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Le perle di Gesù e i porci della Hunziker

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In principio fu Gesù a lanciare la moda. È infatti Matteo che nel Vangelo (7,6) riporta la frase: “non gettate le perle ai porci”. Un modo per dire: “non sprecate i vostri talenti per chi non sa apprezzare”. Un’espressione divenuta d’uso comune in tante lingue: Perlen vor die Säue werfen in tedesco; rzyca pery przed wieprze in polacco e to cast pearls before swine in un inglese ricercato.

Ma alcuni popoli sono stati più fantasiosi. In Francia è usatissimo donner de la confiture aux cochons, “dar marmellata ai maiali”. I più strambi però sono gli spagnoli. Per i quali, a volte, Dio da pañuelos a quien no tiene mocos, “dà fazzoletti a chi non ha muco”. Gli italiani, invece, preferiscono dire: danno il pane a chi non ha i denti. Un’espressione che tanti maschietti hanno idealmente indirizzato ai due fortunati che – secondo quanto dichiarato dalla bella Michelle Hunziker – avrebbero risposto picche alle sue avances.

Ma, come altri idiomi, anche la lingua di Dante non ha dimenticato l’espressione originaria. Si chiama infatti “Le perle ai porci” un gruppo di acquisto popolare presente on-line. L’obiettivo? Fare la spesa in gruppo, per evitare i «prodotti industriali e plastificati dei supermercati» e «riscoprire sapori d’altri tempi». Le perle, appunto.

E se invece avesse ragione Ugo Bernasconi? Secondo lo scrittore e pittore italiano: “Il maggior guaio di gettar perle ai porci non è tanto che si sprechino le perle, quanto che si guastano i porci”.