L'UE punta su un'industria andalusa sostenibile
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Chiara StefaniIn Andalusia, siamo fortunati per la nostra attenzione verso l'ambiente. In collaborazione con altre cinque regioni europee, nei prossimi mesi, si svolgerà un'indagine sul tipo di produzione chimica sostenibile nei diversi centri industriali del sud della Spagna.
L'utilizzo delle materie prime a disposizione in ogni paese, come le biomasse o la gestione dei rifiuti, sarà la conditio sine qua non per delineare un piano di produzione chimica sostenibile in Andalusia.
Il progeto mira alla ricerca e la promozione di sistemi economici circolari, con meno carbonio e una combinazione industriale di modo che lo sfruttamento delle risorse sia migliore e più efficace.
La strategia Europa 2020 sembra funzionare poiché rientriamo nella selezione dell'Unione Europea, insieme con altre cinque regioni della Slovacchia, del Belgio, del Regno Unito, dell'Olanda e dell'Irlanda, d'accordo con quanto afferma l'Assessorato regionale dell'Agricoltura, della Pesca e dello Sviluppo Rurale. Queste regioni hanno risposto alla convocazione svoltasi nei 28 paesi membri dell'Unione Europea.
Biomasse in Andalusia
La fonte principale di biomasse sono gli uliveti e i sottoprodotti derivati dalla loro coltivazione: potatura, foglie, vinaccia, pellet di olivo e noccioli che sono utilizzati per ottenere combustibile di qualità elevata.
Importanti sono, inoltre, i rifiuti agricoli provenienti da serre o vigneti. Le 18 centrali di biomasse presenti in Andalusia sono la prova di tutto questo, a esse si aggiungono le 17 centrali di biogas che si trovano nelle discariche o nei centri di depurazione dell'acqua piovana e che sono un altro esempio del corretto utilizzo delle risorse e della gestione dei rifiuti che viene portato a termine nella nostrà comunità.
Sulla proposta andalusa, secondo alcune riviste locali, si è insistito sul potenziale delle biomasse, che sfiora le 4 000 kilotonnellate equivalenti di petrolio all'anno.
Inoltre, l'Andalusia è la prima nell'utilizzo della termica da biomasse; un censimento (settembre 2015) afferma la presenza di 26 372 centrali che raggruppano una potenza termica installata di 1 589,5 MW e di quattordici fabbriche di pellet.
È leader mondiale nella produzione di biocarburanti, con undici centrali attive, sette di biodiesel, due di ETBE e due di biodiesel idrogenato.
Translated from La UE apuesta por una industria andaluza sostenible