare di “sedia”, quanto piuttosto di una sella variamente regolabile che consente al suo utilizzatore di trovarsi a un’altezza quasi analoga a quella che avrebbe se riuscisse a stare in piedi autonomamente. In altre parole, non guarda chi lo circonda dal basso verso l’alto, ma sullo stesso piano. Tutto questo tecnicamente si chiama “simmetria relazionale” ed è un concept rivoluzionario: cambia il modo di comunicare e migliora notevolmente le relazioni interpersonali, nonchè la qualità della vita sociale.

Con MarioWay chi soffre di una disabilità motoria può muoversi in modo talmente agile da poter perfino “ballare” in coppia, come è avvenuto nello stupore generale  alla opening conference della Maker Faire, il 2 ottobre, sulle note di “Space Oddity” di David Bowie.

Tecnologia e high performance

Marioway è dotato di sospensioni per ammortizzare i colpi durante il movimento, usa una seduta ergonomica creata ad hoc, agevola una corretta postura e riduce i problemi a schiena, circolazione e osteoporosi. E’ customizzabile e varia la propria geometria in funzione delle lunghezze di femore e tibia, del peso dell’utilizzatore (da un minimo di 30 a un massimo di 90 chili), della sua postura e delle eventuali asimmetrie del corpo, si adatta a persone con amputazioni agli arti inferiori.

La tecnologia usata è all’avanguardia: la carrozzina può raggiungere una velocità fino a 20 chilometri orari, la sella rialzata viene comandata dal telefonino, il dispositivo elettrico è made in Usa. Anche il design è curato nei dettagli e ricorda le prime vetture di fine Ottocento, tanto da essere stato definito “stile steampunk”.

Il progetto ha una marcia in più ed evolve di continuo perché è open source: alla sua progettazione e costruzione partecipano gli ideatori, i finanziatori, i fornitori, i suoi utenti finali – ossia le persone con paraplegia. MarioWay, che è anche il nome della startup che ha dato il nome alla carrozzina, ha ammaliato gli investitori e ha vinto recentemente il  FunkyGrant di Working Capital in memoria di Marco Zamperini, uno dei principali esperti di internet in Italia.

Il futuro di Marioway è social

Presto gli utenti di Marioway avranno a disposizione una app social per agevolare la creazione di una community di tutti i suoi possessori e creare così occasioni di incontro e svago anche fuori casa. 

L’app, che sarà disponibile sia per Apple che per Android, gestirà inoltre alcune funzioni di Marioway, ad esempio memorizzerà la terapia di ginnastica passiva come se fosse un personal trainer, motivando gli utenti con un allenamento basato su obiettivi.