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L’Unione Europea e il Kosovo

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La Parisienne di cafébabel

Il Consiglio europeo sui Balcani occidentali si è tenuto a Bruxelles lo scorso 10 dicembre. Ha riunito i ministri degli affari esteri e/o europei dei membri dell’Unione.

Il Consiglio ha raggiunto le seguenti conclusioni sul Kosovo: “Bisogna fare degli sforzi importanti per rafforzare lo stato di diritto, la politica di lotta alla corruzione e la lotta alla criminalità organizzata, così come per migliorare il dialogo fra le comunità. Il Consiglio ha ricordato che è cruciale perseguire l’applicazione effettiva delle norme stabilite per il Kosovo, in particolare per quanto riguarda la protezione delle minoranze e dei siti d’interesse storico e religioso. La risoluzione della questione dello status del Kosovo faciliterà la messa in atto delle riforme previste. L’Unione europea continuerà ad assumersi le proprie responsabilità in Kosovo”.

Quanto alla Serbia, il Consiglio ha ricordato che la firma dell’accordo di stabilizzazione e associazione “resta subordinato alla piena e completa cooperazione della Serbia con il Tribunale penale internazionale per l’ex-Yugoslavia”, invitando inoltre il paese a proseguire sulla strada delle riforme.

Venerdì, i capi di Stato o di governo della UE si sono riuniti durante un vertice a Bruxelles. Le agenzie di stampa avevano ventilato che questo summit si sarebbe preparato a dichiarare che “il processo negoziale sul futuro status del Kosovo è fallito” e che l’Unione è pronta “a giocare un ruolo di primo piano” per la ridefinizione dell’assetto della regione.

La dichiarazione di indipendenza degli Albanesi del Kosovo verrà fatta, secondo lo Unity Team, prima di maggio 2008, in cooperazione con i partner occidentali. “Da oggi il Kosovo avvia una serie di consultazioni intensive con i suoi partner internazionali per la dichiarazione d’indipendenza. Il popolo preme perché ne annunciamo al più presto la data”, ha dichiarato il portavoce del Team, Skënder Hyseni.

La Serbia ha aperto un « Ufficio del Governo Serbo » a Kosovska Mitrovica, nel nord della provincia a maggioranza serba. L’ufficio è stato ufficialmente aperto dal ministro serbo per il Kosovo e Métohija, Slobodan Samardžić. Steven Schook, il numero due della missione ad interim delle Nazioni Unite in Kosovo (Unmik) ha reagito immediatamente dichiarando che l’apertura di questo ufficio non rientrava nel quadro della risoluzione 1244 e che « è un atto illegale e inaccettabile per la Unmik », riferisce B92.com.

Il portavoce della Missione, Alexandre Ivanko, ha affermato, nel corso di una conferenza stampa a Pristina, che “l’apertura dell’ufficio è una provocazione politica”. Ha precisato che la Missione ne ha informato la sede delle Nazioni Unite a New York ed è in grado di rispondere a una simile azione. “Ci aspettiamo delle risposte, ma lavoriamo per risolvere al più presto questo problema”, ha detto, aggiungendo che questa questione deve essere esaminata fra la Unmik e il Gruppo di contatto.

Snejana Jovanovic http://www.kosovo.over-blog.net

Traduzione : Laura Botoluzzi