Le parole più lunghe d'Europa
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Enrica BracchiFlorilegio europeo dei termini più lunghi e più impronunciabili…
Come occupare dieci minuti in metropolitana con una sola parola? Provate a pronunciare, se non padroneggiate la lingua germanica “Rindfleischetikettierungsüberwachungsaufgabenübertragungsgesetz” (la traduzione, poco affascinante, è “la legge sul trasferimento delle obbligazioni di sorveglianza dell’etichettatura della carne bovina”). Facciamo un test sull’abilità dei membri della redazione: goffaggine linguistica della nostra editrice francese, leggera dislessia dal lato inglese, disarticolazione verbale del collega spagnolo, tentativo mancato del direttore italiano... e un bel 10/10 per la Germania.
Sull’altra riva del Reno sono molto bravi per le parole allungate. Il segreto: il genitivo sassone. Una piccola “s” tra le parole, che permette di unirle, quasi all’infinito. Per dire la stessa cosa in francese ci vogliono almeno quattordici parole! In Francia e in Spagna, il primo premio è di solito attribuito a “anticonstitutionnellement” e “anticonstitucionalmente”. Meno di 26 lettere… Punteggio ridicolo se confrontato al polacco “dziewie´cdziesieciodziewiecionarodowo´sciowy” che significa “essere di 99 nazionalità”. Parola difficilmente pronunciabile per un profano della lingua!
Categoria humour, la statuetta è conferita all’Inghilterra: la battuta consiste nel dire che la parola più lunga è “smiles” perché tra la prima e l’ultima “s” c’è “mile” (“miglio”, ossia 1609 metri). Tra le perle di queste parole allungate dalla pronuncia dolorosa, il neologismo “Supercalifragilistichespiralidoso” (in francese, tedesco, spagnolo e inglese), del film Disney, Mary Poppins. La baby-sitter perfetta, scesa dal cielo grazie al suo ombrello, con una locuzione indiscutibile, ci sfida canticchiando questa parola che ci ha creato tanti problemi. Le parole della canzone spiegano che pronunciandole “Avrai un successo strepitoso”. Mah…
Nella categoria “Paradosso”, l’Oscar della parola più lunga va a “Hippopotomonstrosesquippedaliophobie”, che troviamo in inglese, in spagnolo e in tedesco, e che significa “la paura di pronunciare delle parole troppo lunghe”. No comment. Per finire, il primo premio del concorso va a una parola inuit. Ve la lascio scovare, io sto ancora contando le lettere…
Translated from Le mot le plus long