MALATTIA MORTALE PER LA NATO?
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Ottavio Di BellaDovrebbe veramente l’allargamento, venir prima di un’effettiva cooperazione e prima che venga stipulato un accordo sul futuro della Nato?
Ripercorrendo la ben nota espressione di Lord Ismay del 1949, la Nato dovrebbe: “tener fuori i russi, tener dentro gli americani, e tener sotto i tedeschi”. Oggi non vi sono minacce dalla Germania, nè alcuna ragione per mantenere un simile atteggiamento verso la Russia. Durante gli ultimi anni, la politica russa è cambiata in favore di una cooperazione più stretta con i suoi vicini euroaltlantici e con la comunità internazionale. La necessità di trattare crisi e terrorismo, così come l’organizzazione di missioni di pace, hanno portato la Nato a tentar di condurre la Russia verso un comune dialogo. Il nemico è cambiato.
La Nato è uno dei pochissimi canali di dialogo fra Stati Uniti ed Europa. L’Europa del resto, è un altro continente, che sta nella Nato per un bisogno di appoggio, di aiuto, e di comprensione. Impegno e sicurezza. Ecco perché gli Stati Uniti vengon trattati come un amico “europeo”. Serve qui notare che la spesa americana per la difesa è due volte maggiore all’intero contributo europeo in seno all’Allenza. E’ mia opinione che al giorno d’oggi sia da escludere un raggelamento o anche solo un raffreddamento nelle relazioni fra le maggiori potenze del mondo. Ogni paese deve comprendere che una vicina cooperazione con molti partner non solo può portare profitti economici ma puo’ anche notevolmente rafforzare la risposta mondiale a minacce quali armi chimiche e biologiche, attacchi terroristici e via dicendo. Potrebbe sembrare comunque che la politica americana non sia di lotta al terrorismo, ma sia più rivolta alla propria sicurezza, al proprio potere e alla propria forza. Gli Stati Uniti vogliono essere la superpotenza mondiale.
Il dialogo rappresentato dalla Nato è estremamente importante a causa delle nuove problematiche globali che hanno fatto la loro comparsa all’indomani degli eventi dell’11 settembre 2001. Una reazione appropriata a questi fatti doveva esser immediata. Sfortunatamente, l’America non approfittò delle possibilità fornite dall’assistenza della Nato. Il che potrebbe dimostrarsi frustrante per coloro che stanno ansiosamente aspettando una maggiore e più effettiva cooperazione tra Stati Uniti ed Europa. Nonostante questo, i membri europei della Nato sostengono ancora l’estrema importanza degli Stati Uniti. Non mancano tuttavia indizi sulla slealtà USA. Allo stesso tempo però, molti americani guardano agli europei come gente che preferisce starsene un po’ per le sue ed approfittare del quasi illimitato potenziale militare americano. Eppure, a guardare ciò che accadde in Iraq e in Afghanistan è possibile avere di che dubitare sulla potenza militare americana, visti gli errori e i fallimenti. Questo in effetti è un punto di disaccordo non solo nelle relazioni Stati Uniti – Europa, ma anche all’interno delle strutture europee. I quartieri generali della Nato non possono esser d’accordo su pressocché qualsivoglia azione militare e politica nel Medio Oriente. Ogni ovvia discrepanza può trovare spiegazioni nei problemi nazionali che si son verificati negli ultimi 10 anni, in molti dei membri Nato. Problemi così seri, da rivelarsi per loro quasi impossibile concentrarsi nello stesso tempo, su questioni militari. D’altra parte, i paesi europei mostrano finalità differenti nel portare avanti azioni militari. Chiunque vuole accordi e una pace internazionale, globale, e giustizia per tutti le nazioni. L’Europa tuttavia, si rivela ancora una volta più debole degli Stati Uniti e spesso mira a realizzare questi obiettivi attraverso mezzi più pacati rispetto a quelli militari.
Durante il summit Nato di Praga sono stati decise alcune novità per l’Alleanza. Con l’intenzione di migliorare la sua capacità di reagire in modo più rapido ed efficiente a minacce inaspettate. Alcuni paesi sono stati invitati a discutere il loro ingresso nella Nato. Sebbene vi siano ancora delle perplessità sulla riuscita della cooperazione e sul superamento delle divisioni interne, è necessario mettere seriamente in considerazione la questione se la Nato sia o meno, abbastanza robusta per poter essere allargata. Reale cooperazione e un accordo completo, dovrebbero precedere l’ingresso di nuovi membri. Altrimenti, la nascitura Nato non sarà in grado di portare avanti il suo difficile compito, ed non avrà alcun futuro.
Non v’è dubbio che il punto di crisi per la Nato, sia ormai prossimo. Da un lato è molto preoccupante che America ed Europa nutrano diverse aspettative su quest’alleanza militare. Dall’altro, è questo il momento di trovare soluzioni nuove, nuovi compromessi e cominciare a pensare più seriamente alle situazioni din cui la guerra è quasi inevitabile.
Translated from NATOS FATAL ILLNESS?