L'Ucraina dà l'ultimatum alla Russia
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Gaia ProitiCon in tasca l'accordo d’associazione con l’UE, il Presidente ucraino Petro Porochenko mette in guardia Vladimir Putin: Mosca ha tempo fino al 30 giugno per conformarsi alle condizioni del Consiglio Europeo; in caso contrario nuove sanzioni sono previste nei confronti della Russia.
«È il giorno più importante per la storia dell’Ucraina, dopo l’indipendenza» afferma soddisfatto Petro Porochenko, Presidente dell’Ucraina, durante una conferenza stampa del Consiglio Europeo, svoltosi il 26 e il 27 giugno. La riunione dei Capi di Stato europei ha permesso alla Georgia, alla Moldavia e all’Ucraina di firmare l’accordo d’associazione con l’Europa.
ADESIONE IN VISTA?
Oltre all’accordo sul libero scambio, l’accordo prevede una serie di riforme volte a lottare contro la corruzione, a formare uno Stato di diritto e a creare di un clima più favorevole agli investimenti. «[Con questo processo ndr] si vogliono garantire all’Ucraina la libertà, la sicurezza, la democrazia e la pace. D’ora in poi tutti i valori europei saranno anche i nostri» ha dichiarato il Capo di Stato ucraino.
Per alcuni l’attesa è stata lunga. Al vertice parigino del 2008 infatti l’UE e l’Ucraina erano arrivate a stipulare un patto d’associazione. «L’Ucraina potrebbe ambire all’adesione» ha aggiunto Petro Porochenko, denominato “il re del cioccolato” in quanto proprietario di numerose cioccolaterie in Ucraina.
L'imprenditore ha risposto ai giornalisti che è poco probabile che il Parlamento ratifichi immediatamente il patto d’associazione, già alla prima plenaria dell’1 luglio.
LA PENNA MAGICA
Dalia Grybauskaite, la Presidentessa lituana ha regalato al capo dello stato ucraino una penna carica di simbolismo: una stilografica con il logo del vertice del Paternariato orientale organizzato a Vilnius il 22 e il 23 novembre scorso.
In quel momento, Victor Ianoukovitch era ancora Presidente dell’Ucraina e aveva rifiutato di firmare l’accordo sul libero scambio, preferendo avvicinarsi al mercato russo. Questo rifiuto aveva dato il via alle manifestazioni in piazza Maïdan a Kiev e, in seguito, all’annessione della Crimea da parte dei Russi.
Firmando l’accordo d’associazione con quella stessa penna, Petro Porochenko volta pagina, lasciandosi dietro un passato doloroso. I Capi di Stato europei e il Presidente ucraino hanno fatto dei passi in avanti per quanto riguarda l’ambito economico ed hanno anche affrontato la questione della sicurezza della zona orientale dell’Ucraina.
ULTIMATUM in quattro battute
Petro Porochenko ha dato un ultimatum a Putin presentandogli quattro condizioni. Innanzitutto, la Russia deve autorizzare l’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione Europea) a sorvegliare il cessate il fuoco e le frontiere. Inoltre, le autorità ucraine dovranno riprendere il controllo di tre posti di frontiera. Bisogna, poi, liberare gli ostaggi, compresi gli osservatori dell’OSCE. Infine, si dovranno presentare delle negoziazioni approfondite in vista di un accordo globale sull'attuazione del piano di pace del Presidente Porochenko.
«Il Consiglio valuterà la situazione e prenderà le decisioni necessarie, in base alle necessità», si legge nelle conclusioni del Consiglio européo. Queste righe lasciano immaginare nuove sanzioni che potranno essere adottate prossimamente in uno dei vertici urgenti che si convocheranno all’inizio della settimana prossima.
Il Presidente ucraino ha fatto notare che le consultazioni con l’UE e la Russia sarebbero dovute tenersi il 3 e il 4 luglio e una settimana dopo i ministri di questi Paesi si sarebbero dovuti reunire per discutere del piano di pace ucraino.
Translated from L’Ukraine lance un ultimatum à la Russie