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Le quattro sezioni e il lungo parto per la scelta

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La voglia di evolversi verso la strada di un media sempre più professionale ha coinciso con la creazione di nuove quattro sezioni per il sito di Cafebabel. Quattro rubriche che possano rispecchiare la nuova linea editoriale. Ecco le lacrime e sangue per arrivare all’idea definitiva.

Le classiche etichette “politica”, “lifestyle”, “cultura” e “società” ci stavano ormai strette. Ogni giorno in redazione si presentava la stessa routine: “dove lo piazzo questo articolo?”. C’era quindi bisogno di un vestito nuovo per queste tematiche. Vi spoilero subito: le sezioni scelte sono “Impact”, “Creative”, “Experience” e “Raw”.

Il lancio del nuovo sito è stata l’occasione perfetta per ripensare alle rubriche. Già dai primi atelier, delle riunioni tra noi editor della redazione di Cafebabel per fare un brainstorming, ci è apparso chiaro come dividere gli argomenti. La vera guerra è cominciata per la decisione dei nomi delle quattro sezioni. Usare dei verbi, degli aggettivi o dei sostantivi? Devono essere coerenti tra loro? Ma soprattutto: li scriviamo in inglese per tutte le versioni o li traduciamo per le 6 lingue di Cafébabel? Non raccontiamo più le istituzioni, seguendole a caldo nelle loro dichiarazioni o schieramenti. Quindi una sezione doveva essere il contenitore di visioni per l’Europa del futuro. Tutte quelle iniziative, movimenti, associazioni che stanno cambiando le cose, che sognano un futuro diverso. La proposta in inglese? "Impact". Nelle altre lingue poteva essere anche “domani”, “visioni”, “idee per il futuro”. La seconda sezione riguarderà tutti i tipi di cultura, dall’innovazione tecnologica al cinema. In inglese “Creative”. Ma perché non “creazioni”? La terza sezione nasce da alcuni degli ultimi pezzi in prima persona, un racconto di una situazione come “esperienza” sulla propria pelle. Ecco perché in inglese è “Experience”. L’ultima sezione, la più complessa. Una categoria che comprende tutto il duro del mondo. Tutti quei racconti a volte difficili da ascoltare per la loro crudezza. Si tratta della nostra sezione delle inchieste, delle storie approfondite su migrazioni, lavoro, discriminazioni, povertà, conflitti.

In inglese spunta la parola “Raw”. Come lo zucchero di canna? Come le foto prima di post produrle? Che cos’è questa parola? Inglese o traduzioni allora?! Questa decisione ci ha letteralmente tolto il sonno. Alcune parole in inglese per le versioni latine (spagnola e italiana) non avevano alcun senso, non parlavano ai nostri lettori, che, diciamocelo, non masticano così tanto termini anglosassoni. A Lara, la nostra editor della versione inglese, sembravano denominazioni perfette, complete, esemplificative. Per gli altri giornalisti restavano dei grandi dubbi.

Abbiamo deciso così di far partire un sondaggio aperto alle nostre comunità appartenenti alle varie versioni linguistiche. Traduttori, autori, fotografi e lettori hanno espresso via mail la loro preferenza. Tante le idee suggerite per una possibile traduzione, alcune veramente creative, diciamo così. Come “zaino in spalla” per la sezione “Experience” o “Eureka” per “Creative”. Ma la maggioranza chiedeva una coerenza tra le versioni: lasciare in inglese i nomi delle quattro rubriche. La ragione? Anche se Cafébabel è un magazine che tiene molto agli idiomi europei diversi, ha però come obiettivo quello di unire le giovani generazioni. Eravamo quasi convinti, “Raw” a parte. Dopo tante litigate (sempre bonarie) su come questa parola fosse sconosciuta ai più, giorno dopo giorno ci diventava però sempre più familiare. Anche le situazioni difficili del quotidiano cominciavamo a chiamarle “Raw”: vedere dei clochard in strada con i loro bambini e voler raccontare la loro realtà è raw, il pitch che ci inviano sull’amore in Romania ai tempi dei social è veramente raw. Cominciavamo ad accarezzare l’idea di un nome che non si capiva, ma che piano piano poteva diventare un concept per un’idea di reportage tosti e veri, a cui i nostri lettori possono affezionarsi piano piano. E così è stato.

Un lungo parto, molto raw. E’ così che ora avrete queste nuove quattro, fantastiche, sezioni.