Live at Bataclan
Published on
Un omaggio alla musica live del Bataclan, a due settimane di distanza dall'attacco terroristico costato la vita a 130 persone nel cuore di Parigi e nei pressi dello Stade de France. Per ricordare che, anche nei momenti più bui, al dolore si risponde alzando il volume della musica.
Il Bataclan è una sala concerti unica, un vero e proprio simbolo parigino. Migliaia di artisti hanno calcato la sua scena sin dal 3 febbraio 1865, giorno ufficiale della sua inaugurazione. In origine denominata Ba-Ta-Clan, dal titolo di un'operetta di Jacques Offenbach, la salle de café-concert si è trasformata nel tempo, divenendo prima un teatro e poi un cinema. È nel 1969, però, che il mito assume il suo carattere definitivo: il Bataclan diventa salle de spectacle, un punto di passaggio obbligato per la musica internazionale sul suolo europeo.
1972: The Velvet Underground e Captain Beefheart & His Magic Band
Uno dei concerti più memorabili si tiene il 29 gennaio 1972. È in questa data, infatti, che si ha la prima reunion dei Velvet Underground dopo lo scioglimento ufficiale. Nico, Lou Reed e John Cale regalano al pubblico delle splendide versioni acustiche di canzoni immortali come Heroin, Femme Fatale e The Black Angel’s Death Song. Il concerto viene registrato e circola per molti anni sotto forma di bootleg. Solo nel 2004 è finalmente distribuito con il titolo Le Bataclan '72.
Sempre nel 1972, precisamente il 15 aprile, il teatro accoglie Captain Beefheart & His Magic Band. Una data importante per Parigi, che si trova ad ospitare uno dei personaggi più eclettici del rock sperimentale statunitense. Il concerto, inoltre, si tiene a breve distanza dall'uscita di Trout Mask Replica, prodotto da Frank Zappa e considerato da molti come una pietra miliare della musica del Novecento. Il live al Bataclan entra a far parte di Grow Fins: Rarities 1965–1982, un cofanetto datato 1999 e composto interamente da registrazioni e live inediti.
1973: Genesis
Il 10 gennaio 1973 i Genesis si esibiscono al Bataclan presentando alcuni dei loro brani più rappresentativi dell'epoca: The Musical Box, Supper’s Ready, Interview, The Return of the Giant Hogweed e The Knife. Uno show dei primissimi tempi, indubbiamente. Ma resta un live che cattura tutta la potenza di una band storica durante un periodo fondamentale della propria carriera. Il video del concerto, inserito nel box-set di 7 CD e 6 DVD Genesis 1970-1975, include un'intervista inedita alla band, condotta in francese, durante la quale Rutheford parla dell'influenza dei Beatles, Gabriel si lancia in battute su David Bowie e Collins ride a crepapelle per la maggior parte del tempo.
1977: The Clash
Il 29 settembre 1977, invece, è la volta dei Clash. Il punk si riversa nelle strade di Parigi per la prima volta ed il gruppo si ritrova sulla scena francese ad un solo anno di distanza dalla sua formazione. Numerose sono le testimonianze dei loro concerti parigini durante gli anni '80. Non altrettanto si può dire del loro concerto al Bataclan del '77. Quello stesso anno, tra l'altro, la band pubblica anche il proprio album d'esordio: The Clash. Questa sonorità, pur rientrando a pieno titolo negli anni '70, si presenta ai più come un'opera d'avanguardia: solo per i precursori ed i veri cultori, per intenderci, quelli che si trovavano al Bataclan quel 29 settembre 1977.
Le tracce audio che restano di quest'esibizione sono scarse, difficilmente reperibili, ma alcuni fan raccontano quel concerto punk come un evento indimenticabile, proprio perchè totalmente unico nel suo genere. Il live al Bataclan, dicono, non si avvicina ai concerti punk, violenti e rumorosi, delle band dell'epoca come The Stoogees o The Sex Pistols. No. La performance dei Clash è entusiasmante, piena di forza incendiaria e rivoluzionaria. Un puro manifesto di ribellione, rabbia ideologica e fierezza. Un po' come la Capitale francese.
1995: Jeff Buckley
Live from the Bataclan è un EP live di rara bellezza ed estrema raffinatezza. Il disco è stato registrato durante l'esibizione di Buckley al Bataclan l'11 febbraio 1995, e pubblicato a ottobre dello stesso anno. Uno di quegli album che non toglieresti mai dallo stereo, composto da sole 4 tracce: Dream Brother, The Way Young Lovers Do, Medley: Je N'en Connais Pas la Fin/Hymne à l'Amour e Halleluja. Una delle particolarità di questo live è la percezione, quasi fisica, del pubblico in adorazione presente all'interno del teatro.
A Parigi Jeff Buckley si trova catapultato in una dimensione completamente diversa, molto lontana dalle atmosfere intimiste del Sin-é. Nonostante ciò, l'artista si dimostra più che all'altezza della situazione e manda in estasi la gremitissima platea. Una menzione speciale va al medley Je N'en Connais Pas la Fin/Hymne à l'Amour, vero e proprio omaggio del cantante ad Édith Piaf e alla Francia. La versione di Hallelujah, invece, è stata recentemente riscoperta ed attualizzata proprio in seguito ai tragici attentati del 13 novembre, diventando così una delle colonne sonore per i numerosi tributi alla memoria delle vittime del Bataclan.
2003: Blur
Il 19 maggio 2003 al Bataclan vanno in scena i Blur, a sole due settimane dall'uscita di Think Tank. Lo show è più che sold out e la scelta del teatro (con una capienza di 1.500 persone) come luogo per il concerto lascia tutti di stucco. Secondo molti, infatti, la band si sarebbe potuta decisamente concedere Bercy o lo Zénith. Il gruppo, inoltre, si presenta per la prima volta a Parigi con la nuova formazione, che vede il chitarrista Graham Coxton rimpiazzato da Simon Tang, anziano membro dei Verve. L'esibizione è un successo, nonostante la durata di soli 90 minuti, grazie anche ad un mix vincente di hit come Tender e Beetlebum, estratti dal nuovo album.
2009: Kings of Convenience
Il Bataclan, assieme a tutto il pubblico, si schiude come un'ostrica innamorata per il duo norvegese. Il concerto dei Kings of Convenience dell'11 novembre 2009 può senz'altro essere definito come una perla acustica di estrema grazia e semplicità. Ospite della serata è, tra l'altro, Fesit, che con frizzante simpatia contribuisce ad una piacevolissima interpretazione delle ballate folk di Ejrik Glambek Boe et Erlend Oye. È il caso di ricordare, in tal senso, l'allegra versione di Know How.
2015: Balthazar
Il Bataclan accoglie i Balthazar il 16 aprile 2015. La band è la nuova meraviglia indie-rock che arriva direttamente dal Belgio. Dopo il successo di Applause (2010) e Rats (2012), è la volta di presentare sulla scena parigina Thin Walls, a meno di un mese dalla sua data di pubblicazione. Le sonorità del nuovo album restano in testa che è una bellezza ed appaiono più seducenti e preziose rispetto alle opere precedenti. Inoltre, tutte le tracce del nuovo lavoro richiamano la sfera emotiva e fanno leva proprio su quei sentimenti umani che tutti condividiamo: True Love, Decency, Oldest of Sisters, Dirty Love.
Un omaggio alla vita dunque, che – per quanto febbrile e caotica possa essere – resta comunque sempre degna di essere vissuta. È per questo motivo che una canzone come Blood Like Wine incarna il titolo più adatto per ricordare Parigi: una città libera dove da sempre la musica risuona forte nelle sue vene. E, no, non si può morire per questo. Quindi, sempre e comunque, in nome della buona musica e dell'amore: «Raise your glass to the nighttime!».
(Quasi) tutti gli artisti del Bataclan
Tra i vari musicisti che si sono esibiti al Bataclan, si ricordano:
Édith Piaf, The Velvet Underground, Captain Beefheart & His Magic Band, Genesis, The Clash, Jeff Buckley, The Ramones, David Byrne, Yo La Tengo, The Vaccines, The Walkman, The Smashing Pumpkins, The Strypes, Beck, The Eels, The Black Keys, Alice Cooper, Oasis, The Police, Cyndi Lauper, Foo Fighters, The Cure, Suede, Jerry Lee Lewis, Prince, Death Cab for Cutie, Fauve, Jonathan Donahue, Passenger, Balthazar, The Melvins, Kings of Convenience, Fleet Foxes, The Roots, Metallica, Snoop Dog, Blondie, Foster The People, The Shins, Gossip, Franz Ferdinand (& The Sparks), Paul Weller, Tame Impala, The Darkness, Blur... e molti altri.