"Los guiris": perché gli spagnoli chiamano così i turisti?
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Andrea PagliacciaIn estate le città spagnole, soprattutto quelle sulla costa, si riempiono di "guiris". Tutti riescono a identificarli senza timore di sbagliare. Perché i turisti in Spagna hanno ricevuto questo "affettuoso" appellativo? Che significa esattamente? E da dove proviene?
Lo incontri sul lungomare e sorridi: è rosso come un pomodoro per il troppo sole a cui non è abituato, porta i classici pantaloni corti con le infradito, e magari un cappello o un berretto. Alcuni passeggiano con un marsupio che non avrebbero mai azzardato nel proprio Paese. Il tipico guiri, lo stesso che puoi ritrovarti seduto di fronte con una brocca di sangria e una paella che, probabilmente, uno spagnolo, non si sognerebbe mai di assaggiare.
Chi sono "los guiris"?
Nonostante in principio i guiris indicassero solo i turisti del nord Europa, oggi questa etichetta sembra spettare a tutti quei vacanzieri che mettono piede sulle coste spagnole e nelle città principali. Di fatto, secondo quanto riporta la Real Academia Española (l'accedemia della lingua spagnola, n.d.r.), il termine "guiri" significa, in gergo colloquiale, "turista straniero", senza distinzione alcuna. Per identificarli è sufficiente dare un'occhiata a tutta la serie di luoghi comuni che gli spagnoli tendono ad associare a questa parola, come quelli menzionati in precedenza: vedrete che li soddisfano (quasi) tutti.
Chiedo ai miei colleghi di cafébabel se sanno cos'è un guiri. Resto sorpresa dallo scoprire che la maggior parte ignora che loro stessi riceverebbero questo appellativo se visitassero il nostro paese. Noi spagnoli crediamo che sia di dominio pubblico! Mi trovo dunque a elencare loro una lista di caratteristiche con le quali non si identificano e che, nonostante ammettano controvoglia una certa legittimità, associano alle "persone adulte".
«Perché guiris?» mi domandano, «da dove viene questa parola?». E io stessa, che gli stavo spiegando chi sono i guiris, mi rendo conto di non avere idea del perché i turisti in Spagna vengono soprannominati così.
L'origine storica della parola "guiri"?
La Real Academia Española contribuisce a fare chiarezza su questo aspetto. Alla voce guiri, si legge: "Nome con cui, nel corso delle guerre civili del XIX secolo, i carlisti (conservatori che difendevano il diritto al trono dei discendenti di Carlo Maria Isidoro di Borbone-Spagna, n.d.r.) chiamavano i sostenitori della Regina Cristina (di Borbone-Due Sicilie, n.d.r.), e successivamente a tutti i liberali, in particolare i soldati del Governo". Sembra quindi che sia questa l'origine del termine, dato che i simpatizzanti della Regina erano chiamati proprio "guiristinos" in euskara (la lingua dei Paesi baschi, cioè "cristinos" in spagnolo).
Si crede che il termine sia stato recuperato nella Spagna degli anni Sessanta del Novecento, con la formula abbreviata guiri, quando la mentalità liberale degli stranieri che visitavano il Paese a seguito della ripresa economica, si scontrava con l'ideologia tradizionalista della dittatura franchista.
Altri sono dell'opinione che sulla sua evoluzione abbia influito la parola spagnola "guirigay" (baraonda), quel vociferare indistinto fatto di un linguaggio incomprensibile che mischia le diverse lingue parlate dagli stranieri.
Attenzione però, i turisti che arrivano in Spagna non devono pensare che guiri abbia necessariamente un'accezione dispregiativa, a dispetto della sua origine. La realtà di oggi ci dice come gli spagnoli hanno portato all'estremo l'utilizzo del termine, ricorrendovi non solo per riferirsi ai visitatori stranieri della penisola: ormai guiri sono diventati tutti i turisti, iberici compresi.
Quale spagnolo non si è mai ritrovato circondato da persone indaffarate a scattare foto nei luoghi emblematici di una qualsiasi città europea, senza lasciarsi andare in un «mamma mia, ma qui è pieno di guiris»?
Translated from ¿Quiénes son los 'guiris'?