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L'Europa in versi per la notte di Halloween
Published on October 31, 2012
Translation by:
rce
Cultura
Per i bambini scozzesi, il 31 ottobre scocca l’ora della paura. Come i loro cuginetti americani, si vestono da fantasmi, scheletri, streghe e vampiri per vagabondare nottetempo nel vicinato a caccia di dolcetti. Da bravi bambini, in cambio di leccornie e caramelle, accettano di buon grado di declamare poemetti e filastrocche in tema con la serata. Per Cafebabel, una raccolta delle strofe più in voga nelle notti di Halloween in Europa, direttamente dal nostro blog dedicato alla poesia The Poetry Round .
Il nome del bardo nazionale scozzese Robert Burns richiama alla mente dolci fantasie di tartan istoriate sulle scatole dei biscotti per il tè. Tuttavia, la penna acuta di Burns non ha disdegnato temi più notturni, come la rocambolesca disavventura di John Barleycorn, che stupirà gli estimatori di questo poeta apparentemente patinato. "Tom O’Shanter ” è la gloriosa narrazione di una galoppata ubriaca tra streghe, demoni e fantasmi. (Foto: (cc) Dumfries
Museum /Flickr)
Come il capolavoro di Burns, "Il Re degli Elfi" di Goethe racconta, senza lesinare sulla morale, la storia di una tenera cavalcata verso casa, al chiaro di luna. Il testo di Goethe è spesso usato pedagogicamente come filastrocca per bambini, facendo del re degli elfi uno spauracchio, perché i più piccoli non scappassero di notte nelle foreste. Ad una lettura più approfondita, il poemetto attacca una visione puramente razionale del mondo. Solo il figlio del re è in grado di sentire la voce del padre che riecheggia nei boschi. Che l’orecchio sordo del re non sia la causa della morte del figlio? (Foto: (cc) zeit.gespenst /
Flickr)
Se l’interazione tra reale e soprannaturale aveva affascinato Goethe, Charles Baudelaire va ancora più in là nella sua poesia "Un Fantasma", dove lo spirito di un amante torna a tormentare la sua amata con baci "freddi come la luna e le carezze come d'un serpente ". Roba da pelle d’oca, non tanto per l'atmosfera spettrale, quanto al pensiero di uno stalker che torna di proposito dall’al di là. Baudelaire tuttavia riconosce una scomoda verità: la realtà è molto più inquietante di un intero stuolo di spiriti. (Foto (cc) Of Kristabel/ Krista Kline / Flickr)
All’inizio del ventesimo secolo, Daniil Kharms srisse una manciata di versi non-sense, tratteggiando un ritratto della vita quotidiana nell’Urss, fin troppo realistico per essere accettato senza timori. Il nostro, infatti, morì in prigione nel 1942 dopo essere stato arrestato per tradimento. Questo sogno dentro un sogno è l’orrore di essere irreparabilmente solo, con la convinzione che “nesusno verrà e nessuno sentirà ”. (Foto (cc) Dead
Air/ Ricardo Wang / Flickr/ facebook.com/whatsthiscalled )
Se zucche e cappelli da strega non vi entusiasmano, e state programmando di ritirarvi nelle
vostre stanze con un buon libro o di regalarvi una passeggiata tra le
cime solitarie, forse l'idea di "Halloween” del poeta John Burnside fa al caso vostro: 'The village is over there, in a pool of bells/ and beyond that nothing/ or only the other versions of myself/ familiar and strange, and swaddled in their time/ as I am, standing out beneath the moon/ or stooping to a clutch of twigs and straw/ to breathe a little life into the fire". Come a dire, Halloween, il nulla e il ritrovarsi di fronte a se stessi. (Foto: (cc) risaikeda/ risa ikeda / Flickr)
Translated from Guising: European poems for Halloween (5 images)
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